sabato 30 aprile 2016

VOTAZIONE LAMPO, APPROVATO L'AUMENTO DELLA TARI MENTRE IL PD BEVE LO SPRITZ

Una votazione lampo, in presenza del numero legale, mentre i consiglieri del Partito Democratico erano scesi a prendere lo spritz elettorale poco distante. È successo stamane, durante il consiglio comunale convocato per approvare il piano finanziario di Veritas, con l'aumento della tassa di asporto rifiuti a causa dell'inadempienza di 34 operatori economici che hanno aperto un contenzioso con la società partecipata, in merito ai rifiuti spiaggiati provenienti dalle località a monte.
Il presidente del consiglio, Matteo Penzo, ha accelerato le procedure di voto, tacitando il consigliere Gilberto Boscolo (M5S) che aveva chiesto delucidazioni in materia all'assessore Dughiero. Boscolo ha contiuato a protestare contro la presidenza, mentre i consiglieri del gruppo PD avevano lasciato l'aula, probabilmente per assistere alla presentazione delle liste che sostengono la candidata sindaca Barbara Penzo, che si stava svolgendo in quel momento in un bar poco distante dal municipio. Una volta rientrati dallo spritz, i democratici presi in contropiede si rendevano conto del fatto compiuto, levando proteste a loro volta: «Comportamento scorretto», dice il capogruppo Mauro Bisto. «Mi auguro che almeno lo spritz sia stato buono», commenta beffardo il presidente del consiglio comunale. A quel punto alcuni consiglieri di opposizione hanno battuto le mani sul tavolo e sono usciti.
Nel corso della mattinata di lavori, non sono mancati altri battibecchi: ad esempio tra Gianfranco Scarpa, consigliere di SEL, e Daniel Tiozzo, già presidente del consiglio e ora tra i banchi del PD. Scarpa accusa: «I consiglieri che si stracciano le vesti per gli aumenti sono stati in maggioranza per tre anni e mezzo, ora fanno solo passerella. Hanno il coraggio di protestare su cose che noi dell'opposizione abbiamo sempre detto. "Forse" avevamo ragione anche allora, quando presentavamo emendamenti che venivano bocciati. Serve coerenza: il PD è stato una nullità per tutto quel periodo, capace solo di aumentare le tasse ai cittadini». Infine la stoccata finale: rivolto a Tiozzo, Scarpa ha scandito «facevi patti con gli imprenditori, non ho dimenticato la proposta per sanare un famoso abuso edilizio tramite variante al piano regolatore, vergogna!» (il riferimento è al "tendon" che interessava l'impresa di Marino Masiero, allora vicino al PD e oggi in prima fila a sostegno di ChioggiaViva). Immancabile la minaccia di denuncia da parte del consigliere democratico. tutti gli interventi verranno caricati in tarda serata

giovedì 28 aprile 2016

LA PRINCIPE AMEDEO RITORNA A VIVERE: INAUGURATO IL CENTRO ISTRUZIONE PER ADULTI


La scuola Principe Amedeo torna alla vita. Lo storico istituto di via Cesare Battisti a Chioggia, abbandonato dopo il trasferimento delle classi elementari alla “Marchetti” in Tombola, ha attraversato varie vicissitudini, in dipendenza da fattori esterni: è stato sede degli uffici comunali del demanio dopo che il terremoto ha obbligato a lasciare il lazzaretto di San Domenico, fino a una successiva acqua alta che ha consigliato il trasferimento altrove dei documenti. Ora, grazie all'impegno congiunto dell'amministrazione comunale e del Centro Provinciale per l'Istruzione degli Adulti, il recupero funzionale a diventare la sede dell'apprendimento serale (ex “150 ore”) nonché per l'integrazione linguistica degli stranieri. In programma anche corsi di lingue, di informatica e artistici, con la possibilità a venire che lo spazio sia concesso alle associazioni del territorio quale luogo di aggregazione.

L'assessore alla pubblica istruzione Luigi De Perini, indossando la fascia tricolore in qualità di vicesindaco, spiega il percorso compiuto: «Fino all'anno scorso, l'istruzione degli adulti dipendeva dal secondo istituto comprensivo di Sottomarina. La scelta della ex Principe Amedeo è stata condivisa dalla giunta, grazie a chi nella macchina comunale l'ha concretamente permessa». De Perini racconta che «quando il Veneto, 150 anni fa, fu ammesso al Regno d'Italia, Chioggia dovette affrontare problemi molto seri anche riguardo la pubblica istruzione: mancavano gli istituti -allora si chiamavano “stabilimenti”- deputati a garantirla. Questo edificio fu la prima istituzione scolastica pensata e costruita dal Regno d'Italia nel nostro territorio: oggi è la prima struttura nella provincia a erogare un servizio di questo tipo, che aiuta a costruire un tessuto culturale di comunità e condivisione». Obiettivo dell'amministrazione è inoltre «mettere in rete le scuole primarie, secondarie, il biennio delle superiori e altre istituzioni, come l'Università Popolare, la consulta dell'anziano, parimenti interessati al processo educativo. Mi piacerebbe pensare che questo cortile sia frequentato dai soggetti più diversi: una città di 50mila abitanti non può non avere un progetto così serio e indipendente dal punto di vista gestionale e operativo. Il Comune vuole essere partner in questo percorso».

Per conto del CPIA sono intervenuti il docente Giovanni De Dominici -che ha ricordato come l'offerta formativa «si sostanzia a tutti gli effetti come una scuola per adulti, e consentirà il conseguimento del diploma di terza media oltre alla prosecuzione degli studi tramite i corsi serali, nonché alfabetizza i migranti e amplia l'offerta formativa per la cittadinanza»- e la dirigente scolastica Marisa Zanon, che ricorda come si sia trovata «grande intesa con l'assessorato riguardo la funzione sociale del servizio. Abbiamo condiviso l'idea che questo centro fosse individuato in un luogo esterno alla scuola, evitando problemi di convivenza tra adulti e bambini. De Perini ha proposto questa sede, ce ne siamo subito entusiasmati: Chioggia può diventare un modello unico in provincia, esportabile quanto all'accoglienza e all'integrazione didattica per adulti, stranieri, ragazzi che hanno abbandonato la scuola. Serve una grande disponibilità e generosità per attivare una struttura di questo tipo, aperta al futuro».

Don Vincenzo Tosello, parroco di San Giacomo, ha portato la parola della comunità ecclesiale: «Anche noi collaboriamo a questo processo di crescita delle persone e di inserimento degli stranieri. Il Signore benedica e protegga questo luogo e chi ne fruirà per la propria crescita in umanità e fraternità». Mentre il professor Gianni Colombo ha rappresentato l'ufficio scolastico regionale: «Oggi si parla di formazione permanente, oltre che di supporto all'integrazione delle persone che provengono da varie parti del mondo. La scuola Principe Amedeo per molte generazioni di bambini e di maestri è stato un luogo importante, era un peccato rimanesse chiusa. Bene che sia stata restituita alla città».
In effetti, come tutte le strutture pubbliche lasciate abbandonate a se stesse, anche la ex Principe Amedeo rischiava di cadere in uno stato di ulteriore degrado, in pieno centro storico. Per chi ha trascorso l'infanzia su quei banchi -tra l'altro, un edificio austero e signorile che qualifica la zona- è sicuramente bello rivedere il luogo di nuovo frequentato secondo la sua vocazione naturale: l'apprendimento.

mercoledì 27 aprile 2016

AUMENTA LA TASSA SUI RIFIUTI: ROMINA TIOZZO CHIEDE I NOMI DEGLI OPERATORI CHE NON PAGANO


Non sono mancate le scintille, come previsto, alla riunione della III commissione consiliare di ieri pomeriggio, indirizzata all'ascolto dei dirigenti Veritas riguardo il nuovo fondo di svalutazione crediti, istituito a causa dell'ammanco di 1.400.euro riguardo la tassa di asporto rifiuti, e al relativo contenzioso intentato da dieci imprese turistiche di Sottomarina, che si sono rifiutate di pagarla. Durante il lungo pomeriggio si è verificato un fatto storico: forze di sinistra, di centro e di destra, divise dall'imminente campagna elettorale, all'unisono hanno chiesto che queste imprese pagassero il dovuto prima di rivendicare le proprie ragioni, per non mettere in difficoltà il resto della cittadinanza. Perché, come hanno detto quasi tutti gli intervenuti, sicuramente bisogna rimodulare il peso fiscale relativo ai rifiuti portati dal Brenta e dall'Adige sulle nostre spiagge, caricandolo anche alle località a monte e lungo il corso dei fiumi, ma non è un bel modo di pensare al bene comune quello di inasprire la pressione sugli altri cinquantamila chioggiotti mentre, magari, si va a chiedere il loro consenso elettorale candidandosi consiglieri in qualche lista.

Sarebbe interessante al proposito conoscere i nomi dei ricorrenti: è la richiesta cui si associa la consigliera Romina Tiozzo, che nel suo intervento ha sostenuto «il momento in cui stiamo vivendo è di grande difficoltà economica, per gli operatori ma soprattutto per i cittadini. Ritengo inaccettabile che il peso degli introiti non riscossi debba essere distribuito tra la collettività. Siamo al paradosso per cui chi paga deve pagare di più, anche per chi è inadempiente. Per la trasparenza, è diritto dei cittadini conoscere i nomi di coloro che non pagano. Devono sapere, per chi stanno pagando».
Sulla stessa linea il durissimo quanto puntuale discorso di Matteo Penzo, presidente del consiglio comunale uscente: «Voglio capire se il mancato introito di 1.400.000 corrisponde a quanto non stanno pagando alcuni imprenditori-politici prossimamente candidati: se ciò fosse vero, nonostante le ragioni accampate con le quali in parte concordo, chiedo di sapere se questi contribuenti morosi hanno almeno pagato la parte fissa del dovuto, richiesta a tutti i cittadini per la pulizia dei marciapiedi e cassonetti, dal momento che contestano quella variabile relativa al litorale. Trovo inusuale e scorretto che 49mila chioggiotti possano essere penalizzati anche di un solo euro in più, perché alcuni furbetti non vogliono pagare. Non ci si attribuisce la ragione da soli, dev'essere un giudice a sancirla: nel frattempo, una persona corretta paga e nel caso ottenga appunto ragione, è legittimata a ottenere uno storno nei futuri pagamenti. Se ognuno di noi facesse lo stesso con la bolletta di casa, ricorrendo (e i ricorsi durano anche cinque anni), si andrebbe subito in bancarotta. Intanto, la tariffa per le capanne della spiaggia quest'anno è aumentata o diminuita? Perché se non si pagano le tasse magari è opportuno diminuire la pigione chiesta agli utenti... E se l'utente trovasse la capanna sporca, sarebbero lieti i gestori ove questo utente non pagasse la capanna stessa? Dicono di voler salvare le sorti della città, sono “gli angeli” contro una politica schifosa, brutta, cattiva e ferma che non ha fatto niente in questi anni... visto che gli atti sono pubblici, chiederemo un elenco dei nominativi, per capire se il mancato introito di Veritas corrisponde con esattezza al mancato versamento da parte loro». Più tardi, dal suo profilo facebook, Penzo annuncia che “a seguito di formale accesso agli atti domani (oggi, ndr) pubblicheremo i nominativi delle aziende inadempienti”.

E uno di questi nomi si autodenuncia: l'imprenditore Gianni Pagan, presente in sala, conferma che «non ho problemi a dire di essere tra i dieci che hanno aperto il contenzioso, anche se non faccio parte della lista ChioggiaViva. Rivendico il mio ruolo di cittadino e non di suddito». A sua volta l'avvocato Carla Casson, che tutela gli interessi delle imprese turistiche ricorrenti, ne espone il punto di vista: «Matteo Penzo è intervenuto senza cognizione di causa, la tariffa variabile non è stata pagata perché i criteri di determinazione della stessa non sono conformi alla normativa statale. Questo lo dice una sentenza del tribunale di Venezia del 14 aprile scorso».

La convocazione dell'assemblea, presieduta da Claudio Bullo, è stata richiesta lo scorso 29 marzo da Marco Dolfin della Lega Nord e da Gianfranco Scarpa di SEL, che dice: «Siamo qui per capire i motivi degli aumenti tariffari del 10%. Nel piano finanziario di Veritas vedo la novità di un “fondo svalutazione crediti”, creato per coprire i mancati introiti. Ci chiediamo da quanti anni va avanti l'evasione di alcuni, non può essere stato solo il 2015 a creare questo deficit. A Veritas chiediamo delucidazioni e un prospetto relativo alla situazione debitoria, anno per anno, fino ad arrivare all'ammanco di 1.400.000 euro. Se non ci fosse stato l'inserimento del fondo nel piano finanziario, l'aumento per i cittadini sarebbe stato solo dell'1.7%, molto più tollerabile».

Dal canto suo Beniamino Boscolo di Forza Italia aggiunge altra carne al fuoco: «Veritas vanta un credito maggiore nei confronti di chi ha sospeso il pagamento delle bollette negli scorsi anni. Il tema non è solo il milione e mezzo mancante quest'anno, a causa del contenzioso aperto dai concessionari delle spiagge. Del resto il regolamento dei rapporti in caso di ammanchi lo aveva approvato il consiglio comunale. Se c'è chi non paga, non è giusto colpire tutti, bensì rivolgersi al moroso. Si è ridotta la base imponibile, le imprese chiudono e ci sono meno famiglie, si può anche pensare a ridurre il servizio, essendoci meno immondizie anche grazie alla diffusione della raccolta differenziata. Per pulire la battigia c'erano contributi regionali, dal momento che i rifiuti arrivavano via fiume da altre città rispetto a Sottomarina. Non guardiamo la pagliuzza, perché sta arrivando la trave delle spese per la discarica».

Gli risponde il vicepresidente di Veritas, Giacinto Pesce: «In questi cinque anni i costi non sono mai aumentati. Abbiamo iniziato abbattendo l'aumento del 19.8% previsto dal commissario prefettizio. Veritas non vanta niente nei confronti del Comune, precedenti questioni sono state appianate. Lo scorso anno l'aumento secondo indici Istat, per Chioggia, è stato dello zero, a fronte di oltre 5% per Venezia: quest'anno l'indice Tip -tasso di inflazione programmata- è dell'1% per tutti i Comuni affiliati a Veritas. Ogni mese i sindaci si incontrano in assemblea per monitorare la situazione di tutto il territorio».

Sul piano tecnico taglia la testa al toro il ragioniere generale del Comune, Mario Veronese: «Il soggetto gestore, in questo caso Veritas, riesce a recuperare l'81% dei tributi. A tariffe invariate, sono 2 milioni di euro l'anno di mancato recupero. La legge di stabilità permette l'accantonamento in bilancio di una quota di tali tributi, che ammonta al 55%. Se non variano i presupposti, nel 2018 o 2019 il fondo dovrà essere “allineato” e le tariffe progressivamente aumenteranno. L'unica maniera affinché questo non succeda è agire su due leve: o diminuisce il costo del servizio, o aumenta la capacità di riscossione».

martedì 26 aprile 2016

DI NUOVO LE RETI DEI VIVAI DI COZZE SULLA BATTIGIA DI ISOLAVERDE. MA UNA SOLUZIONE CI SAREBBE


Come ad ogni mareggiata, si ripete sul litorale di Isolaverde il fenomeno dei frammenti di rete che la risacca lascia sulla battigia. Provengono probabilmente dai vivai di cozze in mare, sono solo una parte di quelle rimosse e la loro dispersione può danneggiare i pesci: «Ne abbiamo raccolte più di qualche sacco solo stamane», racconta un operatore balneare della zona, «e sicuramente la cosa succede anche sulla spiaggia di Sottomarina». Chi lavora a Isolaverde chiede se ci sia la possibilità di una soluzione, da demandare magari agli stessi gestori dei vivai: una parte dei pescatori da diversi anni suggerisce di tenere a bordo queste reti una volta pescate, e conferirle in una struttura apposita al mercato ittico. L'ipotesi si è arenata, dopo essere stata presa in considerazione anche dall'allora assessore alla pesca, Maurizio Salvagno. È un peccato, perché a fronte di una dimostrazione di interesse verso la salute del mare, che investe non pochi pescatori, va anche considerato che queste reti sono riciclabili, quindi diventano anche un'occasione da non perdere.

lunedì 25 aprile 2016

BRUTTO INCIDENTE PER UN MOTOCICLISTA VICENTINO ( E L'ELICOTTERO E' IN AVARIA )

Un brutto incidente, fortunatamente senza gravi conseguenze, è avvenuto attorno alle 12 poco prima della rotondina che fa da svincolo per Ca'Pasqua, un vicentino su 55 anni alla guida della sua moto ha tamponato violentemente un'auto che lo precedeva. Nell'incidente l'uomo non avrebbe riportato gravi lesioni ( anche se la valutazione è ancora in corso) alcuni amici con i quali stava viaggiando, una comitiva di moto, hanno riferito che forse si è distratto mentre guardava nello specchietto retrovisore. L'uomo è al momento si trova presso l'ospedale di chioggia dove al momento stazione anche l'elicottero del SUEM che però al momento è bloccato sull'elisuperficie per un lieve contrattempo. Eventuali ulteriori informazioni in seguito Aggiornamento h 16 - Il 55 di Vicenza fortunatamente non ha nulla di grave, ha riportato delle fratture ai polsi. L'elicottero al momento è ancora all'elisuperficie ma partirà presto, più che di un'avaria si è trattato di un supplemento di sicurezza per un apparato non ci sarebbe mai stato il minimo problema per la sicurezza.

sabato 23 aprile 2016

LA NUOVA FORZA ITALIA HA AVUTO LA MEGLIO: AVANTI CON LA SEGANTIN


Forza Italia, il rinnovamento è servito. Dal territorio arriva il rilancio della propria azione politica, nel momento di maggior disgrazia per Berlusconi (vedi le vicende romane e i sondaggi nazionali): più che buona infatti la partecipazione alla conferenza per l'avvio della campagna elettorale della lista -tenutasi stamane all'hotel Sole di Sottomarina- che sostiene la candidatura di Marcellina Segantin. Erano presenti il senatore padovano Marco Marin, coordinatore regionale, il suo omologo provinciale Michele Celeghin, in platea anche il veterano Cesare Campa.
È stato Beniamino Capon, ormai figura di primo piano ben oltre la laguna sud, a delineare le coordinate dell'impegno forzista per Chioggia, “arringando” il pubblico a braccio in modo decisamente informale: «La mia disamina parte da questa considerazione: i settori tradizionali languono, quelli innovativi ancora stentano a farsi vedere, decidiamo le priorità. I cittadini siano gli occhi e le orecchie di coloro che saranno chiamati ad amministrare la città, la vita pubblica non è una delega che si esaurisce al momento del voto, del tipo “ti ho eletto e adesso fai”. Molta gente si è disamorata del voto, i nostri avi hanno sofferto per ottenere strumenti democratici per la gestione della cosa pubblica. Cinque anni fa eravamo già pronti a “fare”, ma non abbiamo vinto le elezioni: non ci siamo arresi, la ruota gira. Perché la casa sta in piedi se le fondamenta sono salde. Una persona da sola non ce la fa: il nostro impegno non è riservato ai mesi di campagna elettorale -una bella esperienza dove si cresce e ci si conosce meglio- ma quotidiano, anche attraverso i social network». Capon punta il dito contro «la distrazione» della giunta nell'ultimo quinquennio, ad esempio relativamente alla questione GPL in Val da Rio: «La cittadinanza è poco informata, dobbiamo sapere a cosa andiamo incontro». Oppure il decoro della città, ricordando la meritoria iniziativa della pulizia dei muri esterni al cimitero di Sottomarina: «Serve una rivoluzione intelligente». Beniamino non tace le traversie degli ultimi mesi dentro Forza Italia a Chioggia, «ma ha prevalso il rinnovamento della politica».

Cambiamento interpretato in prima persona dalla grintosa Serena De Perini, vicecoordinatrice comunale, molto applaudita dall'assemblea: «I trentenni miei coetanei sono stanchi di sentir parlare di politica, eppure essa decide le nostre vite. A Chioggia si vive il fenomeno tristissimo dello spopolamento, i ragazzi non riescono a fruire al massimo del nostro bellissimo litorale anche per le limitazioni alla musica e agli spettacoli, che rasentano il ridicolo. Ma qui viviamo e abbiamo bisogno di viverci, basta guardare i comuni vicini come risolvono le situazioni rispetto al nostro isolamento. Qui l'Arena è stata lasciata al completo abbandono, senza parlare delle ludoteche che hanno rischiato la chiusura e ancora sono precarie dopo i prossimi tre mesi. L'investimento da fare è sui giovani e per i giovani, perché sono il futuro. Ha ragione il vescovo Tessarollo: ci stanno facendo diventare una generazione perduta».

A questi input dovrà cercare di dare risposte la candidata sindaca delle destre, Marcellina Segantin: «Dal vostro entusiasmo traggo nuove motivazioni, mi sento appoggiata dalla totalità di Forza Italia. Partire dalle cose più semplici non le rende semplice il nostro compito, ovvero far ripartire i settori produttivi del territorio. Sostanziale trovare un accordo al nostro interno e con le categorie economiche, attraverso un confronto quotidiano. La persona è il soggetto del nostro discorso, per questo lo sviluppo sociale è fondamentale, in una città che accoglie tante difficoltà. Al mercato del giovedì conosco tante persone che ti mettono il cuore in mano, parlando dei propri bisogni personali. Serve dare speranza, anche alle frazioni, dove l'assistenza, la cura dei piccoli e l'apprendistato sono a carico di associazioni e privati che sopperiscono alle carenze della pubblica amministrazione e dei suoi uffici (ndr: ricordiamo, per dovere di cronaca, che l'assessore specifico in questi anni è stato Massimiliano Tiozzo Caenazzo, ora di fucsia vestito). A questo scopo, urge la creazione di punti di incontro tra le esigenze delle associazioni e l'ente locale. I numeri della Confederazione Artigiani di Mestre fanno pensare, riguardo lo stato delle cose a Chioggia: ASCOM e le altre categorie hanno chiaro in mente cosa bisogna fare».

Tra gli altri interventi, Vincenzo Boscolo -giovane coordinatore di Forza Italia a Chioggia- ha parlato del rinnovamento nel partito, polemico verso «coloro che nel tempo lo hanno disconosciuto sbattendo la porta, fin da quando Giampaolo Convento uscì, subito dopo la candidatura di Beniamino nel 2011». Boscolo cita «alcuni che sono fuggiti di nascosto, taluno cacciato in malo modo, altri salutando come si conviene tra amici». I riferimenti sono alle varie defezioni dei consiglieri comunali Matteo Penzo e Daniele Tiozzo, nonché del gruppo che comprende Brunetto Mantovan, passati a sostenere Giuseppe Casson. «Noi al rinnovamento abbiamo sempre creduto e lavorato. Crediamo in un partito giovane, al di là dell'anagrafe», conclude Vincenzo Boscolo.
Emozionatissimo al microfono l'armatore e pescatore Elio Dall'Acqua, militante azzurro: «Spero di portare esperienza di quarant'anni di lavoro per migliorare il mio settore. Non guardo al simbolo ma alle persone, sono orgoglioso di questo percorso». E se il rinnovamento a Chioggia dovesse dare i suoi risultati, non sarebbe difficile prevedere un contraccolpo positivo anche a livelli più alti.

venerdì 22 aprile 2016

IL TAR RESPINGE IL RICORSO : CAPANNONE IN VAL DA RIO DA DEMOLIRE?

Il tribunale amministrativo regionale ha respinto l’annullamento del ricorso presentato dalle società Cienneci srl, Adriatic Marine Group e cantieri navali e Cantieri Navali Chioggia srl, il ricorso era stato presentato per opporsi all’ordinanza di demolizione nr 68 del 29 febbraio scorso con la il comune di Chioggia chiedeva la demolizione e la rimessa in pristino dei luoghi. In estrema sintesi per il tribunale la struttura realizzata in val da Rio non avrebbe le caratteristiche della temporaneità , come invece esponevano i ricorrenti, sia per le caratteristiche tecniche con cui è stata realizzata sia per il tipo di lavorazioni che vengono effettuate sulle navi. E quindi anche se era stato presentato un permesso di costruire l’amministrazione, passati i 90 giorni, deve chiedere la demolizione si sarebbe dovuto prima ottenere il permesso di costruire prima di realizzare l’opera. Per le società che amministrano il cantiere l’unica via che rimane per resistere all’ordinanza di demolizione è quella di ricorrere al consiglio di stato che però dovrebbe concedere la sospensiva.



LA SENTENZA CHE RESPINGE IL RICORSO PDF

giovedì 21 aprile 2016

QUATTRO LISTE PER CASSON: "CHIOGGIA AI CHIOGGIOTTI, PRONTI A VINCERE AL PRIMO TURNO"


Mancava solo Giuseppe Casson, tra i candidati a sindaco di Chioggia l'ultimo a presentarsi alla stampa. Il primo cittadino in carica ha svelato stamane i dettagli della sua nuova discesa in campo, dando appuntamento a domani pomeriggio -ore 17.45, enoteca Bistrò sul lungomare- per la prima uscita pubblica con un aperitivo. “Chioggia è libera”, il leitmotiv grafico della sua campagna, che prende esplicitamente le distanze dalla calata coloniale che Brugnaro ha dispiegato -con grande abbondanza di mezzi- sull'elettorato del centrodestra e sulle imprese: «Sono un chioggiotto, la mia storia è questa. E voglio scongiurare il pericolo che Chioggia venga colorata di fucsia». Casson è netto, ma forse dimentico del lungo flirt con lo stesso Brugnaro, dalla scorsa Sagra del Pesce quando i due si diedero la mano in segno di reciproco sostegno, fino alle elezioni della città metropolitana e ai primissimi giri di valzer per le candidature alle comunali. Quattro le liste a sostegno del sindaco uscente: la sua personale, un'altra civica intitolata “Prima Chioggia” (tra gli animatori anche il presidente del consiglio comunale Matteo Penzo), un'aggregazione di giovani under 30 dall'insegna “100% Chioggia” e la Lega Nord, fino a qui tenace oppositrice di Casson fin dai primi giorni della legislatura che si va a chiudere. Una coalizione centrista ma dal profilo più civico che politico: forse anche per questo motivo -rafforzare la componente di riferimento territoriale- è assente il simbolo dell'Udc dall'agglomerato di Casson, che conferma il basso profilo dei simboli di partito nazionale. Al proposito balbetta anche Aldo Piovesan, discusso segretario locale del partito di Casini: «La civica del sindaco mette assieme più mondi», ma i maligni sostengono che sia stato un veto della Lega, il partner più forte nella coalizione, a impedire la presentazione del logo Udc. Fatto sta che per la prima volta dal 1946 in una competizione elettorale a Chioggia sarà del tutto assente uno Scudo Crociato: a suo modo, una rivoluzione.

Affiancato da Piovesan e dai segretari leghisti Sergio Vallotto e Aldino Padoan, Casson tira le fila della sua ricandidatura, a partire dall'annuncio dello scorso 7 marzo in sala San Filippo Neri: «Dissi che non avrei condannato la città a un nuovo inizio, assieme a “chi ci stava ci stava”. Là avevo elencato le questioni che meritavano una continuità nell'azione di governo, per quanto faticosa e realizzata in anni difficili, nonostante i detrattori. Ma si è pianificato il futuro, abbiamo iniziato molte cose, e avremo risultati importanti se sapremo appunto dare continuità all'azione amministrativa nel corso degli anni e non dei giorni. E' necessario che le cose vadano raccontate». L'avvocato tiene il punto riguardo il concetto di autonomia e indipendenza: «Per me è decisivo rivendicare l'orgoglio chioggiotto quando questo è messo in discussione e in confusione. Siamo capaci di decidere del nostro destino, rivendichiamo nostra identità peculiare già dai nomi delle liste che mi accompagnano: Prima Chioggia, 100% Chioggia. Identità che non veicola un messaggio di chiusura, ma è presupposto per dialogare meglio e alla pari con le altre realtà, anche col Comune di Venezia e la città metropolitana. Su questa strada non potevamo non incontrare la Lega: garantiamo al territorio che la sua autorevolezza, il suo ruolo, le sue radici e la sua storia non vengano confuse con altre». La Lega si è confrontata a lungo con Casson, per una intera giornata, «sui contenuti e non sulle alchimie di potere: le situazioni hanno reso pragmaticamente opportuno lavorare assieme». Chiaro il riferimento a un celere rapporto operativo tra il Comune e la Regione Veneto a guida Zaia, «sempre presente finora – dice il sindaco - e fondamentale per le questioni aperte riguardo lo sviluppo della città, dalla centralità dei mercati ittico e ortofrutticolo (ne rivendichiamo la leadership metropolitana) alla portualità, vedi lo scavo dei fondali. Le istituzioni e la politica sono protagoniste, la nostra alleanza è fondamentale».

Giuseppe Casson passa in rassegna i temi fondamentali della sua campagna: «Quelli di un territorio complesso, turismo-pesca-agricoltura-porto, ognuno dei quali meriterebbe un'amministrazione ad hoc». Ricorda alcuni risultati ottenuti in materia: «Siamo il Comune pilota in Italia per quanto riguarda il contratto di costa, derivazione del contratto di foce, sperimentato nella prossima amministrazione dopo accordo con il Ministero dell'Ambiente». E le opere di compensazione del Mose, «che avranno ricadute su turismo, ambiente, cultura, di concerto con Magistrato alle acque, Ministero dei Beni Culturali, Sovrintendenza, commissione di Salvaguardia». Con la quale a inizio maggio Casson sarà chiamato a parlare del “bombolone” GPL: «Magari assieme agli altri candidati sindaci per fare una battaglia di città, perché no?», è l'appello del primo cittadino. Alessandro Ferro, Barbara Penzo, Letizia Campanaro e Marcellina Segantin lo raccoglieranno? Casson ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa riguardo le amministrazioni di livello superiore: «Riscontro un'assoluta mancanza di rispetto da parte dello Stato nei confronti della propria legge speciale per Venezia, ciò è inaccettabile», e lamenta anche il blocco del turn over nella macchina comunale, dove non possono essere assunti nuovi dipendenti. «Il sindaco sconta anche la lentezza della burocrazia, confido nella semplificazione assieme alla Regione». In prospettiva, a Giuseppe Casson sta a cuore la “semina” di un gruppo di giovani verso la politica e l'amministrazione, rivolta al futuro: «Le nuove generazioni devono essere preparate a governare la città senza improvvisazioni».

Spetta al segretario federale Sergio Vallotto spiegare le ragioni dell'alleanza tra Casson e la Lega. «Chioggia ai chioggiotti. Abbiamo ragionato molto, siamo stati corteggiati in tutti i modi, ci siamo trovati a valutare anche nostri ipotetici candidati. Ma il progetto di Giuseppe Casson era il nostro progetto. Portare avanti le cose avviate, con continuità ma con la grande innovazione rappresentata dalla Lega. Chioggia è la principale città veneta al voto, sono convinto che passeremo al primo turno». Continua Vallotto: «Dove la Lega governa abbiamo i migliori amministratori, Giuseppe Casson lo è già e lo diventerà ancora di più, con un salto di qualità. C'è bisogno di azioni immediate nell'area lagunare, prestando massima attenzione al sociale cui siamo molto sensibili, dati i tempi cambiati rispetto a quando era possibile pagare ticket per curarsi nella sanità pubblica e accendere mutui più agevolmente. Le amministrazioni sono povere di soldi, occorre attingere a fondi europei anche per alleviare le situazioni di disagio. Necessario occuparsi di sicurezza e delle paure delle persone, legate anche all'immigrazione». Dopo essere inciampato su «Chioggia città di industria» (ma dove?), Vallotto smentisce di aver ragionato della coalizione assieme a Casson -«solo delle cose da fare»- e Aldino Padoan, segretario del Carroccio chioggiotto, aggiunge che «i tentativi di individuare una figura nuova sono falliti»: forse Casson è un ripiego, una seconda scelta del partito di Salvini? «Perdere i progetti avviati sarebbe deleterio», prosegue Padoan. «Molti vincoli ambientali portano a scontrarsi con i consorzi di bonifica e la commissione di salvaguardia, staremo vicini a Casson soprattutto per l'urbanistica con lo scopo di ridurre i tempi delle concessioni e delle autorizzazioni». Dal canto suo Aldo Piovesan conferma il sostegno da parte del gruppo che ha già promosso Casson cinque anni fa, e che ha inteso continuare su questa strada: «Saremo compatti e leali, la vittoria non sarà facile ma è certa. Nessuno può dire niente sulla personalità del nostro sindaco. A noi sta a cuore il ponte tra Sottomarina e Isolaverde, il turismo sia il faro della prossima giunta».

mercoledì 20 aprile 2016

PARCHEGGI ALL' ACTV, IL SINDACO: "C'È CHI PREFERISCE CHE IL COMUNE PAGHI 13 MILIONI IN TRIBUNALE"


Giuseppe Casson non ci sta, e ribatte alle critiche piovute da più parti riguardo la cessione dei parcheggi ad Actv. Il sindaco premette l'importanza di aver chiuso il contenzioso con l'azienda di trasporti, che ammontava a 13 milioni di euro e durava da molti anni: «La cifra avrebbe messo in ginocchio il Comune, l'abbiamo definita a costo zero, salve le spese legali compensate». Non solo: le due parti hanno definito i rapporti futuri. «Se ne parlerà domani sera (giovedì 21, ndr) in consiglio comunale», spiega Casson. Che anticipa i contenuti dell'accordo: «Il trasporto pubblico locale resta in carico ad Actv almeno fino al 2019, garantendo qualcosa che rischiava di venire meno, nonostante il deficit di un milione di euro l'anno». Importanti le conseguenze per gli utenti: «Abbiamo ridotto il costo a carico della collettività - continua Casson - fino a circa 300mila euro l'anno. Le somme ricavate dalla vendita dei biglietti coprono i costi del servizio solo per il 15% rispetto al 35% della media nazionale». Il primo cittadino elogia il «grande lavoro da parte degli uffici comunali nella trattativa con Actv, che sistema le partite pregresse ed evita un'udienza rischiosa».
La pizzeria da Leo in piazza Italia è chiusa il mercoledì per turno di riposo Ma in città serpeggia il malcontento per il trasferimento della gestione dei parcheggi, da SST alla multiutility veneziana: Casson chiama in causa direttamente la legislazione nazionale. «L'operazione, più volte annunciata, viene imposta dal legislatore nazionale, che un anno fa ha chiesto agli enti locali di chiudere le piccole società partecipate, in ossequio alla spending review. Abbiamo depositato una relazione alla Corte dei Conti, il processo è in itinere e si concluderà con la prossima amministrazione». La ratio della norma è favorire l'accorpamento su logica di "area vasta", e porta alla gestione in capo ad Actv, che è una grande società partecipata dal Comune stesso.
A chi chiede se fosse possibile aspettare dopo il voto, Giuseppe Casson -che si candida alla rielezione- risponde secco e pronto a dare battaglia: «Evidentemente costoro preferivano andare a giudizio e rischiare che il Comune fosse condannato a pagare 13 milioni ad Actv, chiunque diventi sindaco, e che il contratto di trasporto pubblico locale venga interrotto».
Nel quadro dell'accordo stragiudiziale raggiunto con "l'Azienda", il sindaco rileva che «il Comune continuerà ad avocare alla propria gestione, diretta o indiretta, sia il mercato ittico che quello ortofrutticolo, la cui forza non importa solo per l'identità cittadina ma anche per il loro ruolo di leadership a livello metropolitano e non solo». PLAYLIST CON TUTTI GLI INTERVENTI, LA DISCUSSIONE E LA VOTAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 21 APRILE 2016

lunedì 18 aprile 2016

IL CAVALIERE E IL GIOCATORE, STORIA DI PUGNI E VIDEOGAMES

Il Cavaliere e il giocatore, storia di pugni e videogames Alessandro Penzo, fratello di Barbara, la candidata sindaco del Partito Democratico, è stato picchiato domenica pomeriggio, verso sera, in centro storico a Chioggia, per un contrasto legato al gioco. Alessandro Penzo è noto a Chioggia per il suo costante impegno nel sociale: è presidente del comitato cittadino del quartiere Tombola, a suo tempo è stato nominato, in quota An, rappresentante nel Centro inter universitario di studi veneto, è anche Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana. Ma, a dispetto dei suoi meriti, si è trovato ad essere apostrofato, in modo poco educato, in un bar del centro, solo per aver occupato una slot. “C’ero io che ci stavo giocando - lo avrebbe affrontato un cliente del bar - ci sono i miei soldi dentro, e devo continuare a giocare”. Ma lui, Alessandro Penzo, non ha accolto l’invito, anzi ne è nata una discussione alla quale ha fatto seguito, da parte del Cavaliere, una richiesta di intervento alle forze dell’ordine che sono, infatti, arrivate. Ma l’avventore prepotente, alla vista dei mezzi della polizia e dei carabinieri, ha preferito allontanarsi. Purtroppo per il Penzo però, poco dopo che carabinieri e polizia si sono allontanati, il tipo della slot si è ripresentato al bar e lo ha colpito con un pugno al volto. Il corso del popolo, come è noto, è coperto da impianti di video sorveglianza che registrano le immagini ad alta definizione, non dovrebbe essere troppo difficile rintracciare il giocatore manesco.

FINALMENTE LIQUIDATI GLI ASSEGNI DI CURA, ANCHE PER GLI AFFETTI DA MORBO DI ALZHEIMER


Ricordate la vicenda degli assegni di cura, e del ritardo relativo alla loro erogazione, dopo che è stato inserito un passaggio intermedio -l'ASL- tra Regione e Comune?
Ebbene, dal Comune fanno sapere che gli aventi diritto che saranno liquidati con 345mila euro, trasmessi a fine marzo dall'Azienda Sanitaria Locale, una volta contabilizzate le entrate. Si tratta di 370 assegni per indennità di cura base, cui vanno sommati 85 assegni per indennità di cura relativa al morbo di Alzheimer. «Gli ultimi 13 atti sono stati liquidati la scorsa settimana», dicono ai servizi sociali, «e verranno bonificati direttamente nel conto corrente degli utenti al massimo entro due settimane ». A volte i luoghi comuni che gravano sui dipendenti comunali sono da rivedere: «Gli elenchi erano pronti, non appena l'ASL ha smobilitato la cifra ci siamo mossi come fulmini di guerra», qualcuno dell'amministrazione ci ha riferito.

PACE FATTA TRA ACTV E COMUNE DI CHIOGGIA - TROVATO L'ACCORDO

Storico accordo tra ACTV, Comune di Chioggia e SST per la gestione del servizio di trasporto pubblico locale Storico accordo tra ACTV, Comune di Chioggia e SST. Il 21 aprile il Consiglio comunale sarà chiamato a discutere la delibera, proposta dalla giunta, che porterà alla chiusura del contenzioso con l'azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico locale. Un'operazione “indolore”, che non produrrà alcun taglio o rincaro per gli utenti o cambiamento per i dipendenti di ACTV, con una transazione a costi zero e con la compensazione delle spese legali. Il patto tra Comune di Chioggia, SST e ACTV assicurerà inoltre sino al 2019 un sostanziale pareggio di bilancio, arginando il deficit annuale cronico pari ad un milione di euro. Il Comune di Chioggia per coprire la perdita metterà a disposizione annualmente 300 mila euro, Actv proporrà un nuovo sistema integrato di trasporto pubblico, un piano per incrementare l'utilizzo del servizio da parte dell'utenza, oggi al 17 per cento contro la media nazionale del 35 per cento, e bloccherà il turn over. Nessun ritocco alle tariffe dei biglietti o degli abbonamenti, che verranno eventualmente adeguati, come ogni anno, solo in base all'Istat. Con la riorganizzazione di SST, si prevede la cessione del ramo societario che gestisce i parcheggi ad ACTV, dallo scorso marzo società in house, con la possibilità quindi di uno stretto controllo da parte del territorio stesso attraverso i patti parasociali. Inoltre in base alle nuove normative, verrà messo a gara circa il 20 per cento delle linee locali. “E' il primo step di una rivoluzione nel nostro sistema di trasporto pubblico, così com'è stato finora pensato, con la chiusura definitiva di un capitolo che si trascinava ormai da anni e che ha logorato i rapporti con l'azienda pubblica. Da oggi possiamo ripartire aprendoci ad una nuova valorizzazione del territorio attraverso una gestione e uno sviluppo “smart” – spiega il sindaco Giuseppe Casson – Questo significa investire su percorsi ottimali di sostenibilità ambientale, che possono portare ad una ricaduta nello sviluppo economico, promuovendo la Green e Blue Economy tra terra, laguna e mare. In concreto nell'ambito del trasporto pubblico l'accordo con Actv ed Sst prevede un netto miglioramento del servizio, integrando l'esistente con proposte innovative, parcheggi scambiatori, percorsi di mobilità lenta e sviluppando nuovi sistemi di car sharing, pool sharing e bike sharing”.

RAFFICA DI MULTE IN FONDAMENTA CANAL LOMBARDO

Stangata di multe in fondamenta canal lombardo Domenica scorsa in occasione dell’ultimo mercato straordinario concesso agli ambulanti per i mercati perso durante i lavori di riqualificazione del corso del popolo l’intera fondamenta canale Lombardo era impegnata da veicoli parcheggiati sia sul lato canale che sul marciapiede costringendo persone e bambini a camminare sulla strada con il rischio di incidenti.
Il Parcheggio GIOVE ai saloni
Fortunatamente è intervenuta la polizia municipale che ha letteralmente stangato queste persone prive di senso civico ( chi ha bambini è ben consapevole dei rischi che corrono ) e anche, concedetelo, di un minimo di intelligenza considerato che a poche centinaia di metri c’è il parcheggio giove che offre un servizio anche video sorvegliato a soli 0.50 centesimi l’ora. Sicuramente partiranno le polemiche : “ fanno cassa, vigili cattivoni “ eccetera eccetera eccetera, la realtà invece è una sola se avessimo un servizio adeguato di video che in automatico recapiti a casa la sanzione sicuramente avremo una città più vivibile e anche più sicura dal punto di vista della sicurezza. Speriamo che la prossima amministrazione, chiunque vinca le prossime elezioni, comprenda che ci sono tante azioni amministrative che si possono intraprendere a costo zero, basta la volontà politica.

sabato 16 aprile 2016

BANDIERA VERDE A SOTTOMARINA ED ISOLA VERDE

Bandiera verde a Sottomarina e Isola Verde, il sindaco a San Benedetto del Tronto per la cerimonia ufficiale Sottomarina e Isola Verde, spiagge a misura di bambino, conquistano la bandiera verde. Questa mattina il sindaco Giuseppe Casson ha ritirato l'ambito premio nell'ambito della cerimonia ufficiale che si è tenuta a San Benedetto del Tronto. Il nuovo riconoscimento è stato assegnato dai pediatri italiani che, puntualmente prima della stagione estiva, stilano una classifica con le migliori località balneari e assegnano la bandiera verde alle spiagge con strutture per famiglie e bambini da 0 a 18 anni. “E' una grande conquista per il nostro litorale che per la prima volta è stato promosso a spiaggia family friendly. In questi anni è cambiata l'ottica e la concezione stessa di turismo. Oltre al risanamento fisico, è necessario infatti creare dei servizi di supporto perché la vacanza diventi momento privilegiato per il benessere dell'intera famiglia – spiega il sindaco Giuseppe Casson - Secondo i pediatri una vacanza è positiva se nella località sono previste attività dedicate ai più piccoli ed allo stesso tempo ai genitori. Il merito più grande ed il mio personale ringraziamento va di sicuro ai nostri operatori turistici che in questi anni hanno saputo riorganizzarsi e proporre attrazioni e strutture rivolte ai bambini e alle famiglie. Ringrazio, inoltre, il vicesindaco e assessore al turismo prof. Luigi De Perini e l'assessore al Demanio Turistico Elena Segato che, in piena sinergia con il sindaco, si sono adoperati, studiando i termini della questione e tenendosi in stretto e continuo contatto con i responsabili dell'ambita certificazione, per definire le azioni da intraprendere per raggiungere l'importante obiettivo. Un plauso e ringraziamento anche all'Asl 14 che con il Progetto Vacanze sicure ci pone all'avanguardia quanto alla sicurezza sanitaria, tanto da farci conquistare il primato di città turistica e spiaggia più sicura d'Italia sotto questo profilo". Sottomarina e Isola Verde sono entrate nella lista delle 134 località marine a misura di bambino, assieme ad altre 33 nuove spiagge. Oltre all'arenile e ad altre caratteristiche naturali come la composizione della sabbia o i fondali bassi, sono stati scelti dai pediatri i siti che garantiscono un adeguato ed efficiente servizio di salvataggio in caso di emergenze. La spiaggia bandiera verde inoltre deve essere attrezzata con punti ristoro nelle vicinanze, pizzerie, gelaterie e parchi gioco per l’intrattenimento di bambini e adulti.

venerdì 15 aprile 2016

È LUI! ARRESTATO FINALMENTE IL LADRO DI BICICLETTE (E AGGRESSORE) DI BORGO SAN GIOVANNI


Borgo San Giovanni può ( speriamo ) tirare finalmente un sospiro di sollievo, le biciclette sono al sicuro. Nel pomeriggio le forze dell'ordine hanno arrestato il giovane di nazionalità marocchina che nei giorni scorsi aveva cercato di rubare le bici parcheggiate fuori dalla Bahia del Sole, non lontano dalla pista rosa: il recidivo era stato poi rincorso e identificato dalla polizia.
Oggi la nuova molestia ai danni di un ragazzino del quartiere, con evidenti mire alla sua bicicletta, fino al felice epilogo con il fermo del balordo da parte della pubblica sicurezza. Chioggia Azzurra da tempo aveva acceso i fari sulla vicenda, raccogliendo testimonianze dirette e agevolando il riconoscimento del tizio. È assai probabile che si tratti dello stesso individuo che, lo scorso gennaio, aveva aggredito e minacciato con un coltello don Mario Pinton, parroco del Borgo. Speriamo che sia la volta buona che venga messo in carcere. aggiornamento h 19.15 Il tipo, il giovane Marocchino che vedete in foto risiede ( ma risulta senza fissa dimora ) a San Pietro di Cavarzere da due mesei dove anche là ne ha combinate diverse: si è introdotto in alcune abitazioni, ha rubato una macchina fotografica,alcune biciclette, è sempre ubriaco è malvisto anche dai suoi connazionali che non vogliono averci nulla a che fare , ci confermano che tutte le mattine prende la corriera e viene a Chioggia.

TENTATA TRUFFA AGLI ALBERGHI, SMASCHERATA COPPIA AMANTE DI CHIOGGIA


La segnalazione da parte di un noto hotel di Sottomarina al commissariato di polizia di Chioggia ha permesso di scoprire una tentata truffa, protagonista una giovane coppia che vi ha pernottato per una decina di giorni, senza poi pagare il conto. L'insolvenza fraudolenta è a carico di M.R. e della compagna S.C., che sono riusciti ad accampare una scusa all'atto di saldare: particolare "curioso", i due anziché dileguarsi fuori dal circondario hanno deciso di nascondersi in un'altra struttura di Chioggia. Ma la "vacanza" è stata interrotta dalle indagini della polizia, che li ha prontamente rintracciati. «Non abbiamo pagato il conto perché il servizio era scadente», ha cercato di giustificarsi l'uomo, un giovane sui 35 anni. Ma poi, di fronte alla notifica della denuncia, i due turisti hanno fatto fronte alle spese sia della settimana trascorsa sul litorale che -in anticipo- della permanenza in centro storico.
Alle soglie della stagione turistica, si potrebbe dire con una battuta, è beneaugurante tanta attenzione verso il nostro territorio: a patto che chi è intenzionato a soggiornarvi lo sia altrettanto a pagare il conto...



LA RADIOLOGIA DI CHIOGGIA E' UN CENTRO PER LA DIAGNOSI DELLE PATOLOGIE DEL FETO

La Radiologia di Chioggia è un Centro per la diagnosi delle patologie fetali La risonanza magnetica è un esame di secondo livello: adatta a diagnosticare patologie importanti e fondamentale per programmare l’intervento Come sta il feto? Cresce bene? Ce lo confermano o meno alcuni esami diagnostici, tra cui l’ecografia morfologica che la futura mamma esegue entro la ventiduesima settimana di gravidanza. Con la morfologica si vede molto bene il bambino e si possono vedere o intuire anche possibili problematiche nella sua crescita. Patologie che, in alcuni casi selezionati, necessitano di un riscontro diagnostico più preciso che si ottiene con la risonanza magnetica. “Parliamo di un esame di secondo livello – ha evidenziato il primario di Radiologia della Ulss 14 di Chioggia Alberto Tregnaghi – con cui, qui a Chioggia, siamo in grado di diagnosticare tutte le patologie fetali tranne quelle neurologiche. Da quando mi interesso di patologie fetali, ho seguito circa 200 casi”. Si tratta di patologie importanti e, per fortuna rare, che possono essere invalidanti per il bambino o addirittura possono essere rischiose anche per la sua stessa vita: tumori, in particolare ai reni; ernie che non permettono la formazione del diaframma; malattie che non consentono uno sviluppo corretto dei polmoni e dell’addome; malformazioni pelviche; ecc. Una diagnosi precisa che viene richiesta dal ginecologo o dal chirurgo pediatrico che in questo modo acquisisce le informazioni necessarie per programmare l’intervento più adatto insieme ai genitori. “In Italia, per legge – ha spiegato Tregnaghi – non possiamo intervenire chirurgicamente sul bambino mentre si trova ancora nel grembo materno. Lo possiamo fare dopo, appena vi esce. E una diagnosi accurata eseguita, quando serve, con la risonanza, ci permette di sapere cosa fare. Ad esempio si può decidere di abbreviare il periodo gestionale e si possono già programmare degli interventi successivi. Oggi, è bene saperlo, grazie alla chirurgia e alle tecniche più avanzate che permettono di ricostruire anche alcuni organi e tessuti, molte problematiche si possono affrontare trovando delle buone soluzioni anche per patologie difficili”. Per la diagnosi di patologie fetali, Chioggia sta diventando un riferimento a livello regionale tanto che le future mamme che approdano alla Radiologia della Ulss 14, provengono soprattutto da fuori Ulss. “Quando si parla di Ospedale a misura di bambino – ha commentato il direttore generale della Ulss 14 Giuseppe Dal Ben – vuol dire anche questo: trasformarsi in un Centro qualificato e autorevole capace di fornire servizi di qualità e di alta specialità per dare risposte altrettanto efficaci”.

giovedì 14 aprile 2016

Uniti per il SI ! PER DIRE NO ALLE TRIVELLE

PLAY LIST CON TUTTI GLI INTERVENTI Ieri sera a Chioggia si é svolto il convegno della Regione Veneto per promuovere il referendum del 17 aprile prossimo. Presenti la Consigliera Regionale di casa Erika Baldin, il Presidente Roberto Ciambetti, il Sindaco Giuseppe Casson e Luigi Lazzaro. Da Vercelli a Pantelleria: 78 concessioni attive per l’estrazione di gas e petrolio, 17 permessi di ricerca rilasciati e 24 richieste avanzate per l’area italiana su di un’area di 55.595 kmq. 39 piattaforme di gas metano attive nell’alto adriatico, due concessioni per la coltivazione (ultimo passaggio prima dell’estrazione vera e propria) sono in corso di autorizzazione al largo di Jesolo, Eraclea e Chioggia. 9 i permessi di ricerca nell’Alto Adriatico a cura di ENI, dei quali 1 fronte Eraclea/Jesolo, 1 fronte Chioggia e ben 4 al largo del Parco Regionale del Delta del Po. Il rapporto di Impresa Turismo 2013 (Unioncamere 2013) sottolinea che il nostro patrimonio balneare é la prima motivazione di attrazione turistica straniera in Italia. “vivo il mio territorio che basa la sua economia sulla pesca ed il turismo e non posso pensare che tutto venga messo a repentaglio da scelte di politica energetica retrograde ed in contro tendenza rispetto agli altri paesi europei e d’oltre Oceano” cosí commenta Erika Baldin impegnata nella promozione di questo referendum che si prefigge di dare anche un indirizzo verso le energie rinnovabili e la tutela dell’ambiente. Gli esempi oltre Oceano come gli Stati Uniti parlano chiaro di quale sará il prossimo boom economico: con la decisione del 15 marzo scorso Obama ha deciso di ritirare il suo piano di aprire l’Oceano Atlantico ai sondaggi sismici ed alle trivelle in Virginia, Nord Carolina, South Carolina e Georgia. Fanno 800mila km quadrati di Oceano salvo. Nonostante i petrolieri gridassero alla catastrofe anche la Nasa ed il Pentagono hanno dato il loro plauso alla scelta del Governo. Spingono per la ricerca nelle fonti rinnovabili ed in particolare sulla mobilitá elettrica che diventerá lo standard mondiale tra una decina d’anni. Il Governo Francese ha deciso di vietare tutte le operazioni di ricerca petrolifera sul proprio territorio. Segolene Royal ministro per l’Ambiente ed Energia ha espresso il proprio intento di disincentivo per l’energia di provenienza da idrocarburi per spingere verso le alternative e migliorare l’efficienza energetica del Paese. Le decisioni prese verranno inglobate nell’Energy Transition Act varato nel 2015 dalla Francia che impone per il 2050 la riduzione dell’uso di energia del 50% rispetto ai livelli del 2012, ed un taglio del 30% dell’uso di fonti fossili entro il 2030. Anche la Croazia ha fatto dietro front rispetto la ricerca di petrolio pensando di preservare la risorsa del turismo, e per mezzo della delegata dell’Ambasciata di Croazia in Italia Llija Zelalic fanno sapere che si aspettano dagli italiani una sensibilitá su questo tema. “Con questo referendum ci aspettiamo che gli italiani diano un segnale forte a questo Governo, non eletto, perché si tutelino i beni piú importanti come la salute ed il territorio che é la vera risorsa inesauribile di un Paese come l’Italia” conclude Baldin al termine del convegno, che sará presente anche venerdí 15/04/16 in Piazza Ferretto a Mestre per una festa di conclusione di campagna referendaria al fianco del Comitato No Triv ed i massimi rappresentanti della Regione Veneto.

mercoledì 13 aprile 2016

SI PRESENTA LA SEGANTIN: IMPRESE IN PRIMA FILA CON LA BENEDIZIONE (E I SOLDI) DI BRUGNARO


La prima cosa che salta agli occhi, alla presentazione della candidatura di Marcellina Segantin a sindaca di Chioggia, è il logo tutto fucsia in perfetto stile Brugnaro. Stessa font, stessa impostazione grafica, solo l'aggiunta “Chioggia Viva” a ricordare la genesi dell'operazione politica. E dietro, nel tabellone, le località che assieme fanno il Comune di Chioggia: Sottomarina, Sant'Anna, Valli e le altre frazioni. Esattamente come era stato detto di fare all'attuale sindaco di Venezia, giusto un anno fa. Manco uno sforzo di creatività personale, nel lancio di questa campagna dal sapore latentemente coloniale: se il biglietto da visita è questo, allora Forza Italia, Fare e Fratelli d'Italia contano poco e sono di supporto, perché Segantin è plasticamente la candidata di Brugnaro e di chi gli si ispira. All'architetta mancano, per sua fortuna, i modi dei dirimpettaio più celebre e l'accento del Veneto profondo; non mancheranno invece gli ingenti finanziamenti stanziati dal Doge per questa “impresa comune”, fonti ben informate parlano di 75mila euro. Al vernissage di casa Goldoni, questa mattina, erano proprio in tanti, tra gestori di stabilimenti balneari e albergatori, rappresentanti delle 5033 imprese censite e “investitori esteri”, club e lobby, neofiti in cerca di briciole. Assenti invece i disoccupati, i precari, la plebe fruitrice dei servizi sociali, mai citati da alcuno dei discorsi come target, forse all'oscuro delle nuvole rosa e dal radioso domani promesso da una comunicazione così pigra da copiare con la carta carbone i ricchissimi successi altrui.

Tra il compiacimento e l'emozione, Marcellina Segantin si toglie la giacca al modo della ministra Boschi e si presenta ai tanti che ancora non la conoscono: 52 anni, progettista d'interni con studio a Sottomarina, figlia di un muratore di Ca' Bianca «che mi ha insegnato il valore del lavoro sopra ogni cosa. Ho iniziato a darmi da fare presto, come tutti in famiglia, per potermi diplomare e poi laurearmi nella mia passione, l'architettura». Un'opera a contatto del territorio che l'ha portata a scontrarsi con «la demoralizzante corsa a ostacoli che vive ogni cittadino di fronte alla burocrazia, chi vuole aprire un'attività e avere tempi certi»: da qui l'accettazione della candidatura offertale da Chioggia Viva, alla ricerca di «persone capaci là dove non si pensava ci fossero, come accaduto nei comuni vicini». E il cui spirito ha sposato fin dal principio per «rovesciare il tavolo ed evitare che la città muoia lentamente», citando Neruda. Segantin vuole ripartire dalle «cose che vanno fatte», non solo grandi progetti: «Sappiamo di cosa abbiamo bisogno, abbiamo aspettato per decenni che qualcuno realizzasse, con troppe scuse per assumersi la responsabilità di un fallimento». Chi glielo fa fare? «Il senso del dovere, il bisogno di impegnarsi, perché la città merita di più, con tutte le sue articolazioni. Ma anche, ad esempio, le centinaia di pendolari che ogni giorno per lavorare fuori città: soprattutto le donne a Chioggia non trovano lavoro. I giovani che studiano fuori poi non tornano perché qui non possono costruire un futuro, né divertirsi la sera. Gli abitanti delle frazioni, che non hanno internet (chissà cosa pensa Segantin del servizio di connettività appaltato illo tempore da Romano Tiozzo, costato quasi un milione di euro e miseramente naufragato un anno fa, sotto il peso di sole cento utenze, ndr), fognature carenti, incroci pericolosi. Eppure le frazioni contano come il centro storico che abbisogna di decoro, perché lo sporco porta a delinquere».
Ma il massimo che può essere garantito alle frazioni, oltre all'idea delle piste ciclabili per collegarle alle realtà limitrofe, è «darci un rappresentante», quindi un assessore? Si può debuttare in politica dicendo che alla città manca un parco, quando se ne conta più di uno solo a Sottomarina? Se la spiaggia è l'ultima scelta nel Veneto con 1.2 milioni di presenze contro i 6 milioni di Bibione e tre alberghi prossimi alla chiusura, siamo sicuri che sia solo colpa della politica, e non anche di un certo modo di fare impresa da parte di alcuni, sorpassato dalle innovazioni, dai concorrenti, da scelte che non diversificano l'offerta, dalla mera stagionalità? Nonostante non manchino anche da noi gli esempi positivi di chi ogni anno investe molto denaro per migliorare la propria struttura e l'accoglienza secondo i canoni più moderni, vedi ad esempio gli “smart hotel” o le realtà vicine al porto di San Felice, limitate da una burocrazia certo non di fonte comunale. Segantin dice che i campeggi -che nelle ultime estati hanno ospitato il 60% delle presenza- devono diventare il traino del settore alberghiero: sarà contento Leonardo Ranieri, suo candidato consigliere e titolare del camping Adriatico. I conflitti d'interesse, questi conosciuti, portati sfacciatamente nella competizione elettorale amministrativa.



Illustrata da Enrico Bellinelli, cronista del Corriere del Veneto, passa in rassegna la coalizione di cinque liste, figlia degli appuntamenti tematici organizzati lungo gli ultimi mesi -condotti dallo stesso Bellinelli- per favorire l'emersione di buone pratiche che altrove funzionano, dalla viabilità alla promozione del territorio. Come dire, smettiamola di fare di testa nostra, priviamoci della sovranità chioggiotta per abbracciare le cose che fanno da altre parti (un leitmotiv, considerato il calco brugnariano dell'intera manovra). Quasi tutti hanno citato i propri post su facebook, e declamato -ma sempre in coda a ogni intervento!- le virtù di avere una candidata donna in una città dove mai ciò è successo: Beniamino Boscolo, sconfitto cinque anni fa, nasconde le crepe interne a Forza Italia e relative proprio alla scelta del terreno di gioco. «Siamo con Segantin dopo aver valutato gli altri progetti – tra cui lo status quo degli ultimi cinque anni - perché in città c'è voglia di cambiamento, di proiettarsi nei prossimi dieci. Partiamo da chi ha sulle spalle molte famiglie cui deve arrivare uno stipendio. Serve il giusto mix con chi ha esperienza politica, non sarà facile né indolore. Ma anche per andarsi a divertire servono scelte politiche». Quindi l'ex leghista Sandro Marangon, faro di “Fare per Chioggia”, che raccoglie i sostenitori del sindaco di Verona Tosi: «Basta lamentarsi o rimandare, bisogna decidere e non votare chi ha amministrato finora. La nostra disoccupazione è ai livelli di quella meridionale». Magari sarà loro utile cominciare a pensare dove prendere voti, dal momento che alle scorse regionali i transfughi del Carroccio uscirono con le ossa rotte dal confronto diretto con lo schiacciasassi Zaia.

Poi è stata la volta del «gladiatore o centurione» Nicola Pecchie, uomo d'ordine di Fratelli d'Italia, che anima l'incontro parlando della voglia di politica in città. «Fratelli d'Italia crede nella sacralità della vita e nell'unità nazionale, nel rilancio economico e nelle sue ricadute a livello sociale. Servono meritocrazia ed efficienza, a differenza del passato». Evidente l'attacco a Giuseppe Casson («pur senza opposizione, dopo cinque anni cerca di darsi da fare e di rinnovare convenzioni solo ora che siamo in campagna elettorale, per comprare consenso»), ma forse bisogna pensare anche al periodo in cui Pecchie è stato assessore, con la giunta di Romano Tiozzo, quando si dilettava a voler attribuire alle strade i nomi dei gerarchi fascisti o scaricava la sabbia del beach volley nel posto al sole di piazza Granaio. Venne il turno dell'ex assessore provinciale leghista Lucio Gianni, ora portabandiera della “Rete per il futuro” legata a Prima Il Veneto, intesa a radunare chi non si riconosce in alcun movimento politico ma è a disposizione del progetto, mettendoci del proprio: «Per me è un ritorno a casa, mi ritrovo con persone con cui ho già lavorato negli anni scorsi in provincia», dove -senza conseguire chissà quanti consensi- aveva trovato posto solo grazie al licenziamento dell'allora assessore Malaspina. Insomma, l'altro lato del civismo consiste in quell'esperienza nelle istituzioni già menzionata da Beniamino Capon, a significare che l'ipotesi di vincere non è prerogativa solo di un exploit aziendalista come quello occorso al capoluogo.

Infine Leo Ranieri, operatore vicentino da trent'anni in città, a nome di Chioggia Viva apparente azionista di maggioranza della coalizione di destra: «Siamo isola, forse felice ma appunto isolata dal resto del mondo. Le imprese si sono dette che non basta più delegare, ma è tempo di esporsi in proprio per sciogliere l'immobilismo». Ranieri, che sarà in lista («ci metteremo la faccia»), annuncia fuori onda la disponibilità data da tutto il gruppo dirigente di Chioggia Viva a una candidatura da consigliere comunale, con aperture alla cittadinanza “esterna”: «Abbiamo già venti candidabili, aspettiamo alcune risposte». Non è escluso quindi, ad esempio, l'apporto tra gli altri di Luciano Serafini, attivo anche per le frazioni oltre che nel Gruppo Turismo, e assessore a suo tempo col centrosinistra di Guarnieri. Quelli che Ranieri tace sono i tentativi fatti in precedenza col PD, al quale era stata offerta la possibilità di una corsa congiunta a sostegno di un nome indicato dalle imprese (come se centrodestra e centrosinistra fossero mondi interscambiabili): salvo poi rivolgersi dall'altra parte del panorama politico, ritenuta più affine -“il cuore e il portafogli a destra”- alle esigenze delle categorie economiche.
Tra gli oratori mancava proprio un sigillo fucsia, anche se nelle retrovie si aggirava l'ex assessore Massimiliano Tiozzo, già Forza Nuova poi forzista poi montiano poi casinista poi civico e infine folgorato sulla via di Brugnaro -o dalla necessità di tornare in consiglio dopo le dimissioni dalla giunta Casson- che per la prima volta in carriera stamane ha lasciato una sedia a una signora, dopo che gliel'aveva chiesta. A proposito di Giuseppe Casson, con l'esordio di Marcellina Segantin si sono già presentati quasi tutti i candidati a sindaco: manca solo il primo cittadino in carica, che forte dell'alleanza con la Lega Nord di Matteo Salvini -la quale nel frattempo ha perso più di qualche pezzo per strada, come si è visto alla conferenza di stamane- deve ancora uscire ufficialmente allo scoperto attraverso una iniziativa pubblica. Lo aspettiamo al varco.

martedì 12 aprile 2016

FERMATO STRANIERO CHE TENTAVA DI RUBARE BICICLETTE: E' L'AGGRESSORE DI DON MARIO PINTON?

Oggi pomeriggio, alla Bahia del Sole di Borgo San Giovanni, siamo stati testimoni oculari di un tentato furto di biciclette. Un ragazzo di origine straniera, che indossava un vistoso collare ortopedico e si reggeva a stento sulle proprie gambe, ha provato a scassinare dapprima una bici appartenente proprio al padre della titolare della Bahia, poi è stato accusato da alcuni ragazzini per un comportamento analogo. Rincorso e acciuffato, è stato assicurato alle forze dell'ordine, prontamente accorse in seguito a una chiamata: dagli adolescenti della zona, il giovane era stato visto armeggiare attorno alla pista rosa. Lo abbiamo seguito lungo tutta la frazione, le immagini sono eloquenti: dopo aver cercato di fermare i bambini in bicicletta, e aver proferito alcuni insulti distinguibili all'indirizzo di chi cercava di fermarlo, ha concluso la sua andatura sbilenca e sconnessa nella vettura della Polizia di Stato, che lo ha opportunamente preso in consegna all'altezza dell'agenzia delle entrate. Al di là di accertarsi della sua identità, ammesso che sia stata comunicata quella corretta, in assenza di denunce o di reato in flagrante gli agenti non hanno potuto far altro che liberarlo di nuovo. Va anche detto che il tizio ha avuto la fortuna di imbattersi in persone civili, tra i quali alcuni papà dei bimbi che giocavano tra la Bahia del Sole e la pista rosa, altrimenti il suo accerchiamento dopo il tentato plurimo furto avrebbe potuto degenerare in una giustizia fai da te. Alcune persone avrebbero riconosciuto nel balordo il responsabile dell'aggressione a don Mario Pinton, il parroco del Borgo, che lo scorso mese di gennaio era stato rapinato da una persona armata di coltello, la quale aveva poi causato anche un pauroso incidente in Romea mentre fuggiva rubando l'auto (solo per un miracolo non c'era scappato il morto). Se fosse veramente la stessa persona, sarebbe la conferma che le leggi vigenti dovrebbero essere più molto più severe, ed è meglio limitarsi a questo. VIDEO D'ARCHIVIO

L'ALFABETO DEL CUORE: UN NUOVO SCREENING PER BAMBINI CON IL ROTARY E L'ASL 14

PLAY LIST CON TUTTI GLI INTERVENTI L'alfabeto del cuore. Si intitola "ABCD...ECG" il progetto coordinato dalla Asl 14 e facente parte dei service del Rotary Club di Chioggia -con il contributo della Banca di Credito Cooperativo- che ha per oggetto lo screening cardiologico di tutte le classi quinte nelle scuole primarie (elementari) della città. Bimbi di undici anni che prendono dimestichezza coi concetti di prevenzione e di educazione sanitaria, come ha ricordato stamane il vicesindaco Luigi De Perini -già dirigente scolastico- che ha introdotto l'iniziativa: «Il sostegno dell'amministrazione non è solo simbolico. Al secondo anno di questa esperienza, abbiamo riscontrato grande soddisfazione da parte dei destinatari, che raggiungono standard di maturità nel rapporto immediato con i medici e il servizio sanitario, cosa che è tra i nostri obiettivi». Il progetto, continua De Perini, dà anche certezze ai medici di base nell'acquisizione dei dati, «affrontando questioni che potrebbero essere scabrose. Gli interventi precoci sono rari, ma salvano le persone. Grazie da parte della città alla loro sensibilità culturale verso il patrimonio della salute e la qualità della vita, anche per il futuro».
Lo scopo scientifico di "ABCD...ECG" è nelle parole del dottor Roberto Valle, direttore dell'unità complessa di Cardiologia-UTIC in seno alla Asl 14: «Si tratta in primo luogo di individuare -o fortunatamente escludere- eventuali cardiopatie congenite sfuggite alle rilevazioni pediatriche sostenute alla nascita. Ogni mille nati, tra i cinque e i dieci soffrono di questi problemi, generalmente noti da subito; salvo le cosiddette "gucce", ovvero le cardiopatie congenite dell'adulto. Facciamo così un secondo filtro per i bimbi di undici anni, che saranno circa cinquecento come un anno fa, attraverso una visita con elettrocardiogramma affidati ai dott. Boscolo e Bevilacqua, che sarà effettuata in ogni singola scuola». Un servizio alla città, utile anche considerando l'intensa attività fisica tipica dell'attività evolutiva.
Il compito di sostenere l'organizzazione di "ABCD...ECG" è sulle spalle del Rotary Club, rappresentato dal presidente Luciano Oselladore: «Siamo orgogliosi di essere in questa operazione che tranquillizza le famiglie e le società sportive, lo scorso anno nessuna patologia seria è stata riscontrata. Evitiamo le cosiddette "morti bianche"». Il Rotary ha intenzione di organizzare tra fine maggio e i primi giorni di giugno una circostanza pubblica assieme alle famiglie e ai ragazzini, per illustrare i risultati dello screening. Al quale partecipa anche la BCC di Piove di Sacco, sensibile al suo valore sociale nel territorio: «Continueremo ad essere presenti anche in altre manifestazioni del genere», ha assicurato Alberto Rovigatti, nell'ufficio marketing dell'istituto di credito.

lunedì 11 aprile 2016

SEGATO: RIPASCIMENTO QUASI PRONTO, LA SPIAGGIA TORNA SENZA TUBO




La spiaggia di Sottomarina sta per tornare com'era prima del tubo. Lo conferma l'assessora all'ambiente e al demanio Elena Segato, raggiunta telefonicamente da Chioggia Azzurra: «Ho incontrato giusto stamane la ditta appaltatrice per fare il punto della situazione. Il lavoro sarà completato entro il fine settimana -nei tempi stabiliti, viste anche le previsioni meteorologiche favorevoli- e con esso terminerà anche la bruttura del tubo esposto sul bagnasciuga. Poi ci vorranno altri tre giorni al massimo per smontare appunto il tubo e portarlo via». L'assessora Segato fissa dunque al 20 aprile la data nella quale riavremo il nostro litorale pronto alla stagione estiva: «C'era timore da parte degli operatori riguardo la consegna nei tempi, dati i giorni trascorsi con la bora. Ma grazie al recupero dei tempi da parte degli operai, il cronoprogramma è stato rispettato»

CONTROTENDENZA: DIMINUITI GLI INCIDENTI STRADALI SULLE STRADE COMUNALI

Viabilità urbana, strade più sicure. La conferma arriva dai dati rilevati negli ultimi anni dalla Polizia Locale che indicano un netto decremento dei sinistri sulla rete viaria cittadina. A fronte dei 385 incidenti stradali del 2002, sono “solo” 224 quelli registrati lo scorso anno, con una diminuzione di ben 161 episodi nell'arco di tredici anni. Rimane invariata invece la situazione sulla Statale Romea che continua a mantenere il triste primato della strada tra le più pericolose d'Italia. Questi i numeri degli incidenti rilevati dalla PL nel periodo 2002-2015. 2015: 224; 2014: 239; 2013: 240; 2012: 249; 2011: 294; 2010: 330; 2009: 360; 2008: 363; 2007: 376; 2006: 373; 2005: 352; 2004: 373; 2003: 381; 2002: 385. Nel 2015 sono stati 45 i sinistri che si sono verificati lungo il tratto della Statale Romea ricompreso nel territorio comunale. Nel 2014 le pattuglie della Polizia Locale sono intervenute in occasione di 40 incidenti, 38 nel 2013 e 42 nel 2012. Se il numero dei sinistri lungo la SS 309 tende a mantenersi purtroppo costante, ben diversa è la situazione nelle strade cittadine. Gli incidenti sono stati 179 nel 2015, a fronte dei 199 del 2014, 202 del 2013, 207 del 2012, 241 nel 2011, 264 del 2010, 295 nel 2009, 298 del 2008, 305 del 2007 e ben 335 del 2006, con una progressiva ma ormai definitiva contrazione. “In dieci anni ci sono stati ben 156 incidenti in meno in città, con una riduzione pari a meno 46,5 per cento. Praticamente sono stati dimezzati i sinistri nell'area urbana. Questo testimonia con inequivocabile chiarezza il risultato degli sforzi del Comune nel rendere le strade cittadine più sicure – commenta il comandante della PL, Michele Tiozzo – La Statale Romea invece, dove oltre al maggior numero di incidenti si rilevano pressoché tutti i mortali, rimane la “bestia nera” del nostro territorio. I frequenti controlli sulla velocità possono in qualche modo funzionare da deterrente per comportamenti pericolosi tuttavia il tratto continua a necessitare di più di un impianto automatico di rilevamento della velocità a ridosso dei centri abitati. Diminuiscono invece progressivamente e di molto gli incidenti nelle strade urbane. Le motivazioni vanno senz’altro ascritte sia all’azione di prevenzione operata dalle pattuglie radiomobili della Polizia Locale e delle altre Forze di Polizia operanti sul territorio, ma anche all’efficace azione di revisione e ri-ammodernamento delle condizioni strutturali delle strade cittadine in corso di svolgimento da parte dell’Amministrazione comunale”. “I dati sono incoraggianti e dimostrano che la direzione intrapresa sulla sicurezza è quella corretta. Molto è stato fatto per migliorare la viabilità cittadina grazie al lavoro della PL e delle forze dell'ordine e attraverso interventi strutturali come i dissuasori di velocità, nuove rotatorie o gli attraversamenti pedonali rialzati. Molto rimane da fare. Apprendiamo che l'Anas in questi giorni ha annunciato una serie di investimenti per 13 milioni di euro sulla Statale Romea. Non risolverà le problematiche alla radice ma qualcosa potrà essere fatto – commenta l'assessore ai lavori pubblici, Riccardo Rossi – Anche sulla viabilità cittadina contiamo al più presto di poter intervenire con un piano di asfaltature adeguato. Finora non è stato possibile finanziare le varie opere manutentive per gli stretti vincoli posti dal Governo centrale, ma già da quest'anno è previsto un allentamento del patto di stabilità e lo sblocco delle risorse necessarie a migliorare la situazione esistente”.

domenica 10 aprile 2016

SETTECENTO SCOUT A SOTTOMARINA ( CAMPEGGIO OASI )

E' iniziato ieri il raduno annuale degli scout dai 12 ai 16 anni ( esploratori e guide) con campo base presso il campeggio Oasi alle foci del Brenta. Centinaia di ragazzi e ragazze hanno montato le tende ieri ( sabato) per il raduno di zona san Giorgio ( il patrono degli scout) della sezione Padova-Collemare formato da 21 gruppi provenienti da: Cavarzere, Padova, Brugine, Conselve, Albignasego, Abano, Piove di Sacco, Montemerlo, Selvazzano e naturalmente da Chioggia e Sottomarina. L'evento terminerà domenica

sabato 9 aprile 2016

FOLLA PER DI MAIO CHE INCORONA ALESSANDRO FERRO: "SII RESPONSABILE, RISPETTIAMO LE REGOLE"




Ciclone Di Maio a Chioggia. Il primo grosso nome ad aprire la campagna elettorale è l'esponente Cinque Stelle, considerato dai più il vero “delfino” di Beppe Grillo e accreditabile così alla leadership per le prossime elezioni politiche. Dopo aver incontrato gli studenti del liceo, il giovane vicepresidente della Camera ha benedetto, in una sala consiliare gremita di cittadini, il candidato grillino Alessandro Ferro: a lui sono affidate le speranze del Movimento di conquistare la città, dopo aver vinto a Mira nel 2012. Ad aprire le danze, il consigliere uscente Gilberto Boscolo a testa bassa contro la giunta Casson: «Ci sono state disfunzioni nella macchina comunale e difficoltà nelle società partecipate, vedi mercato ittico all'ingrosso. Senza dimenticare la vicenda del deposito gpl in Val da Rio, fuori dal piano regolatore, che condizionerà il porto e l'urbanistica della città senza che del pericolo si sia discusso nelle istituzioni e tra la popolazione. Il Comune non ha partecipato alle conferenze di servizi col ministero. E le perplessità aumentano dopo il caso Guidi legato agli idrocarburi e all'ambiente». Boscolo annuncia prossime cene di autofinanziamento per la campagna che sta avendo inizio: la prima il prossimo venerdì 15 aprile.


Applauditissimo e incoraggiato dalla platea, il timido Alessandro Ferro con il suo tipico accento di Sant'Anna rivendica l'identità dei Cinque Stelle: «Siamo diversi dagli altri. Persone incensurate, motivate, competenti, pronte ad amministrare saggiamente questa città. Dalla protesta passiamo al cambiamento. Il gruppo è cresciuto rispetto a cinque anni fa, il programma è stato scritto con il contributo di cittadini e associazioni. Faremo una campagna elettorale autofinanziata, accogliamo fondi di piccoli donatori via internet o nella “cassetta delle offerte” ai banchetti». L'alfiere di quella che viene definita antipolitica rilancia l'annoso tema dei collegamenti per uscire dall'isolamento: ferrovia Chioggia-Padova, rotta di navigazione diretta con Venezia, completamento della viabilità di Sottomarina e Isolaverde con il ponte sul Brenta. Argomenti che affiorano ad ogni campagna elettorale, senza che alcuno si prenda la briga di suggerire come finanziarli. Inoltre, le piste ciclabili in circuito regionale e interregionale, per diventare meta turistica lungo tutto l'anno: e concerti, teatro, congressi, fiere di qualità, un “centro del mare” coordinato con gli uffici di promozione. Sempre in polemica con Giuseppe Casson, Ferro aggiunge: «Qualcuno ha detto che non dobbiamo condannare la città ad un nuovo inizio. Rispondo che è meglio così rispetto a farla morire lentamente, rieleggendo un'amministrazione contro la precedente, che non ha fatto niente. Credete potranno rimanere assieme per altri cinque anni? Io credo di no, pensano solo alla poltrona con innaturali coalizioni. Il M5S apparentamenti non ne fa». Il duello è lanciato, i front runner si scaldano, più di qualcuno sussurra che i grillini e l'alleanza di Casson se la vedranno al ballottaggio, terzi incomodi permettendo.

Ospite quasi quotidiano dei principali tg e talk show, Luigi Di Maio approda assai professionale in Comune a Chioggia per dettare la linea politica nazionale, incentrando il suo discorso a mitraglia contro i “privilegi della kasta”, come l'immunità parlamentare: «Noi vi rinunciamo, non vediamo l'ora di portare in tribunale il PD per lo scandalo petroli. Non ce l'ho con chi inquina (discutibile, ndr), ma con chi non controlla». Le mani pulite sono condizione necessaria ma non sufficiente: «Se diventi sindaco di Chioggia o presidente del consiglio con le mani legate, non hai alcuna possibilità di cambiare lo status quo, di cui si nutre sempre qualcuno. Recuperiamo l'etica e riduciamo le distanze tra il Palazzo e le persone». I partiti tradizionali non hanno più gente che ci crede al di là dei voti, dice Di Maio con largo uso di arte retorica, insistendo ancora sul finanziamento alla politica e sulle piccole donazioni: «Nessuno di noi farà la questua dai grandi gruppi industriali di questo Paese, che hanno avuto una classe politica prostrata ai loro piedi. Noi non rispondiamo a loro, ma solo ai cittadini elettori», riprendendo il leitmotiv che sta mettendo in difficoltà anche Hillary Clinton nella sua corsa alla Casa Bianca. Scontrini e rimborsi elettorali sono questioni che agitano il popolo stellato: Di Maio snocciola cifre, sarebbero 1400 le nuove imprese nate dal fondo speciale sul quale vanno a finire le eccedenze degli stipendi dei parlamentari M5S, «dalla libreria sotto casa al fruttivendolo, dall'agricoltura all'hi-tech per chi non ha aiuto dalle banche». Il parlamentare napoletano peraltro si dice certo di elezioni anticipate nel 2017 («e se vinceremo, applicheremo questi sistemi anche a tutti gli altri: massimo due mandati, poi si torna al lavoro»), dopo il referendum costituzionale, e stigmatizza l'uso delle fondazioni personali come casseforti per l'attività politica, prima fra tutte la Open di Matteo Renzi. Il quale lunedì 11 sarà oggetto di mozione di sfiducia da parte dei “portavoce” a Cinque Stelle, che sperano di incontrare in quei giorni anche il presidente Mattarella.

Di Maio invita a votare sì al referendum del prossimo 17 aprile, per non prorogare automaticamente le concessioni alle aziende che stanno trivellando il mare Adriatico: «Il petrolio italiano durerebbe fra i tre e i sei anni, se lo utilizzassimo tutto in Italia. Invece finisce alle multinazionali che lo raffinano e usano all'estero, senza sviluppare posti di lavoro qui. Tempa Rossa compresa, in una regione che avrebbe dovuto investire piuttosto sul turismo per avere ritorni concreti. Dov'è il Texas di cui raccontano? A cosa servono le dimissioni della ministra Guidi se la legge dannosa resta nell'ordinamento dello Stato?». Di Maio strappa l'applauso del pubblico chioggiotto quando fa notare che alle piccole imprese questi “favori” non succedono mai. Siamo in presenza di un «governo-Lego, fabbricato in provetta», affonda Di Maio: «I mandati elettorali sono stati traditi, c'è chi ha votato a sinistra contro la destra e viceversa, salvo poi vedere le forze politiche unirsi contro i loro stessi votanti. Noi contro di loro, è una guerra di posizione». Sprona i candidati a dare il massimo: «I nostri sindaci, anche in Veneto, fanno cose eclatanti nel silenzio dei media. Forse con molti errori in buona fede, ma senza togliere i soldi dalle tasche ai cittadini. Nogarin a Livorno ha tutti contro, dopo che la città è stata dissestata dal monocolore postcomunista. E magari ci fosse ancora Berlinguer», dice mentre scoppia il secondo fragoroso applauso di giornata. «Ci accusano di qualunquismo? Quello che diciamo poi lo abbiamo sempre fatto, si chiama credibilità. Nei Comuni, l'avamposto di cosa potrebbe essere un nostro governo. Vedi il reddito comunale di cittadinanza, che sta per partire proprio a Livorno». Yes we can, quindi, in pieno spirito Obama e regolamenti alla mano: «siate responsabili, non date niente per scontato, rispettiamo le regole senza deroghe», esorta Di Maio ai candidati consiglieri, con una formula che ha portato fortuna al Movimento e che sarà sicura protagonista anche nella campagna elettorale per sancire il nuovo sindaco di Chioggia.

L'intervento integrale del vicepresidente della Camera dei Deputati, Luigi Di Maio (M5S):