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venerdì 29 marzo 2013

ARRESTATI DUE CHIOGGIOTTI E UN ROMENO, ARMATI



Chioggia (VE): furto in abitazione con pistola –carabinieri arrestano tre persone.

I CARABINIERI DEL NUCLEO RADIOMOBILE DELLA COMPAGNIA DI CHIOGGIA, NEL CONTESTO DI UN SERVIZIO FINALIZZATO AL CONTRASTO DEI REATI CONTRO IL PATRIMONIO,  SVOLTO IN PROSSIMITA’ DELLE FESTIVITA’ PASQUALI, HANNO PROCEDUTO ALL’ARRESTO NELLA FLAGRANZA DEI REATI DI FURTO IN ABITAZIONE IN CONCORSO E PORTO ILLEGALE DI ARMA, DI TOLOMEI GIANNI, CLASSE 1967 DI CHIOGGIA, TITOLARE  DI UN’AZIENDA AGRICOLA, DI SUO FIGLIO TOLOMEI IVAN, CLASSE 1991,  E DI UN CITTADINO ROMENO BOBEA IONUT, CLASSE 1984, RESIDENTE A CHIOGGIA.
--> I MILITARI OPERANTI VERSO LE ORE 00.30 ODIERNE, PROCEDEVANO AL CONTROLLO DI UN’AUTOVETTURA FIAT PUNTO CON TARGA ROMENA, CHE SI AGGIRAVA CON FARE SOSPETTO TRA LE ABITAZIONI IN LOCALITA’ CAVANELLA D’ADIGE, ZONA RURALE PERIFERICA DI CHIOGGIA. ALL’INTERNO DELL’AUTO VENIVA IDENTIFICATO IL CONDUCENTE IN TOLOMEI IVAN, IL QUALE SOTTOPOSTO A PERQUISIZIONE DI INIZIATIVA, VENIVA TROVATO IN POSSESSO, OCCULTATA ALL’INTERNO DI UN MARSUPIO, DI UNA  PISTOLA CALIBRO 7,65, ILLEGALMENTE DETENUTA, CON IL COLPO IN CANNA ED UNO NEL CARICATORE INSERITO, NONCHE UNA SCATOLA CONTENENTE 37 PROIETTILI CALIBRO 7,65.
INTUITO CHE IL TOLOMEI IVAN POTESSE ESSERE IN QUEL LUOGO CON FUNZIONI DI “PALO”, VENIVANO  ESTESE LE RICERCHE DI EVENTUALI COMPLICI NELL’AREA CIRCOSTANZE E DOPO CIRCA 30 MINUTI, VENIVANO RINTRACCIATI POCO DISTANTE, IL PADRE TOLOMEI GIANNI ED IL BOBEA IONUT, I QUALI AVEVANO APPENA PERPETRATO UN FURTO ALL’INTERNO DELL’ABITAZIONE DELL’AZIENDA AGRICOLA “GALLMANN” SITA IN CHIOGGIA LOCALITA’ “VALGRANDE”, DALLA QUALE AVEVANO ASPORTATO UN TELEVISORE “SAMSUNG” A SCHERMO PIATTO 52 POLLICI E VARI TROFEI DI CACCIA.
TUTTA LA REFURTIVA VENIVA RINVENUTA ALL’INTERNO DI UN CASOLARE ABBANDONATO POSTO A CIRCA TRECENTO METRI DEL LUOGO DEL FURTO E SUCCESSIVAMENTE RESTITUITA AL LEGITTIMO PROPRIETARIO.
LA PISTOLA SEQUESTRATA ERA PERFETTAMENTE FUNZIONANTE, E SONO IN CORSO ACCERTAMENTI PER RISALIRE ALLA PROVENIENZA.
IL TOLOMEI IVAN E IL BOBEA IONUT, LAVORANO COME OPERAI AGRICOLI PRESSO L’AZIENDA DEL TOLOMEI GIANNI, IL QUALE COME “SPIEGAZIONE” PER CIO’ CHE AVEVA COMMESSO, RIFERIVA AI MILITARI DI ATTRAVERSARE UN MOMENTO DI GRAVE CRISI ECONOMICA DELLA SUA AZIENDA.
I TRE ARRESTATI SONO STATI TRADOTTI PRESSO IL CARCERE DI VENEZIA.
CHIOGGIA, 29 MARZO 2013

Ivan Tolomei
dal suo profilo fb
--> Quello sopra è il comunicato dei carabinieri, vengono i brividi a constatare purtroppo che la situazione sta rapidamente deteriorandosi anche nel nostro territorio, non ci sono più solo i semplici furti, siamo alla presenza di qualcosa di più pericoloso, una di queste persone non è " semplicemente" cercava di salvare la propria azienda dalla crisi, ammesso che le problematiche siano effettivamente riconducibili alla crisi, girava ARMATA, armata con il colpo in canna. Il ragionamento che ne consegue e che se si arriva a girare armati, con il colpo in cana, vuol dire che si è disposti a tutto. Ricordiamo che non più tardi di tre mesi fa sempre a Sant'Anna c'era stato un altro tentativo di rapina, mirato ad un dipendente della carive, tentativo fortunatamente andato a buca grazie alla prontezza di spirito dell'aggredito. In quella occasione erano tre le persone che avevano compiuto l'aggressione. La tenuta agricola dei Tolomei è visibile dall'abitazione del dipendente della cassa di risparmio di Venezia....che sia veramente una coincidenza? -->

lunedì 25 marzo 2013

DUE SERATE PER GIULIA: COME E' ANDATA?

Le due serate per Giulia organizzate dal consorzio armatori pescherecci di Chioggia e da tanti amici del mondo della pesca e non, con il contributo di tanti Chioggiotti ma anche di amici provenienti da realtà vicine com Rosolina, Porto Tolle, Jolanda di Savoia e altri... sono arrivate, oggi c'è stato il consuntivo di tutto e i ragazzi hanno preparato una busta con il ricavato per questa ragazza, per questa famiglia che con dignità e serenità sta affrontando delle prove non facilissime da affrontare. L'aspetto positivo di questa vicenda è la grande solidarità che è scattata, non solo per queste due serate, ma praticamente dal giorno dopo tantissimi hanno messo mano al portafoglio per dare un aiuto CONCRETO, non solo un messaggino su facebook, ma un aiuto tangibile. Roberto, Elio e Denis hanno voluto essere ripresi per trasmettere a tutti il cuore grande che la nostra città ha e della solidarietà di tanti, mondo della pesca in prima fila malgrado il momento non facile. Nel video l'elenco di tutti i partecipanti e del risultato di queste due serate organizzate all'ACQUAPAZZA di VAL DA RIO.

martedì 19 marzo 2013

ALLA FACCIACCIA DI TUTTI....

Alla FACCIACCIA del sindaco ( e di tutto il resto della città) che poco più di un anno fa, era il 21 dicembre del 2011,nel discorso di inaugurazione in pompa magna di tutta la parte del Perotolo ( sono stati spesi OLTRE 22 milioni di euro per l'opera di riqualificazione) Alla FACCIA del consiglio di amministrazione e dei funzionari di SST , società di servizi comunali, deputata alla gestione dei posto barca in canal Vena e nel Perotolo che si sono presi una MONTAGNA di critiche ( chiamiamole così per pudore) per i pali troppo " brutti". Alla faccia dei cittadini che hanno fatto la domanda ( e si apprestano a mettere mano al portafoglio) alla faccia della polizia municipale come potete vedere dalle foto e dal video, nel posto tra i più belli del centro storico di Chioggia:il Sagraeto, i giardini dell'arcivescovado....alla facciaccia di tutti sono RICOMPARSI gli ormeggi con i " calssici" tubi di ferro mezzi arruginiti. Ora l'amministrazione non ce ne voglia, ma dal sindaco, agli assessori, a qualsiasi consigliere comunale OGNI GIORNO, anche con ragione per carità,si difende affermando: " tanto che non ci sono soldi" , che non ci sono fondi, che l'amministrazione è bloccata, colpa della crisi, colpa dei cattivi governi, colpa della germania e chi più ne ha più ne metta...ma è TANTO DIFFICILE mostrare di avere un po' di ATTRIBUTI e IMPEDIRE SCONCEZZE DEL GENERE? Quando MAI potremo uscire dalla crisi se PRIMA non impareremo TUTTI ad avere rispetto della città e di chi ci mette TANTO per tenere il proprio negozio, piuttosto che la propria casa in modo decoroso? Servono trasferimenti dallo stato per fare questo? Speriamo che qualcuno si svegli

sabato 16 marzo 2013

ANNITA: TRUFFATRICE A MIA INSAPUTA

La foto riproduce il logo del falso sito della falsa società tecno-fase La signora Annita risiede in un comune di provincia in Piemonte, anche lei con le difficoltà di arrivare a fine mese, anche lei sempre alla ricerca di un lavoro per arrotondare. Anche lei coinvolta, suo malgrado, nella truffa internet sul sito on-line e-bay. Ci racconta come sia cascata in questa truffa sicuramente ben architettata ( anche se evidentemente proprio tanto bene non lo è stata) come sia stata imbrogliata e come, assolutamente inconsapevole, a sua volta sia stata uno strumento della truffa che la vede ora responsabile di un danno di oltre 10.000 euro. Chi sarà mai la mente di questa truffa? Che sia possibile che sia veramente questo Alessandro Penzo, figlio di una nota famiglia bene e benestante della città di Chioggia, che la polizia postale ha denunciato per i fatti relativi a questa truffa? Falsi sito per gli annunci di lavoro, falso sito di questa falsa società chiamata tecno-fase , contratti e colloqui telefonici, almeno venti le persone agganciate per i loro profili con ottimi feedback su ebay....tutto fatto da una sola persona? Che riesce anche a aprire conti correnti derubando le identità di altre persone? Sentiamo dalla viva voce di questa signora come è stata la sua esperienza e come ha affrontato coerentemente e concretamente tutta questa brutta e pesante vicenda.

sabato 9 marzo 2013

E' FIGLIO DI UN EX ASSESSORE LEGHISTA IL DENUNCIATO DALLA POLIZIA POSTALE

Via Padre Emilio Venturi La vicenda è complessa, cercheremo di sintetizzarla. Una persona ha, in pratica, una doppia vita:una ufficiale, con una famiglia, con dei normali comportamenti, con il consueto giro di amicizie di un giovane, con il suo bar abituale… e compagnia bella. E un’altra vita, nella quale spunta un lato oscuro, un mister Hide, che non sappiamo come ha iniziato, magari la prima volta per uno sbaglio inconsapevole su internet, probabilmente sullo stesso sito di vendite on-line E-BAY. Poi, forse, gli è andata bene, e quindi, immaginiamo, ci ha preso evidentemente gusto a destreggiarsi in questo lato diciamo oscuro, arrivando ad articolare un meccanismo consumato e “scientifico” per truffare con delle vendite fittizie su internet. Evidentemente però ha scelto di ricavarsi un “ paravento” e mentre in altre truffe di cui abbiamo avuto notizia nei mesi scorsi questi soggetti si erano procurato delle “ teste di legno” e cioè persone disposte a diventare dei prestanome (vedi truffa “ stappa e vinci”) in questo caso, la mente che ha architettato tutto, è riuscita in un modo sicuramente illecito a procurarsi i dati di un altro ragazzo, una persona seria, una persona che ha anche delle professionalità nel campo informatico, un ragazzo che non ha MAI avuto nessun problema di natura legale, con le stesse caratteristiche di età, e con questi dati, è oggetto di indagine in che modo, APRE a nome di questo la ditta: “ TECNO FASE” a Milano, aprendo la partita iva presso l’agenzia delle entrate di Milano2. Ripetiamo con i dati, evidentemente carpiti in qualche modo non lecito, viene aperta la ditta TECNO FASE a Milano, per cui ci sono SICURAMENTE dei documenti falsi, con questa ragione sociale con dei contratti a progetto inizia ad ingaggiare ragazzi e ragazze giovani che hanno bisogno di lavorare con la promessa di una percentuale sugli articoli che saranno venduti, il tutto sempre telefonicamente, con spedizione del contratto,senza MAI incontrare queste persone parlandoci solo telefonicamente. La persona che aveva i contatti telefonici si qualificava come avvocato, spingeva questi venditori ad aprirsi dei profili sul sito di vendite on-line ebay per vendere questi articoli tecnologici, con la promessa delle percentuali sulla vendita, che sarebbero state incassate ogni mese. Dopo tre o quattro mesi questi venditori si accorgevano che non solo non ricevevano alcuna provvigione e inoltre venivano, possiamo ben capirlo, tartassati dagli acquirenti che non ricevevano alcunché dopo aver pagato in anticipo la merce, e che se la prendevano con questi venditori in quanto le vendite erano perfezionate sul loro account personale su ebay. --> A dicembre scorso, questa persona di Chioggia, viene rintracciata telefonicamente dal fidanzato di una di queste venditrice, ovviamente incavolato nero, al quale contesta tutti questi comportamenti truffaldini. “Il giorno 4 dicembre, ricevo una telefonata da un amico, a suo volta contattata da questa persona che mi avverte di questa situazione” ci racconta l’amico che è diventato il capro espiatorio di tutto questo giro “ Da là, ci siamo incontrati, mi ha raccontato tutta la vicenda davanti ad un caffè e, insieme, siamo andati immediatamente a fare tutte le denunce dovute, ripeto insieme, alla polizia postale di Mestre il giorno 5 dicembre, la denuncia è agli atti e ce l’ha in mano il mio avvocato” . A Mestre, nel depositare la denuncia, ripetiamo insieme con uno dei venditori ingaggiati ( e truffati) , si viene a sapere, dando anche una certa tranquillità a questo ragazzo chioggiotto che in un primo momento si era veramente disperato per la vicenda, che la polizia era già sulle tracce della mente organizzatrice di cui però si pensava che fossero più soggetti mentre, sembra, alla fine le indagini si sono chiuse su un’unica persona insospettabile. Agli atti c’è una denuncia della polizia postale sul signor Alessandro Penzo nato il 30 novembre 1975 residente a Chioggia in via Padre Emilio Venturini, 2/c figlio di una famiglia particolarmente benestante, il padre è stato assessore durante la prima amministrazione Todaro, ovviamente noi non possiamo sapere se è effettivamente lui l’architetto di questa truffa on line particolarmente articolata. Però confermiamo che la persona indagata e denunciata per gli atti sopra riportati è effettivamente il signor Alessandro Penzo che questa mattina peraltro abbiamo cercato di contattare invano al numero di cellulare 389- 3147---( omettiamo le ultime tre cifre) e al quale abbiamo inviato un sms per chiedergli se poteva fornirci la sua versione dei fatti. Al momento non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Per il momento è tutto, se avremo degli ulteriori aggiornamenti non mancheremo di comunicarli. --> Il sito della TECNOFASE sequestrato dall'autorità giudiziaria Abbiamo ricevuto una " tirata per la giacchetta" dagli amici della Lega che ci hanno precisato che il padre di Alessandro Penzo non è stato assessore ma semplicemente consigliere comunale e presidente della commissione urbanistica di quel tempo e che non c'era bisogno di citare l'incarico politico visto che si tratta di una cosa di molti anni fa. Ce ne scusiamo comunque avremo degli ulteriori aggiornamenti su questa ingarbugliata vicenda.

martedì 5 marzo 2013

PONTE DI CALATRAVA: LA CORTE DEI CONTI CHIEDE 4 MILIONI - A CHIOGGIA NE VORRANNO 18

I quotidiani di oggi ci hanno " sparato" l'ultima ( chissà la prossima) su presunti sprechi del comune di Venezia relativamente al ponte di Calatrava, leggiamo che l'architetto Santiago Calatrava e tre ingegneri dovranno presentarsi all'udienza del 13 novembre presso la Corte dei Conti per un danno erariale quantificato in poco meno di quattro milioni di euro. Nel periodo che lo stavano costruendo il sottoscritto era spesso a Venezia e un amico, parliamo di quattro anni fa, mi raccontava per filo e per segno PERCHE' la costruzione di quel bellissimo ponte era in realtà uno SPRECO COLOSSALE. Voi sapete che abbiamo seguito molte volte la vicenda del ponte sul "fiume Kway" ( al secolo fiume Brenta) che vede in prima linea le darsene che vedono la realizzazione della barriera anti-intrusione ( con ponte incluso) come la morte certa delle loro attività. Quindi già MOLTI DUBBI ce li avevamo quando il progetto ci è passato durante la precedente amministrazione comunale, aggiungiamoci l'inchiesta scoppiata qualche giorno fa, devo dire la verità come ho letto SOLO IL TITOLO sul ponte del Calatrava lo ho immediatamente abbinato all'amico Marino Masiero. Che ho immediatamente chiamato,mi chiedo:questo dubbio, sempre più forte sulla validità del progetto sul Brenta, è POSSIBILE che rimanga circoscritto solo a qualche diretto interessato?

lunedì 4 marzo 2013

UNA BUONA NOTIZIA ( FINALMENTE)


FINALMENTE, " manco male" una buona notizia, avevamo comunicato in precedenza che relativamente alle concessioni acque di competenza del magistrato alle acque ( in pratica TUTTI i canali con l'esclusione del Vena UNICO canale di competenza comunale)il costo della concessione era di euro 361,08 all'anno e si sarebbe dovuto pagare ANTICIPATAMENTE per quattro anni INVECE ( per fortuna) si dovrà pagare SOLO un anno anticipato. Il costo dell'ormeggio: pali e costi d'impianto saranno a carico del concessionario che dovranno utilizzare solo pali con le caratteristiche del regolamento lagunare. Per quanto riguarda le richieste di pagamento per chi occupava, senza titolo, da anni gli spazi acquei è una questione tutta da vedere, speriamo che " passi in cavalleria" in quanto anche se sarebbe giusto pagare per gli spazi utilizzati con l'attuale congiuntura economica sarebbe del tutto fuori luogo, semmai la responsabilità sarebbe da addossare, compresi i costi, a chi per anni non ha fatto alcuna richiesta. Senza contare che ci sono anche i tempi di prescrizione. E IN CANAL VENA COME BUTTA??? VIDEO GIRATO QUESTA MATTINA