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mercoledì 19 ottobre 2016

"SCODELLATI" E MAZZIATI: I BIDELLI DELLA SCUOLA MARCHETTI AVANZANO 700 EURO PER LA DISTRIBUZIONE DEL CIBO. MA L'UFFICIO ISTRUZIONE DEL COMUNE NEGA LA LORO VERSIONE


Quanti continuerebbero a lavorare sereni se sapessero di non riuscire a svolgere perfettamente il proprio incarico date le mancanze di organico, e oltretutto si vedessero promesse indennità economiche poi solo anticipate e mai saldate? Questa è la situazione degli operatori scolastici alla scuola elementare Marchetti nel quartiere Tombola, che già -come dappertutto succede in questi tempi grami- non riescono a coprire le pulizie (a volte le aule la mattina restano da preparare) per via delle mancate assunzioni di rinforzo, ma si sono detti disponibili anche a servire i pasti a tavola in mensa, secondo il cosiddetto "scodellamento": in altri istituti i bidelli si erano rifiutati di farlo non per dispetto alla dirigenza scolastica, bensì per impossibilità pratica. Alla Marchetti invece, la scorsa primavera, i loro colleghi avevano detto di sì, sulla base di un importo di mille euro: solo che alla data odierna nelle loro tasche sono entrati solo 300. Ecco perché i collaboratori scolastici ora confermano il proprio no a questa cooperazione forzata: una presa di posizione che ha portato gli assistenti a uno scontro diretto con il direttore didattico, che sostiene la mancanza dei fondi per pagare questo lavoro compiuto. Al netto dello "scodellamento", inoltre, i collaboratori lamentano di sostenere ogni giorno trenta minuti di straordinario non pagato: sotto la dirigente in carica in precedenza svolgevano sempre mezz'ora quotidiana, ma questa veniva recuperata in estate, durante le ore calde, lente e sonnacchiose nelle quali la scuola non è frequentata. «Per tre mesi si obbligano a un lavoro da nullafacenti, seduti a braccia conserte nelle scuole silenziose», dicono i bidelli, allietati almeno dai suoni dei corsi musicali. Ma questi tuttofare, spesso oscuri alle cronache, sono stanchi di essere additati da critiche relative a una presunta -e non verificata- mancanza di professionalità: «Siamo costretti a pulire il sedere ai bambini in difficoltà e poi di corsa a lavarsi le mani per fare il servizio mensa. Pare poco corretto dover essere in due posti quasi contemporaneamente, questa scuola sta cadendo a pezzi a livello morale e materiale». Parole dure alle quali è difficile dar torto.

Non si fa attendere la risposta dell'ufficio istruzione del Comune, che confuta e smentisce la versione dei bidelli: «Loro non hanno detto di no allo scodellamento per il presente anno scolastico, dal momento che non è stato proprio chiesto, visto che non garantivano il servizio come avrebbero dovuto. Abbiamo preferito esternalizzarlo perché non venivano rispettate le norme igienico-sanitarie nonostante i corsi di formazione: questi operatori aprivano i contenitori con i cibi un quarto d'ora prima del dovuto». Quindi per il 2016-2017 i bidelli rimangono destinati alle loro sole funzioni: anche riguardo queste -e limitatamente ai tre in servizio alla scuola Marchetti- non mancano richiami e lettere formali («non sono collaborativi, quando arrivano i pasti li lasciano fuori dall'istituto»). Riguardo invece le spettanze ancora non corrisposte, il Comune fa sapere che «le funzioni miste sono state liquidate a suo tempo, gli assistenti avrebbero dovuto già ricevere le somme dovute».

7 commenti:

  1. Ehh, sì. I bidelli devono proprio includerli fra i LAVORI USURANTI.
    Anzi propongo di mettere loro a disposizione immediatamente un congruo numero di asciugamani che, otre le mani, possa asciugare anche il loro sudore !!
    El Vigariolo

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    1. Ascolta, sugli operatori scolastici, sappiamo bene che, dopo anni che non facevano una beata mazza, si continui a pensare che non abbiano voglia di lavorare. Non è più così, ma da moltissimi anni, come in tutti i settori ( pubblico e privato) sono sotto organico e non ce la fanno veramente a fare tutto. Ovviamente il fannullone , come da altre parti, c'è ma in generale oggi come oggi essere un operatore scolastico significa avere un impegno. Nel caso di specie, con l'accordo sullo " scodellamento" l'amministrazione ha avuto un notevole risparmio economico, non è giusto che un lavoratore debba aspettare sei mesi quello che gli si spetta.

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    2. Andrea, tu vivi in un altro pianeta.
      Per fortuna c’è chi ti ha sbugiardato ed ha risposto in vece mia.
      El Vigariolo

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  2. ehm ehm..abbiamo ricevuto un approfondimento da parte degli uffici scolasti a breve un'integrazione al post

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  3. I bidelli sono la categoria che ha sempre fatto poco anzi pochissimo e tuttora fanno poco dato che il lavoro maggiore lo fanno le persone delle cooperative

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  4. Buongiorno, sono una mamma che fino all'anno scorso portava il bambino alla scuola materna Padoan,da quest'anno il mio bambino frequenta la scuola Marchetti dove ci sono degli elementi (non tutti)che te li raccomando, mentre devo dire che nella materna Padoan sempre dello stesso circolo le bidelle sono molto attive e quando facevano loro le scodellatrici i cibi erano caldi, i bambini mangiavano molto volentieri perchè tra bidelli e bambini si creava una specie di gioco,dico questo perchè al momento dello scodellamento mi trovavo lì per assaggiare il pranzo

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  5. "...Siamo costretti a pulire il sedere ai bambini in difficoltà e poi di corsa a lavarsi le mani per fare il servizio mensa. Pare poco corretto dover essere in due posti quasi contemporaneamente..."

    Nessuno puo' essere in due posti contemporaneamente
    Se non ci riescono le mamme che si credono multitasking, figuriamoci se ci riesce un assistente scolastico
    Altro conto e' se non gli aggrada di pulire il culetto santo, se cosi' fosse basta lo dica, si trova un altra sistemazione, e cosi' saremo tutti piu' felici e contenti

    Personalmente, dopo aver frequentato per diverso tempo gli ambienti scolastico (come formatore su utilizzo strumenti tecnici per gli insegnanti) credo di aver visto esattamente quali incombenze sono richieste agli assistenti scolastici
    Un impiego come quello, e' paragonabile a vincere un terno al lotto, di importo sostanzioso, che arriva con SICUREZZA ogni fine mese (anzi prima del fine mese)

    Invito tutti i bidelli a provare ad immaginarsi cosa significhi fare un lavoro 'normale', parlo di un qualsiasi impiego nel settore privato

    Li invito anche a 'scodellare' i pasti ai ragazzini con la gioia di lavorare in un ambiente invidiabile dalla maggior parte dei lavoratori su questa terra, impiegandosi attivamente per migliorare e correggere i comportamenti dei piccoli, parlo ovviamente di sorrisi di consigli di incoraggiamenti

    Il gne gne gne lasciatelo a chi ha veramente dei motivi per piangersi addosso

    RobertoA

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