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lunedì 20 febbraio 2017

MERCOLEDÌ LA MANIFESTAZIONE STUDENTESCA CONTRO IL DEPOSITO GPL. SOCOGAS: "SERVONO INFORMAZIONI CORRETTE E COMPLETE"


Mercoledì mattina è in programma la manifestazione degli studenti lungo Borgo San Giovanni fino a Val da Rio per chiedere di fermare la costruzione del deposito gpl. A tal proposito Socogas, l'azienda impegnata nella realizzazione dell'impianto, commenta con una nota: "Come abbiamo sempre sostenuto, manifestare è un diritto di tutti e in particolar modo dei giovani. Ci chiediamo però se a questi ragazzi siano stati dati tutti gli elementi utili a farsi un’opinione corretta e completa della questione e non, invece, solo una visione parziale e volutamente falsata (per non dire allarmistica) delle problematiche. Quando cominceranno ad entrare nel mondo del lavoro questi ragazzi realizzeranno che la sicurezza, dei prodotti, degli impianti, dei dipendenti, è la priorità in un’azienda. Quando si fanno ingenti investimenti di lungo periodo e si formano le persone in maniera specializzata, quello che si vuole è che funzionino e operino il più a lungo possibile senza alcun tipo di incidente. Tutto ciò garantisce la qualità dei servizi e dei prodotti e quindi la vita stessa di una impresa. Senza elevati standard di sicurezza un’azienda, specialmente una come la nostra, non avrebbe futuro. Non è un caso che, senza aver ufficialmente aperto le candidature, ci siano già arrivati circa 100 curricula di persone che vedono nel deposito non un pericolo incombente bensì un’opportunità di lavoro. Quello di Socogas è infatti il primo reale investimento privato sul porto di Chioggia da decenni a questa parte.

Ad esempio:
• è stato detto agli studenti di queste scuole che la Sicurezza del deposito è stata, ed è, oggetto di specifica e approfondita disamina step by step da parte del Comitato Tecnico Regionale che ha emesso il proprio nulla osta di fattibilità, formalizzando la compatibilità del progetto con il territorio circostante?
• È stato loro chiarito che la localizzazione stessa del deposito è stata preventivamente verificata tenendo conto delle attività limitrofe pre-esistenti e sono state rispettate le distanze di legge previste per questa tipologia di impianti?
• È stato loro spiegato che le analisi allegate al nulla osta di fattibilità, certificano che i cerchi di rischio rimangono all’interno del area stessa del deposito?
• I ragazzi sanno che il deposito si configura all’interno delle politiche sulla sostenibilità previste dall’Italia e dall’Unione Europea per lo sviluppo del mercato dei combustibili alternativi e per un maggior utilizzo delle “autostrade del mare” e dei porti come leva di sviluppo commerciale e industriale nel rispetto di una maggiore sostenibilità ambientale?
• Sono informati che proprio la movimentazione via nave permetterà di eliminare oltre 80 treni-cisterne (pari a 1600 vagoni) all’anno?
• Infine, circa le conseguenze sulle attività portuali, è stato loro spiegato che in Italia sono numerosi i porti in cui i depositi e la movimentazione di gpl o di merci pericolose convivono serenamente e proficuamente con attività diverse: commerciali, turistiche e ittiche, come a Ravenna, La Spezia e Livorno? Perché tutto ciò non sarebbe possibile anche a Chioggia?

A volte si rischia di dire di no a priori, senza avere un quadro completo delle informazioni e anche negando il lavoro (e l’autorevolezza) degli enti preposti. Se insegnanti e dirigenti scolastici fossero interessati a dare voce e spazio a tutte le campane, noi -continua Socogas- siamo prontamente disponibili ad organizzare incontri nelle scuole per rispondere alle domande degli studenti e spiegare loro in maniera dettagliata tutti i dispositivi di sicurezza adottati nel deposito e anche far conoscere meglio una risorsa naturale come il gpl, i suoi molteplici usi e anche la sua sostenibilità ambientale. Socogas è da sempre vicina agli studenti di scuole secondarie superiori ed università, aderendo a programmi di stage in azienda e al programma di alternanza scuola-lavoro, partecipando così alla formazione culturale dei giovani ed avvicinandoli alla realtà lavorativa. a nostra sede di Fidenza ha a fianco un deposito gpl e non crediamo che il corpo insegnante di qui sia così incosciente da mandare i ragazzi a rischiare la vita".

16 commenti:

  1. Ribatto punto su punto le rassicurazioni di Socogas.

    - Comitato Tecnico Regionale : il nulla osta è legato alla verifica di “compatibilità del progetto con il territorio”.
    Proprio la compatibilità non è stata verificata. Manca infatti il parere della Salvaguardia e quello della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Venezia e laguna.

    - Localizzazione del deposito : “è stata preventivamente verificata”
    Non è affatto vero. L’impianto è incompatibile col vigente Piano Regolatore del Porto. Il certificato rilasciato tramite il Dirigente all’Urbanistica del comune di Chioggia è oggetto di verifica del TAR a seguito del ricorso presentato dagli operatori portuali.

    - Analisi allegate al nulla osta di fattibilità : “i cerchi di rischio rimangono all’interno dell’area [.] del deposito”.
    Proprio nelle planimetrie delle analisi si è omesso di indicare che l’impianto GPL dista 250 metri dal supermercato “eurospin”, 320 metri dal centro abitato della tombola, 340 metri dalle abitazioni di viale stazione. Per non parlare della stazione ferroviaria, della torre piezometrica, dello stadio, del parcheggio dei bus … ecc.

    - Politiche sulla sostenibilità previste dall’Italia e dall’Unione Europea :
    Nessuno dice di no. Ma tale politica va fatta nei siti appositi INDUSTRIALI-PETROLIFERI, e non certamente in mezzo alla laguna di Venezia.

    - Movimentazione via nave : “permetterà di eliminare oltre 80 treni-cisterne [.] all’anno.
    Nella relazione della Socogas sta scritto che arriveranno nel porto di Chioggia 2 navi cisterna al mese e che in detto porto arriveranno 20 autobotti AL GIORNO vuote e partiranno 20 autobotti da 50.000 litri carichi di GPL.

    - Conseguenze sulle attività portuali : “merci pericolose convivono serenamente e proficuamente con attività diverse”
    Vivono serenamente ?? Vallo a dire alle navi che dovranno attraccarsi nelle banchine durante il carico-scarico del carburante delle navi cisterna. Vallo a dire a chi avrà una attività attigua all’impianto. Vallo a dire a chi vuole intensificare la venuta nel nostro porto di navi da crociera. Vallo a dire a chi si danna per ottenere la bandiera blu. “convivono serenamente”….ma và. (boscolo)

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  2. Ma questi studenti hanno davvero avuto modo di sentire tutte le parti in gioco in questa vicenda? So che a ragioneria e all'itis la discussione è stata più ampia,perche' ha coinvolto più protagonisti, ma negli altri istituti?
    Perché se questo non è avvenuto dovunque, gli studenti come possono essersi formati un giudizio obiettivo su questa vicenda complicatissima? Dico questo perché ho sentito lamentare dagli studenti le stesse cose che avevo sentito dire dal comitato e cioè che i cittadini non sono stati informati nel momento iniziale del progetto. Ma se era stato autorizzato un bunkeraggio, che necessita' c'era di informazione? Quando poi ci si è accorti che erano cambiate le carte in tavola, Comparato stesso ci fatto vedere che il sindaco di allora ha pubblicamente invitato tutte le forze politiche a combattere insieme. Ma sappiamo come è andata...
    Non vorrei che questi giovani fossero stati male informati...

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  3. Socogas afferma che ci sono altri porti con impianti di stocaggio quali Livorno,La Spezia,Ravenna ma non dice che questi porti sono stati costruiti appositamente con strutture idonee lontane dal centro abitato.
    Trattasi di porti industriali mentre Chioggia e' un piccolo porto commerciale.
    Perche' non sono andati a Ravenna o a Porto Marghera? Questi porti industriali hanno sicuramente piu' strutture idonee all'impianto che stanno costruendo a Chioggia.
    Immaginiamo che Chioggia sia molto ma molto piu' economica per Socogas con meno balzelli burocratici visto le aperture dell'ASPO che ha dato in concessione la banchina e visto la poca esperienze del Comune di Chioggia che si e' fatto abbindolare nell'intera vicenza a discapito dei cittadini.

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    1. Scusami, mi secca veramente fare l'avvocato d'ufficio, ma stai dicendo cose che non corrispondo al vero...l'entrata del porto di La Spezia ha la stessa apertura di Chioggia, l'impianto di GPL non è interrato, ha dei gruppi di case più o meno alla distanza di quelle di chioggia e in quel porto ci entrano navi mercantili, militari, da crociera...il mondo intero, l'impianto esiste dal '72 non hanno mai avuto un problema. Idem, con patate per il porto di Ravenna la cui entrata è LA META'...meno di 200 metri di larghezza ..non c'è alcun problema alla coesistenza con le navi gasiere. Ho telefonato personalmente ai piloti dei due porti, sono stra-convinti che non c'è il minimo problema che nel porto di chioggia entrino le gasiera. Ovviamente questo è quello che dicono loro, però è un fatto che quegli impianti esistono da 40 anni.

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    2. Non puo' esserci confronto fra due grandi porti come La Spezia e Ravenna e quello di Chioggia sia per traffici che per dimensioni.
      E' come confrontare il SUV Audi Q8 con una Fiat Panda.

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    3. direi proprio di sì invece, La Spezie e Ravenna, hanno entrambi un traffico marittimo ENORME, la spezia ha un'entrata del porto simile a Chioggia invece Ravenna è la metà.... da 40 anni non hanno il minimo problema di traffico

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  4. Quando Casson ha invitato pubblicamente le forze politiche a collaborare e attivarsi presso i propri referenti a Roma, gli adolescenti di oggi guardavano ancora i cartoni animati, non certo lo streaming del consiglio comunale. E sicuramente non leggevano i giornali. Se sentono dire che la città non è stata informata, ovviamente ci credono. Ma chi glielo dice tradisce la loro fiducia. A quale scopo?

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    1. Per Maphiya Luta - 20 febbraio 2017 15:32
      Per forza l’ex sindaco Casson indirizza tutti ad “attivarsi presso i propri referenti a Roma”, per sviare le sue colpe.
      Dalla conferenza stampa di oggi 20-02-2017, dopo le risposte dall’ex Dirigente all’urbanistica Mohammad Talieh Noori alle domande poste dall’attuale sindaco Ferro, è chiaro che c’è anche la firma di Casson (quale rappresentante del comune di Chioggia in seno al consiglio di Amministratore di ASPO) sulla delibera che ha dato parere favorevole del sito per l’insediamento dell’impianto. L’ex Dirigente pertanto, rilasciando la conformità urbanistica, si è adeguato a tale parere (così fa intendere).
      A giorni si spera di avere da ASPO le copie delle delibere, così si fugherà ogni dubbio. (boscolo)

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    2. Abbiamo scritto che il sindaco Casson ha precisato che si tratta di un atto relativo all'impianto di BUNCHERAGGIO ...e non di GPL aspettiamo di vedere quell'atto prima di sputare sentenze, lo stesso vicesindaco si è limitato a dire aspettiamo di avere le carte in mano.

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    3. boscolo ha la lingua a ipsilon. Parla di "sviare" le colpe. Parli piuttosto di chi ha taciuto mesi per usare il gpl in campagna elettorale.

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  5. Per andrea comparato - 20 febbraio 2017 18:02
    Anch’io ho terminato il mio commento “A giorni si spera di avere da ASPO le copie delle delibere, così si fugherà ogni dubbio”. (boscolo)

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  6. Chi vive sperando muore cantando...

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  7. Sono estremamente concorde con il comunicato della socogas!

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  8. Ma qualcuno legge ancora il boscolo? Io sinceramente no. Ho altro da fare di meglio

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  9. Referendum si o no all'impianto, la popolazione di Chioggia ha diritto di dire la propria su un argomento che ipoteca per decenni la sicurezza della citta!!delle rassicurazioni della Socogas me ne faccio un baffo,lavoro da decenni a Portomarghera e vi posso garantire senza se e senza ma che l'impianto e'troppo e stramaledettamente vicino al centro abitato,i signori della Socogas come tutti gli industriali della chimica ,possono continuare a menare il can per l'aia quanto vogliono con farneticanti e assurde rassicurazioni,ma non possono raccontare stronzate a chi lavora in ambienti simili,lo stoccaggio di sostanze esplosive e'P E R I C O L O S O e il teorema alta tecnologia, formazione e competenza del personale uguale rischio 0 sono cazzate e propagande aziendali,in realta'poi vi sono migliaia di variabili quotidiane non calcolabili che fanno saltar per aria anche gli impianti piu'sicuri al mondo,se non ci credete chiedete agli operai della DOW POLIURETANI dell'ultra tecnologico e all'avanguarda impianto del TDI di Portomarghera che bel botto fecero nel 2002,fu un miracolo se non vi furono morti!!!e mica salto'per aria l'impianto di produzione,l'esplosione si scateno'da un schifoso serbatoio di peci clorurate,sostanza esplosiva ma per assurdo meno infiammabile del GPL.
    morale la chimica serve ed e'ricchezza ma di chimica purtoppo ci si ammala e anche si muore...meditare meditare

    OPERAIO CHIMICO

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  10. Gira insistente la voce che un esponente locale di un partito politico sia andato stamattina in un istituto superiore per la manifestazione di domani. Ma non doveva essere una manifestazione studentesca? Perché, se è vero, queste figure politiche si mettono in mezzo? La politica è un conto, la scuola è un altro, anche se si tratta di gpl!!!!!
    Peccato, speravo davvero che la politica in questa occasione si mettesse da parte: sarebbe stato tutto molto più autentico e credibile!!!!! Una vera delusione!!!

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