Era quasi la scorsa mezzanotte quando i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Adria, unitamente ai militari della stazione di Porto Tolle, hanno tratto in arresto per furto aggravato in concorso tre uomini, tutti chioggiotti titolari di precedenti penali specifici, poi identificati in Daniel Ravagnan (36 anni), Marco Padoan (31 anni) e Massimiliano Ravagnan (30 anni).
Nel corso della serata erano in corso dei controlli preventivi, finalizzati a contrastare il fenomeno dei reati contro il patrimonio: in tale ambito i carabinieri della compagnia di Adria hanno proiettato sul territorio un vasto servizio straordinario di controllo lungo le principali arterie del territorio del Basso Polesine e sulle vie secondarie che attraversano il Delta. In località Bacucco di Porto Tolle il proprietario di una imbarcazione si è accorto degli strani passaggi di una Volkswagen Golf: forse intuendo che qualcosa non andava, ha provvidenzialmente continuato a monitorare la situazione, giungendo a notare poco dopo due persone che hanno iniziato ad armeggiare per asportare dalla sua imbarcazione il motore marino, riuscendo nel giro di una manciata di secondi a caricarlo sulla Golf lì sopraggiunta. A questo punto, l’uomo ha chiamato subito il numero d’emergenza 112, fornendo circostanziati elementi per riuscire ad identificare la vettura.
La tempestiva segnalazione pervenuta al 112 è stata immediatamente veicolata al dispositivo dispiegato sul territorio, facendo così convergere gli equipaggi in circuito: in pochi istanti sono confluite le pattuglie dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile e della stazione di Porto Tolle. Dopo un breve inseguimento, le gazzelle dell’Arma hanno intercettato e fermato la Golf sulla strada provinciale 38 che collega Porto Tolle alla Romea, bloccando i tre uomini che si trovavano a bordo. I carabinieri intervenuti hanno subito sottoposto a controllo l’autovettura, scovando il motore marino rubato pochi minuti prima e gli arnesi utilizzati per smontarlo dall’imbarcazione al fine di asportarlo. Inevitabilmente per i tre uomini è scattato l’arresto con l’accusa di furto aggravato in concorso, oltre alla denuncia per possesso ingiustificato di grimaldelli ed arnesi da scasso. Nell’immediatezza il pubblico ministero di turno ha disposto gli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo, che i tre chioggiotti hanno affrontato stamane: oltre alla convalida dell’arresto, è stato disposto l’obbligo di firma.
Xe mesi che i fa controlli a nastro perche spariva motori un di si è uno no.. i sa fatto ciapare.
RispondiEliminaChi sbaglia paga
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