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lunedì 12 giugno 2017

DIPENDENZA DA TELEFONO E DA INTERNET: LA ULSS 3 SENSIBILIZZA I PIÙ GIOVANI

Il primo cellulare? Quando si è ancora bambini, se va bene a dieci anni. È un dato di fatto che oggi tutti sono sempre più connessi, a qualsiasi ora e in qualsiasi posto, proprio grazie allo smartphone. Il problema è che sta diventando sempre più precoce e quindi problematica la voglia di connettersi: infatti, prima avviene l’utilizzo del cellulare e più rischiosa diventa la dipendenza. Perché di dipendenza si sta parlando e, come tale, può essere prevenuta, controllata e curata. Perché il telefonino in sé non fa male se il suo utilizzo è equilibrato. A Chioggia, il Ser.D della Ulss 3 insieme a Titoli Minori dooperativa sociale, in collaborazione col Comune e le scuole di seconda superiore, hanno avviato un progetto due anni fa, conclusosi recentemente, finalizzato proprio a fotografare il fenomeno dell’utilizzo improprio del cellulare e di internet tra i giovani. Come si è svolta l’indagine? «Abbiamo utilizzato dei test sull’uso dello smartphone e del social network Facebook validati dalla Università la Sapienza di Roma», ha spiegato il responsabile della Unità Operativa del Servizio delle Dipendenze del Distretto di Chioggia, il dottor Ermanno Margutti. «Su 440 studenti delle seconde scuole superiori del territorio clodiense, ragazzi e ragazze con una età media di 15 anni. Da un primo esame è subito emerso la differenza di approccio allo smartphone legato al genere: se i maschi lo usano prevalentemente per giocare, le femmine ci si affidano per relazionarsi. E una buona fetta di loro, cioè il 62,5%, il telefonino lo ha ricevuto in regalo quando era ancora alle elementari». Lo studio evidenzia anche che il 44.5% dei ragazzi intervistati utilizzano lo smartphone più di 5-6 ore al giorno, mentre il 23.8% utilizza il personal computer più di 3-4 ore nell’arco di una giornata. Gli studenti hanno anche dichiarato quali sono le attività per le quali si connettono più frequentemente su internet: l’1% usufruisce del web per utilizzare l’email, il 12% per guardare film e video in streaming, il 6% per giocare online, il 7% per servirsi di programmi musicali, il 33% accede ad internet per utilizzare i social network, il 4% per fare ricerche didattiche e il 37% per utilizzare le chat. Infine, dall'indagine emerge che il 77% (318) dei ragazzi utilizza il telefono cellulare in orari notturni, l’89% (282) predilige gli sms (messaggi) e il 76% (240) utilizza dei social network dopo le 21. Infine il 95% (308) dei ragazzi si connette a delle chat in orari notturni e il 37% (116) effettua o riceve chiamate dopo le 21. «Il tema è quello dell’equilibrio«, ha detto il direttore generale della Ulss 3 Giuseppe Dal Ben. Sappiamo che oggi giorno il telefonino come il tablet sono mezzi di comunicazione importanti, soprattutto nel lavoro. Ma come ci insegnano i nostri esperti, basta farne un uso improprio, soprattutto da giovani, che uno strumento utile e valido può trasformarsi in una dipendenza e quindi in un problema. Facciamo quindi attenzione ai nostri giovani: posticipiamo il più possibile cellulari e internet e, quando non sarà più possibile negarli, insegniamo ai nostri figli un uso equilibrato che è fatto di piccoli accorgimenti, tra cui evitare di usare il telefono mentre si è a tavola con la famiglia che deve essere il più possibile un momento di dialogo e confronto».

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