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venerdì 11 agosto 2017

IL DOWNBURST DI IERI: VENTO A 150 KM ORARI, DANNI NEL CLODIENSE E IN TUTTA LA COSTA


Alberi secolari caduti, strutture metalliche piegate, automobili danneggiate, navi che rompono gli ormeggi e gru finite in acqua. Sono solo alcuni degli effetti del downburst, il vento orizzontale che ieri pomeriggio, a una velocità di 150 km orari, è risalito dalla Romagna fino alla costa veneta e al Friuli, interessando anche l'area clodiense. A Isamar un albero è piombato sopra una struttura adibita a palcoscenico e altri hanno terminato il loro declino sulle automobili parcheggiate dai clienti: l'ipotesi di danno è di almeno 30mila euro. Sempre a Isolaverde, danni hanno riportato le strutture metalliche alla darsena Meo e al dancing Cabaña, mentre fra Sant'Anna e Rosolina si segnalano altri tetti scoperchiati. Problemi anche a Borgo San Giovanni, dove i rami più grossi dei pioppi alla cisterna dell'acquedotto si sono riversati sulla pensilina degli autobus di fronte al cimitero, e alla diga di Sottomarina, con tutte le strutture per le reti a bilancia che si sono deteriorate. Nella laguna vicina al centro storico, le due navi di Allibo Adriatica hanno rotto ancora una volta gli ormeggi. Si tratta di episodi di maltempo cui non eravamo abituati, dovuti alle altissime temperature e umidità: questa instabilità perdura per altre 48 ore.
I danni più ingenti però si sono verificati nei campeggi di Cavallino e Jesolo, dove auto e roulotte sono state addirittura sfondate dalle piante divelte. Ci sono anche tre feriti. Le raffiche hanno fatto volare sdraio e ombrelloni in spiaggia. Pesante la situazione nel Delta del Po: i danni principali si registrano nei comuni di Rosolina, compresa l’isola di Albarella, e a Taglio di Po. La strada che da Loreo porta verso la Statale 309 in Romea è stata chiusa al traffico per sicurezza. Una gru dei cantieri Visentini è caduta in acqua, mentre si segnalano capannoni scoperchiati verso Porto Levante, dove alcuni ristoranti sono rimasti chiusi.

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