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martedì 1 febbraio 2011

VOX POPULI: Videointerviste sul "Cantiere del Perotolo" e "Il Chiosco della discordia"

Con CHIOGGIA AZZURRA vorremmo iniziare un ciclo di inchieste,di interviste ascoltando sia la gente,il popolo che addetti ai lavori e,perché no,esponenti politici.Iniziamo questo ciclo con due video inchieste,una sui lavori del cantere del Perotolo in particolare sulla parte terminale che si innesterà sul canal Lombardo-
L'altro sulla diatriba che c'è stata in questi giorni sulla installazione del chioschetto in Campo Marconi che ha catalizzato una serie di prese di posizione da parte di comitati,di esponenti politici e di cittadini.
Non abbiamo la presunzione di arrogarci la capacità o l'autorevolezza di affermare quali sono le soluzioni migliori però abbiamo comunque di dare più spazio possibile a tutti e di informare ilm più possibile.Aspettiamo i vostri commenti e le vostre indicazioni di cui vi ringraziamo anticipatamente




L'amico Brunetto Mantovan ci ha fatto pervenire la mozione che era stata presentata precisamente per i lavori del Perottolo e che poi non è stata discussa in quanto è caduta l'amministrazione ( abbiamo cacciato)


MOZIONE
Oggetto : Canale Perotolo – la Giunta Comunale approva una delibera di non sua competenza ?

In data 29 settembre 2010 , alle ore 20.00 , la Giunta Comunale ha approvato la delibera n. 270 avente per oggetto “ Interventi di difesa dell’insula di Chioggia – opere integrative infrastrutturali finanziate con l’accordo di programma . Interventi di riapertura del canale Perotolo e il risanamento delle aree limitrofe – quartiere Tombola - nulla osta alla variante architettonica “.
In essa si afferma che è conforme nei contenuti al progetto preliminare approvato con delibera del C.C. n. 189/2000 .
Tale ultimo progetto prevede la totale riapertura del canale Perotolo che va da sud del canal Vena fino allo svincolo del canal Lombardo interno costeggiando il Sagraeto , l’Episcopio ed entrando nella piazza Poliuto Penzo .
Il P.R.G. vigente , fin dalla sua adozione ,nella tavola D al 5.000 prevede l’intera riapertura del canale Perotolo e l’art. 34 , comma 1 , delle N.T.A. recita “ Nelle tavole di progetto sono indicati i sedimi destinati alla realizzazione di un canale navigabile di collegamento tra il fiume Adige ed il fiume Brenta , denominato Adigetto , e alla riapertura del canele Perotolo “ .
Da Internet si ricava la seguente definizione di progetto preliminare :
Progetto preliminare
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il progetto preliminare è un elaborato prodotto in fase di progettazione, e rappresenta il primo dei tre livelli di definizione nella stesura di un progetto definiti dalla normativa italiana.
Esso "stabilisce i profili e le caratteristiche più significative degli elaborati dei successivi livelli di progettazione"[1] in funzione del tipo di intervento.
Esso si compone di vari elementi, la cui presenza è tuttavia lasciata a discrezione del responsabile unico del procedimento, che ne valuta la necessità:
relazione illustrativa;
relazione tecnica;
studio di prefattibilità ambientale;
indagini geologiche, idrogeologiche ed archeologiche preliminari;
planimetria generale e schemi grafici;
prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza;
calcolo sommario della spesa.
Nel caso in cui il progetto debba essere posto a base di gara per concessioni di lavori pubblici o appalti concorso dovrà contenere anche:
relazioni e grafici relativi alle indagini necessarie (di natura geologica, geotecnica, idrologica, idraulica e sismica);
uno speciale capitolato prestazionale.
Se il progetto è posto a base di gara per l'affidamento di concessioni di lavori pubblici dovrà essere corredato di piano economico e finanziario di massima.
La relazione allegata al progetto di variante architettonica , a pagina 3 riporta :
La variante di progetto propone alcune modifiche sostanziali ( rispetto il precedente progetto ) :
la non realizzazione dei due ponti carrabili ;
limitare l’apertura del canale Perotolo sino al margine meridionale del Piazzale prevedendone l’interramento con apposita struttura a cassone , nel tratto di attraversamento sino alla fondamenta del canal Lombardo ;
realizzazione di un nuovo disegno d’insieme capace di garantire le funzioni di uno spazio pubblico nel rispetto dei cittadini e della memoria del luogo ;
rispettare l’accessibilità veicolare del luogo .
Sulla base della definizione di progetto preliminare si evidenzia che si è in presenza di una variante dello stesso e non di una soluzione compatibile con esso .
La Commissione di Salvaguardia di Venezia , nel voto n. 1 del 20 gennaio 2009 , esprimeva un parere positivo sull’argomento “ Intervento di salvaguardia dell’insula di Chioggia . Riapertura del canale Perotolo . Progetto di variante “, alle seguenti condizioni :
dovranno essere compiutamente definiti nel dettaglio e concordati con la Sovrintendenza BAP di Venezia , materiali e particolari di finitura , con particolare riferimento alle pavimentazioni ed agli elementi fissi di arredo urbano ;
il progetto dovrà essere affinato e rivisto , tenendo conto dell’assetto generale e degli aspetti salienti del contesto , con particolare riferimento all’andamento del canale per la parte coperta ed evitando elementi dal disegno arbitrario che possano configgere con quelli che caratterizzano l’area ;
dovrà essere escluso l’uso carrabile dell’intera area ;
omissis .
Da quanto esposto e valutando la soluzione annessa al progetto preliminare approvato nel 2000 con quello della attuale variante architettonica , ci troviamo di fronte a modifiche sostanziali dello stesso che comportano l’approvazione dell’ultimo progetto da parte del Consiglio Comunale ai sensi dell’art.4 , comma 3, della L.415/98 .
Si ricorda che il progetto preliminare approvato nel 2000 era il frutto di una richiesta sostenuta da un comitato per la riapertura del canale Perotolo costituito ancora nel 1980 e presieduto dall’indimenticabile Elio Ballarin , conosciuto per la sua magistrale interpretazione del personaggio Agonia nelle baruffe chioggiotte , ed aveva come obiettivo la rivivificazione del canal Vena e della laguna del Lusenzo con l’apporto di correnti d’acqua provenienti dal canal Lombardo interno bloccato dal 1958 , anno di interramento del canale .
Con la presente mozione si chiede alla Giunta Comunale di revocare la delibera di G.M. n. 270 del 29 settembre 2010 per incompetenza dell’Organo Deliberante e di portare l’argomento alla discussione del Consiglio Comunale per la sua approvazione oltre ad allestire una mostra dei due progetti sotto il porticato del Comune in modo che anche i cittadini siano informati delle decisioni che si andranno a prendere .
I Consiglieri Comunali





Chioggia ,5 ottobre 2010

25 commenti:

  1. Comlimenti Comparato finalmente un tg locale stile il tuo ex quotidiano "Al Corso" che da la parola al popolo l'unico che dovrebbe essere sovrano nelle decisioni della città,spero lo sia cosi anche nella prox amministrazione comunale,ogni decisione presa dovrebbe essere fatta con sondaggio popolare a maggioranza e non con una decisione di una singola persona o forza politica questa e la democrazia seno si parla di altro.DANIELE

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  2. Perotolo aperto fino alla fine ossinò verrebbe fatta "una scarpa e un socolo" spendendo di più adesso ma risparmiando nella manutenzione e pulizia delle condotte sotterranee in futuro, mentre per quanto riguarda il chiosco delle granatine lasciarlo vicino al museo e fare una terrazza in legno sopra al canal Vena (esempio di Comacchio). MANUEL

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  3. Caro Andrea ,
    la nostra Città vive un clima politico molto strano. Siamo di fronte a dei tifosi politici che assolvono ogni stupidità creata da personaggi politici od amministrativi vicini al loro credo partitico mentre si agita di fronte alla pagliuzza dell'avversario.
    Ti ricordi quando Gianfranco Scarpa conduceva una ignobile campagna di denigrazione contro il dirigente del settore Territorio chiedendo ai professionisti ed ai cittadini di segnalare ogni prepotenza od illegalità commessa nell'esercizio delle sue funzioni promettendo che a breve avrebbe denunciato direttamente un abuso d'ufficio commesso dallo stesso? Ebbene l'abuso a cui si riferiva è quello del chiosco eretto da circa due mesi in campo Marconi, ma con una precisazione: a concedere il nulla osta alla posa in opera è stato il Comandante dei Vigili Urbani e Dirigente del settore Commercio dott. Michele Tiozzo. Basta leggere la documentazione agli atti in Comune per rendersi conto della veridicitò di questa affermazione. A dare, poi, l'autorizzazione all'allacciamento dei servizi pubblici è stato il Dirigente dei LL.PP.. Scarpa aveva dato vita anche ad un Comitato di difesa della Piazza Campo Cannoni per far annullare il permesso di costruzione . L''ex assesssore , poi , resosi conto che avrebbe coinvolto il suo amico e di Guarnieri Fortunato, il Comandante dei VV.UU. , assunto durante il decennio di centrosinistra , si è defilato mentre il dott. Tiozzo ha avviato una inversione ad U per scaricare ogni sua responsabilità facendo intendere che era l'arch Mammad che doveva intervenire. Quest'ultimo ha dimostrato che la richiesta non gli è mai pervenuta e che ne è venuto a conoscenza solo dopo la denuncia apparsa sui giornali locali . A quel punto ha attivito le procedure dell'ufficio controlli edilizi per iniziare una nuova istruttoria, questa volta edilizia, che potrà portare o ad una regolarizzazione del manufatto o ad un suo abbattimento.
    Come vedi questo è uno spaccato della Cittò che la dice lunga sui facili moralismi enunciati da politici e loro sostenitori per abbattere chiunque disturbi le loro manovre .

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  4. Il Chiosco di Campo Marconi è una delle cose belle, oltre alla Piazza e agli alberi che l' adornano. Ideale anche la sua ubicazione, al contrario di dove era posato prima (del tutto fuori posto, stonava assai).
    Dovrebbero prendere esempio anche le edicole del corso, che sono anonime e non intonate allo stile storico del Corso del Popolo.
    Continuare a negare l' esistenza, e in quel posto di questo manufatto, vuol dire accanirsi, e chissa' per quali motivi, con il gestore o titolare.
    In quel posto dove e' posato riesce ad essere piu' utile e sano per la gente che anzichè sedersi in mezzo al traffico (come la antica pubblicità del Cinar... in mezzo alle auto), puo' ristorarsi in un ambiente piu' consono e ricreativo.
    Complimenti al suo ideatore e al suo gestore, che si trova bersagliato oltremodo. Ovviamente non conosco retroscena o altre motivazioni.
    Questo manufatto dovrebbe rimanere li dov' è.

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  5. Caro Andrea, ti prego di togliere dal blog il mio commento sulla responsabilità del comandante dei VV.UU. Michele Tiozzo sulla posa in opera del manufatto in campo Marconi per evitare scontri interni all'Amministrazione Comunale già così fortemente malmessa .
    Scusami per il disturbo .

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  6. Allora,sarei un po' stanchino di sentire duramente criticare ( dura da anni) il comandante della polizia municipale.Posso assicurare che TUTTE le volte che ho avuto modo di chiedere chiarimenti,spiegazioni,delucidazioni,consigli,ragguagli sulla normativa ho avuto SEMPRE,SEMPRE,SEMPRE ampiamente soddisfazione e risposte puntuali.E questo NON da quando ero in maggioranza,ma fin dal primo momento che sono stato eletto circa otto anni fa ed ero in minoranza.

    Il comandante Michele Tiozzo è un professionista SERIO,che gode della stima di tantissimi ( che siano ai piani alti DELLE amministrazioni che siano semplici cittadini) ovviamente tra i suoi compiti c'è quello di fare le verifiche e di elevare,eventualmente,i verbali di contestazione. E' stato assunto per questo CON UN CONCORSO che ha vinto,mi sembra di ricordare che a quel concorso hanno partecipato non meno di altri 20 soggetti,molti dei quali BEN PREPARATI,non è stato NOMINATO da Guarnieri.

    Detto questo,il commentatore anonimo,che poi,se è la stessa persona,si pente di quello che ha scritto,non dice le cose in modo preciso e corretto,la situazione del chiosco in campo Marconi non è proprio come è stata descritta dall'anonimo che è intervenuto sull'argomentoIl titolare del chiosco è in possesso di un’autorizzazione al commercio su aree pubbliche a posto fisso in campo marconi, che era stata temporaneamente spostata per il lavori di riqualificazione del sito lungo il canal vena, di fronte al museo.
    Da quello che so,aveva acconsentito allo spostamento dopo che l'ex assessore Gianfranco Scarpa si era impegnato verbalmente con la promessa che sarebbe potuto ritornare una volta finita la riqualificazione,infatti dopo un ulteriore ( e travagliato )iterIl titolare ha chiesto di potersi rimettere nella precedente posizione ed il tal senso, effettivamente il comandante della polizia municipale e dirigente al commercio ha autorizzato (attenzione, ai soli fini commerciali) il trasferimento, con la precisazione espressa che doveva essere utilizzata una (cito testualmente) “struttura perfettamente amovibile, tale da non arrecare in alcun modo danno al bene pubblico e compatibili con lo stile e l’arredo urbano della piazzetta”, ovviamente nel pieno rispetto di tutte le vigenti normative e previo nulla osta, ai fini dell’effettiva occupazione dell’area pubblica, del Settore Lavori Pubblici (es. per la manomissione del suolo, del verde pubblico, gli scarichi, ecc..).
    Il titolare del posteggio, da quel che posso constatare,avrebbe dovuto usare una struttura mobile come quella che si trova vicino alla diga o sul ponte dell’isola dell’unione,è per questi motivi che il 7 dicembre scorso agenti della polizia locale con un tecnico dell’ufficio abusi edilizi hanno accertato che il nuovo chiosco era un vero e proprio abuso edilizio. Da qui l’avvio del procedimento amministrativo per la repressione dell’abuso che, per competenza, sta per concludere il dirigente del Settore Territorio.Mi sembra quindi, dall’esame degli atti, che non esista nessun conflitto tra uffici, che nessuno abbia scaricato la propria responsabilità su altri e che in questo caso tutti hanno fatto quello che dovevano. In particolare il dott. Tiozzo è stato quello che, dopo avere autorizzato ai fini commerciali il trasferimento del chiosco, è subito intervenuto denunciando l’abuso, dopo aver preso atto che la struttura utilizzata non era né precaria né amovibile. Ha collaborato col collega del settore territorio e adesso ha avviato tutte le procedure per modificare anche la situazione dal punto di vista commerciale, perché l’attività si debba svolgere definitivamente nella posizione vicino al canal vena. E’ bene fare chiarezza, perché una lettura affrettata o maliziosa delle carte può far intendere cose non vere.
    Poi se vogliamo possiamo discutere sul fatto che chi vuole intraprendere un'attività ha più difficoltà che laurearsi in astronautica ma questo è un altro capitolo.

    Andrea Comparato

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  7. Allora,sarei un po' stanchino di sentire duramente criticare ( dura da anni) il comandante della polizia municipale.Posso assicurare che TUTTE le volte che ho avuto modo di chiedere chiarimenti,spiegazioni,delucidazioni,consigli,ragguagli sulla normativa ho avuto SEMPRE,SEMPRE,SEMPRE ampiamente soddisfazione e risposte puntuali.E questo NON da quando ero in maggioranza,ma fin dal primo momento che sono stato eletto circa otto anni fa ed ero in minoranza.
    Il comandante Michele Tiozzo è un professionista SERIO,che gode della stima di tantissimi ( che siano ai piani alti DELLE amministrazioni che siano semplici cittadini) ovviamente tra i suoi compiti c'è quello di fare le verifiche e di elevare,eventualmente,i verbali di contestazione. E' stato assunto per questo CON UN CONCORSO che ha vinto,mi sembra di ricordare che a quel concorso hanno partecipato non meno di altri 20 soggetti,molti dei quali BEN PREPARATI,non è stato NOMINATO da Guarnieri.

    Detto questo,il commentatore anonimo,che poi,se è la stessa persone,si pente di quello che ha scritto,non dice le cose in modo preciso e corretto,la situazione del chiosco in campo Marconi non è proprio come è stata descritta dall'anonimo che è intervenuto sull'argomentoIl titolare del chiosco è in possesso di un’autorizzazione al commercio su aree pubbliche a posto fisso in campo marconi, che era stata temporaneamente spostata per il lavori di riqualificazione del sito lungo il canal vena, di fronte al museo.
    Da quello che so,aveva acconsentito allo spostamento dopo che l'ex assessore Gianfranco Scarpa si era impegnato verbalmente con la promessa che sarebbe potuto ritornare una volta finita la riqualificazione,infatti dopo un ulteriore ( e travagliato )iterIl titolare ha chiesto di potersi rimettere nella precedente posizione ed il tal senso, effettivamente il comandante della polizia municipale e dirigente al commercio ha autorizzato (attenzione, ai soli fini commerciali) il trasferimento, con la precisazione espressa che doveva essere utilizzata una (cito testualmente) “struttura perfettamente amovibile, tale da non arrecare in alcun modo danno al bene pubblico e compatibili con lo stile e l’arredo urbano della piazzetta”, ovviamente nel pieno rispetto di tutte le vigenti normative e previo nulla osta, ai fini dell’effettiva occupazione dell’area pubblica, del Settore Lavori Pubblici (es. per la manomissione del suolo, del verde pubblico, gli scarichi, ecc..).
    Il titolare del posteggio, da quel che posso constatare,avrebbe dovuto usare una struttura mobile come quella che si trova vicino alla diga o sul ponte dell’isola dell’unione,è per questi motivi che il 7 dicembre scorso agenti della polizia locale con un tecnico dell’ufficio abusi edilizi hanno accertato che il nuovo chiosco era un vero e proprio abuso edilizio. Da qui l’avvio del procedimento amministrativo per la repressione dell’abuso che, per competenza, sta per concludere il dirigente del Settore Territorio.Mi sembra quindi, dall’esame degli atti, che non esista nessun conflitto tra uffici, che nessuno abbia scaricato la propria responsabilità su altri e che in questo caso tutti hanno fatto quello che dovevano. In particolare il dott. Tiozzo è stato quello che, dopo avere autorizzato ai fini commerciali il trasferimento del chiosco, è subito intervenuto denunciando l’abuso, dopo aver preso atto che la struttura utilizzata non era né precaria né amovibile. Ha collaborato col collega del settore territorio e adesso ha avviato tutte le procedure per modificare anche la situazione dal punto di vista commerciale, perché l’attività si debba svolgere definitivamente nella posizione vicino al canal vena. E’ bene fare chiarezza, perché una lettura affrettata o maliziosa delle carte può far intendere cose non vere.

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  8. Bene avere a cuore il decoro urbano della nostra Città ma che dite della zona di verde S.Felice che prima arredata con soldi pubblici e poi usufruita a titolo esclusivo da privati?
    grazie

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  9. Premesso che lo scrivente non ha interessi di alcun genere in merito,e che trattasi di suolo pubblico,il mio commento è di tipo puramente estetico,e visto che Campo Marconi è stato finalmente oggetto di riqualificazione,con un ottimo recupero dell'arredo urbano;in un simile contesto il nuovo chiosco non è idoneo sia per eccessivo volume,nonchè forma.ola.

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  10. Siamo sempre alle solite,ma chi di dovere non poteva fermare il montaggio del chiosco in corso di esecuzione? invece di fare scaricabarile.

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  11. Per il canale di collegamento tra il Perotolo e canal Lombardo,la parte finale a mio avviso deve essere come era in origine prima che venisse interrato.Lo sbocco nel Lombardo deve essere un canale a vista con sopra un ponte di collegamento solo ciclo-pedonale,cosi' iniziamo a togliere le automobili dal centro storico.

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  12. Tra le cose belle che ogni tanto si vedono da noi, in un contesto chioggiotto pieno di deturpazioni paesaggistiche, io credo che piuttosto di lasciare il vecchio baracchino delle granatine a strozzare l' entrata ai parcheggi delle fondamenta ad est del Museum, piuttosto di ritenere ricreativo lasciare seduti gli avventori in mezzo alle macchine, proprio come la pubblicità del Cinar di una volta (con Calindri che sedeva sorseggiando il liquore tra le auto in corsa),
    piuttosto di lasciare a fianco del Museum quella anonima casetta,
    è stato meglio ubicare lo stilizzato chiosco nella bella Piazzzetta alberata.
    Il manufatto si colloca , adesso si, in una zona ricreativa e piu' consona ad un punto di ristoro tranquillo e sereno per i cittadini.
    Volerlo far spostare da qui, mi sa tanto di accanimento verso il titolare, poichè si inserisce molto meglio di prima,in questo ambito urbano ristrutturato. La stessa rotatoria non mi pare esemplare davanti ad un Museum .
    Questa per me è la bruttura, che seppur utile, doveva essere evitata, magari iniziando l' isola pedonale proprio dall' incrocio o curva verso la Tombola.
    All' ideatore del chiosco ed il suo gestore, vanno solo dei complimenti.
    Non conoscendo altre motivazioni, non capisco questa battaglia contro questo chiosco, che al limite, dovrebbe essere copiato dalle edicole di Corso del Popolo.

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  13. Alcuni commentatori stanno continuando a sollecitare il blog sulla vicenda del chiosco di Campo Marconi,devo dire che la maggior parte di chi interviene E' FAVOREVOLE al mantenimento del Chiosco,soprattutto tramite sms,in particolare ce n'è uno ( spero che vi decidiate a registrarvi con uno pseudonimo) che in sostanza oltre ad una buone serie di critiche non pubblicabili asserisce che il chiosco si può spostare facilmente e quindi non necessita di licenza edilizia ( dobbiamo ammettere però che non sembra una struttura così semplice a spostarsi in breve tempo)
    Allora vorrei dire la mia opinione,premetto che non vedo particolari problemi nella installazione di questo chiosco,è un mio semplice parere personale.
    Il problema nasce dalla amministrazione Guarnieri che aveva PROMESSO al titolare del Chiosco che sarebbe tornato DOPO la riqualificazione della piazzetta.
    Ma devo anche ammettere con ANCHE noi con la nuova amministrazione abbiamo CONTINUATO a perpetuare l'errore perché si sarebbe dovuto o NEGARE il ritorno del chiosco ( attenzione che magari avrebbe potuto esserci una rivalsa da parte del titolare) oppure attivarsi ( magari non in tre anni) affinché potesse tornare SENZA TUTTI questi problemi.

    Visto che il commissario e il sub-commissario stanno RISOLVENDO tante problematiche che NOI in tre anni non ci siamo riusciti alla faccia di qualcuno che parlava di sciagure se si mandava a casa Romano e soci,CONFIDO che troveranno insieme con il dirigente dell'urbanistica il percorso migliore per accontentare tutti nel migliore dei modi.

    Andrea Comparato

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  14. Vi piace quest'idea? Lanciamo una specie di concorso dove chiediamo ai cittadini di fare un disegno/progetto di come vorrebbero il canale perotolo e la piazzetta poliuto penzo.
    Ovviamante si dovrebbe mantenere intatto quantomeno il lavoro fatto sinora, altrimenti giustifichemmo uno spreco di soldi pubblici. Ritengo sia una prova di democrazia.
    Magari se Andrea riuscisse a pubblicare i disegni si potrebbe fare un sondaggio ed l'idea che ha ottenuto più voti potrebbe essere mandata in comune, al Consorzio venezia nuova, in regione, insomma a tutti quelli che devono decidere. Che ne dite?

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  15. Mi sembra che alcuni commenti non siano stati pubblicati,uno in particolare che accusa me e Fabris di pubblicare solo quello che vogliamo,mi scuso ma ci deve essere un inconveniente di tipo tecnico perché abbiamo pubblicato praticamente tutto.Tranne,a dire il vero,uno che sarà 5/6 volte che scrive in pseudo dialetto e non si capisce il senso del discorso parla di una casa a borgo.A parte quest'ultimo e interventi evidentemente impubblicabili DIAMO SPAZIO A TUTTI.Per motivi di comprensione sarebbe opportuno che TUTTI si registrassero con uno pseudonimo altrimenti a volte non si riesce a capire il senso degli interventi.Per esempio...Silvio for Ever,grazie

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  16. A mio modesto avviso il chiosco di quella forma e di quelle dimensioni non è rispettoso dell'arredo urbano circostante!! semmai fosse stato autorizzato dai Beni Ambientali sarebbe stato notevolmente piu' piccolo e forse di forma ottagonale. Non c'è nessun accanimento verso il titolare!

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  17. Chiedo venia al progettista ed al titolare, ma a me personalmente quel chiosco dalle simili fattezze di un "container" non mi piace.Se la sua funzione era quella di fare le granatine,di cui tutti ne abbiamo apprezzato la bonta'sarebbero bastati 2 metri quadrati.Consiglierei lo spostamento in un angolo del park dietro al museo,con bella vista sul Lusenzo da parte degli avventori.Senza accanimento alcuno.Saluti

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  18. Nelle citta' d'arte a cui Chioggia fa' parte,non si pianta un chiodo se non si ha' il benestare della Soprintendenza ai Beni Architettonici,vista la location di un pregevole centro storico finemente recuperato qual'è Campo Marconi,e che dire della concessione per occupazione del plateatico,e dello spazio aereo"per la tenda da sole"in barba a tutte le disposizioni di legge in materia,si monta un chiosco di circa 20 mq.dove erano gli uffici di competenza ? spiace per la buona fede del titolare forse mal consigliato!

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  19. tutti i commenti o quasi degli anonimi sono strani.se ben ricordo c'era assessorato al decoro urbano fatto nel rimpasto di Romano pagio,l'assessore della lega Nordio Fabio;era lui che doveva vigilare;ma non la fatto!secondo: il chiosto deve restare li in quando al propietario gli era stato assicurato che dopo la pavimentazione della piazza riprendeva il posto.perchè l'amministrazione non si è fatta carico di questo? perchè il propietario della concessione a speso soldi per fare un chiosto nuovo adeguato anche alla piazza con decoro.Chi arriva da fuori trova un arredo adeguato alle esigenze non una schifezza con il conteiner.deve intervenire solo l'amministrazione comunale.per quanto mi riguarda deve rimanere. saluti

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  20. La penso anch'io così,mi sembra una profonda ingiustizia,a me non sembra che possa dare così fastidio per carità sarà un punto di vista soggettivo però non credo che il titolare del Chiosco si sia svegliato una mattina e abbia fatto arrivare quella struttura senza aver fatto un percorso con tutti i criteri.Qualcuno ha sbagliato,presumo che sicuramente ricorrerà alle vie legali e,a mio avviso,ha tutti i diritti ad essere almeno risarcito. Vedremo come andrà a finire ma provo profonda amarezza nel constatare l'egoismo di tante persone.Vedremo come andrà a finire.

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  21. Amico del 9 febbraaio ore 09,23 che contesti i commenti anonimi,mi sembra che anche tu non ti sei firmato!,e mi sembri molto di parte , cosi' dicasi degli interventi del Comparato, e questo dispiace ancora di piu'.Sottolineo che non ho' interessi in merito,ne accanimento ne egoismo.Mi associo a tutti quelli che pensano che quel nuovo chiosco non sia assolutamente idoneo al decoro e arredo di Campo Marconi.saluti. Mauro.

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  22. Signori e signore permettetemi di dire anche la mia opinione,magari ho idee diverse ma apprezzate il fatto che le espongo,avrei potuto non schierarmi particolarmente,preferisco dire la mia a prescindere.Con questo non voglio dire che TUTTI quelli che non gradiscono il chiosco sono degli egoisti,tanti me lo hanno detto anche per strada,a me non piace ma va bhè,mi sembra invece che altri si siano proprio accaniti,cosa cambia se il chiosco è un metro più grande o più piccolo?? Allora il Chiosco delle creme sotto il comune?? e tante edicole che sono bruttissime??? Insomma è una mia opinione ma in questo caso non è assolutamente di parte lo sarebbe se il titolare del chiosco fosse un mio parente,un mio grande elettore,non abbiamo mai mangiato una pizza assieme ( magari capiterà) per inciso anch'io a suo tempo gli avevo consigliato di rimanere vicino alle riva.
    Ripeto ancora una volta vedremo come andrà a finire.

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  23. Credo che stiamo perdendo un'ottima occasione per fare un po' di ordine e di dare un senso estetico e di civilta'finalmente anche a Chioggia caro Comparato,allora rimettiamo tutte quelle ferraglie e brutture anche in Riva Vena come erano prima del restauro!il chiosco delle creme e le edicole dovranno giocoforza essere rimesse in discussione in un contesto che vede il piano di riqualificazione dei portici ed il nuovo arredo urbano del Corso del Popolo e relativo piano del plateatico.Senza nessun accanimento mi aggiungo alla schiera di persone che ritengono non piu' idoneo il chiosco di C. Marconi.salve

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  24. Per chi non sapesse:il 07 dicembre 2010,agenti della Polizia Municipale,con un tecnico comunale dell'ufficio abusi,hanno accertato che il chiosco eretto in C. Marconi e' un vero e proprio ABUSO EDILIZIO,e quindi se ne avvia il procedimento amministrativo di repressione.Tutto il resto è aria fritta!!!!!ola.

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  25. Il canale perottolo andrebbe riaperto completamente, così com'era previsto nel progetto originale, tuttavia così non sarà in quanto l'ultima giunta Tiozzo per evitare di perdere il piazzale in quanto sede di parcheggio a pagamento,ha imposto al consorzio Venezia Nuova di emettere la variante a cui tutti ora stiamo assistendo! che dire: ricorderemo l'ultima giunta come la peggiore degli ultimi 30 anni anche per questo e ci guarderemo bene nel rivotare una coalizione azzurro-lega in qualunque veste questa si ripresenti!

    Gianluca

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