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giovedì 2 giugno 2011

L'avvocato Massimo Aprile sull'articolo del giornalista Biolcati

Intendo fare alcune considerazioni sull'articolo di ieri a Sua firma confidando nella pubblicazione, seppur per estratto, di quanto esporrò. Comprendo che un giornalista non sia tenuto ad indicare da che abbia ricevuto una notizia. Tuttavia, leggere che "molti, soprattutto via internet, se la prendono con chi ha fatto cadere la giunta Tiozzo" mi lascia quantomeno perplesso. Non so con chi Lei abbia parlato nè quanti siano questi "molti" cui Lei fa cenno. Ho l'impressione, peraltro, che nel fare riferimento ad internet Lei abbia voluto indicare quanto comparso nel blog Chioggiaazzurra dove, invero, un anonimo si è chiesto ove siano andati a finire diverse persone della precedente amministrazione fra le quali Brunetto Mantovan ed il sottoscritto. A parte la considerazione che probabilmente chi ha scritto l'intervento non è un elettore di centrodestra, per il resto non mi pare che un intervento del genere possa autorizzare l'uso del "molti"  che invece è stato fatto nell'articolo. Quanto al merito: è vero che sia Brunetto, che Comparato che il sottoscritto non sono rientrati in consiglio. Tuttavia non mi pare che ciò sia dovuto al fatto che l'elettorato ha voluto punire quelli che hanno cacciato Romano. E' vero invece il contrario: a parte Comparato, che ha pagato la sua scelta di fare una sua lista, per il resto le maggiori preferenze all'interno del Pdl sono proprio di coloro che hanno cacciato l'ex sindaco. Se avesse vinto il centrodestra saremmo in consiglio, oltre che Mancini e Donin, anche Brunetto ed il sottoscritto. Si consideri, inoltre, che anche Bullo, che pure non era consigliere, è stato fra coloro che hanno fortemente voluto la fine dell'amministrazione Tiozzo. Altro discoro si sarebbe potuto fare se ciascuno di noi avesse rraccolto una miseria di preferenze; invece tutti abbiamo preso molti più voti della scorsa volta. E' chiaro, peraltro, che in caso di sconfitta non tutti avrebbero potuto rientrare e così sono stati eletti solo i primi. Ma posto che costoro avrebbero le stesse "colpe" di quelli che non ce l'hanno fatta non mi sembra proprio il caso di parlare di "banco degli imputati". Il vero giudizio sul comportamento nostro e su quello di coloro che hanno voluto rimanere con Romano lo hanno dato i vertici del partito. Tutti noi eravamo nella lista del Pdl; gli altri erano sparsi chi di qua chi di là. E anche l'elettorato ha detto la sua: di chi non è passato sull'altra sponda (Casson, Rossi, Tiozzo Massimiliano, Fornaro) non ce n'è stato uno che sia stato eletto e tutti, tranne uno,  hanno preso un numero di preferenze assai inferiore a quelle di Brunetto e mie. Si aggiunga che diversi di quelli che siederanno in consiglio, hanno meno preferenze delle mie (Tiozzo Massimiliano, Fornaro e gli altri due dell'Udc). Capisco, quindi, che possa fare effetto scrivere che siamo nel banco degli imputati, ma ho l'impressione che ciò sia solo una Sua valutazione e non la realtà dei fatti. Cordialmente. 

20 commenti:

  1. excusatio non petita...caro avvocato.
    Un consiglio (non) affettuoso: si dedichi al foro, che è meglio per tutti

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  2. Egregio
    excusatio non petita accusatio manifesta, è un'espressione latina che si utilizza quando qualcuno si scusa senza che nessuno lo abbia accusato ( e quindi si intende che dovrebbe avere la coda di paglia).
    Non mi sembra proprio che Massimo Aprile abbia la coda di paglia,né lui né gli altri, me compreso, che hanno cacciato ( peccato non averlo fatto prima) Romano Tiozzo.
    L'amico Biolcati fa il suo mestiere,fa bene Aprile a rispondere, se avessimo vinto le elezioni sarebbe stato nuovamente in consiglio comunale.

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  3. Dimenticavo: per quello che ne so i suoi servizi professionali sono richiesti, posso assicurarti che IN CONSIGLIO comunale era SEMPRE PREPARATO e più di una volta ha contribuito in modo efficace a correggere o indirizzare l'intero consiglio su alcuni provvedimenti che presentavano degli errori, anche di un certo rilievo.

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  4. Caro Andrea, veramente non era mia intenzione che la mail che ho inviato a Biolcati e che ti ho fatto avere per conoscenza, in quanto anche tu sei stato tuo malgrado coinvolto nella vicenda, fosse pubblicata nel blog. Tuttavia, poichè ormai c'è e siccome non ho motivo di "dissociarmi" da quello che ho scritto, nè mi piacerebbe fare come ha fatto qualcuno autocandidatosi a sindaco che dapprima ti ha chiesto ospitalità nel blog ma poi, vista la mal parata, ti ha supplicato di uscire, ritengo opportuno integrare quanto ho già scritto con alcune considerazioni.
    Intanto vedo che, ahimè, il primo commento è di persona che non ha capito il senso di quanto ho detto e ti ringrazio per avere preso le mie difese. Ti ringrazio anche per quanto hai scritto sul mio comportamento in consiglio. Per quanto ne so il tuo pensiero è condiviso da molti degli ormai ex colleghi. Come vedi, però, ciò non è stato sufficiente a consentirmi di essere rieletto. Evidentemente sono altre le motivazioni che inducono l'elettore a scegliere un candidato piuttosto di un altro. Comunque questi sono pensieri che lasciano il tempo che trovano. Mi preme piuttosto dire questo: la Città ha scelto l'amico Giuseppe Casson e, quindi, viva Casson e sinceri auguri di buon lavoro. Per la nostra amicizia di vecchia data glieli ho già fatti personalmente e li ha graditi. Credo che Giuseppe abbia tutti i "numeri" per essere un buon sindaco e se lavorerà bene per la Città nessuno potrà dolersene, anzi, dovremo essere tutti contenti, "centrodestri" compresi. Son convinto, però, che il vero sindaco della Città non sia lui bensì il signor "io non voto". Sia ben chiaro che farei lo stesso discorso anche se avesse vinto Beniamino e lo spiego: Casson è stato eletto con poco più di 14.000 voti. Il numero di elettori che non si sono recati alle urne o hanno votato scheda bianca o nulla (in un ballottaggio la scheda è nulla per volontà, assai raramente per errore) è di poco più di 17.000. Ciò significa che la maggioranza relativa degli elettori ha deciso di "non decidere". Ovviamente ciò non mette in discussione la legittimità della vittoria di Giuseppe, ci mancherebbe, ma indica che egli non ha un consenso tale che gli permetta di poter stare troppo tranquillo. Non voglio dire che possa avere problemi con la sua maggioranza, perchè penso che si tratti di un gruppo abbastanza coeso e comunque potenzialmente meno rissoso di quello che avrebbe potuto essere quello del centrodestra. Penso, invece, che debba con il suo lavoro convincere tutti coloro che non hanno votato nè per lui, nè per altri, a dargli la loro fiducia la prossima volta. Ma è proprio su questi voti che mancano all'appello di tutti che è doveroso che faccia una riflessione anche il centrodestra e cerchi di trarre motivo di speranza per il futuro. Solo comprendendo la reale portata della sconfitta, che è dura, non c'è dubbio, ma non senza speranza, e le possibilità di riscossa che ci sono si potrà trarre motivo per continuare, per chi lo vorrà, l'impegno politico nel centrodestra. Bisognerà quindi lavorare per convincere coloro che non hanno votato a farlo per il centrodestra, sin dalla prossima tornata elettorale, qualunque essa sia. (prima parte)

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  5. Quanto alle motivazioni della sconfitta credo che esse siano molteplici. Ormai non può più essere un segreto che i sondaggi preelettorali avevano annunciato quanto poi si è verificato ma la speranza che le cose potessero andare diversamente ovviamente c'era. Per restare in tema trovo, però, ingeneroso oltre che sbagliato e falso, ritenere che i responsabili della sconfitta siano coloro che hanno determinato l'uscita di scena di Romano. Mi pare evidente che è girato il vento un po' ovunque e che, come giustamente è stato evidenziato da molta stampa nazionale, forse non è stata una buona scelta quella del presidente del consiglio di voler "politicizzare" un voto che era e doveva rimanere amministrativo. E' chiaro a tutti che in tempi di crisi, come sono gli attuali, la gente vuole che la colpa di ciò sia di qualcuno e quindi punisce chi è al governo, siano essi bianchi, rossi, gialli, verdi o di altro colore. Per rimanere sulla realtà locale: a qualcuno risulta che i vari Giorgetti, Zorzato, Dalla Vecchia, Chisso, Teso, Tesserin abbiano fatto qualcosa per impedire la fine di Romano? A me no, anzi. Come tutti ben sanno certe operazioni non si fanno se non si ha il benestare di chi di dovere. E poi, come ho già detto, come avremmo potuto essere inseriti nelle liste del Pdl se avessimo fatto qualcosa che non andava? La realtà è che purtoppo, per motivi che francamente non riesco a comprendere, si fa grossa difficoltà ad individuare a Chioggia un candidato del centrodestra che possa essere vincente. Romano a mio avviso non fa testo: è stato votato "al buio" pensando che essendo di fatto "foresto" potesse essere migliore di noi. Chioggia, si sa, è famosa per pensare che l'erba del vicino è sempre la migliore. E sappiamo tutti com'è andata a finire. Nè credo che un candidato diverso da Beniamino, ovviamente me compreso, avrebbe cambiato le sorti della competizione. Forse avrebbe potuto essere ridotto lo scarto, che è risultato veramente importante ed inatteso, ma il risultato probabilmente non cambiava. Certo ora bisognerà riflettere su alcuni dati. Il primo è: come mai al secondo turno Beniamino ha preso molti meno voti di quelli che la sua coalizione e la lega avevano preso al primo turno? Molti elettori si sono spaventati al pensiero di chi potrebbe avere avuto importanti incarichi in giunta o in consiglio? O i candidati hanno un po' "mollato" e non sono riusciti a fare ripetere all'elettore il voto dato al primo turno? O era effettivamente troppo debole il candidato del centrodestra e la gente ha preferito scegliere chi, almeno all'apparenza, ha dato la sensazione di essere più preparato ed affidabile? Certo è che il risultato è stato chiaro ed ora non resta che attendere serenamente e senza pregiudizi di vedere all'opera la nuova amministrazione. Se fallirà sarà compito dell'opposizione e di chi vorrà fare politica nel centrodestra segnalare ciò e gli elettori sapranno cosa fare. Se invece farà il bene della Città, lunga vita a Giuseppe ed alla sua squadra. L'importante è essere sereni e vivere la competizione elettorale come uno scontro di opinioni e non come una lotta di potere. So che molto pochi la pensano come me, ma se fossimo più numerosi forse le cose andrebbero un po' meglio e anche tanti che sono giusamente schifati dalla politica forse si avvicinerebbero ad essa. E credo sarebbe un bene per tutti.

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  6. Egregio sig. Aprile,premetto che sono un neofita della politica,e dal mio modesto punto di vista,penso che non ci voleva un esperto della sfera di cristallo,ma era assai prevedibile"bastava ascoltare un po' la gente"che il buon Beniamino non aveva chanche nei confronti del neo Sindaco Casson che era vincente in partenza.La batosta elettorale della destra è frutto della perdita di credibilita'e indignazione verso la politica dei tanti proclami"riduzione dei parlamentari-abolizione delle province-riforma fiscale ecc.ecc."e del non fare.Personalmente avrei preferito al ballottaggio Beniamino in corsa solitaria.Per finire a Chioggia il primo partito è il PDS cioè il partito della spiaggia;onestamente come si puo' dar loro torto?

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  7. Bellla analisi ,complimenti ! Come si poteva vincere con le "due" leghe che già litigavano tra loro e con gli elementi che con sè hanno portato? Beniamino faceva miglior figura ad andare da solo almeno non si sarebbe imbrattato con la fama di certi tipi . Cari miei la gente è meno stupida di quel che credete e non potete odiarvi durante la campagna elettorale ed apparentarvi al ballottaggio . Dany

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  8. X Comparato & Aprile: doppia excusatio non petita.....

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  9. A mio avviso,l'ottimo Beniamino nonostante la grande passione, non aveva nessuna possibilita' di vincere,in quanto con Casson ha'prevalso la parte inerente alla persona in se' stessa ed in seconda battuta la politica;Casson avrebbe stravinto anche se fosse stato di destra,non a caso ha' vinto in tutte le 50 sezioni elettorali.Spero sia il Sindaco della svolta che Chioggia non ha' mai avuto e di cui c'è ne è assolutamente bisogno.Saluti.

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  10. Non capisco ,caro ANDREA ,perchè tu debba sempre intervenire in difesa di tutti . Mi sa che ha ragione quello dell'excusatio non petita ....!!! Pensa a te , chi vuole spiegare o difendersi sa come farsi vivo . PEO

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  11. non mi sembra di difendere tutti, nel caso di Aprile,il cui intervento è stato pubblicato per un equivoco, non si tratta assolutamente di scuse non richieste è la risposta di un articolo uscito sulla stampa. Per me la responsabilità maggiore di questa sconfitta è della Lega e in misura minore di Convento e Nicola pecchie.Che " qualcuno" voglia attribuirci una responsabilità che a mio avviso non abbiamo oppure in misura minima permettete ALMENO che diciamo la nostra.

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  12. Personalmente io credo che la responsabilita' della disfatta elettorale,sia unicamente di quei attempati signori superpagati stile prima repubblica della segreteria del partito,che non hanno assolutamente compreso che il vento stava cambiando,vedi la Spagna con Zapatero e la Germania con la cancelliera Merckel entrambi sconfitti alle urne,e con un apparentamento con la Lega gia' fortemente dilaniata al suo interno,e che è arrivato il tempo dei fatti,le parole non incantano piu' nessuno"vedasi partito della spiaggia"inoltre il candidato doveva essere una persona di tutto rispetto e forse anche per Chioggia sarebbe giunto il tempo di un Sindaco donna

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  13. segue:naturalmente il buon Beniamino è stato un candidato di tutto rispetto! che ci ha' messo il cuore e tutta la passione e professionalita' possibile.

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  14. Gli sconfitti , pagano la figuraccia commessa dal passato centrodestra.
    La gente non ha dimenticato o forse il centro destra residuato si è dimostrato inconsistente e baruffante oltremodo.
    Il fatto curioso è che il nucleo centrale di quel centro destra ora siede (anzi, ri-siede) al suo posto sorridente e gaudioso.
    Chissà se ci saran volti nuovi nella Amministrazione o se rivedremo i soliti noti nella giunta di stampo clericale bianco-rosso?
    Non importa la discutibile mimetizzazione che farebbe impallidire un camaleonte.
    Chissà se davvero sono stati 17.000 i non votanti, come dice Aprile, il fatto è che in questa situazione di Revival, di riciclaggio e di minestre riscaldate (a 360° intese), c' è poco da stare allegri.
    Stiamo a vedere come sarà affrontata la situazione di crisi economica, che impone ristrettezze fortissime alle amministrazioni.
    Chissà quanto inciderà questo aspetto nel futuro della amministrazione Casson? Ricordiamoci i debiti noti a tutti di svariati milioni a sfavore. Non sono pochi.

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  15. certo che c' è poco da stare allegri.
    la banda bassotti è rimasta al suo posto, piu' forte di prima: vincente.i suoi denigratori, addirittura umiliati al voto.
    e tutto riprenderà.come prima? piu' di prima?
    che sia davvero Casson&LucioTiozzo , l' arma vincente per uscire dall' impasse in cui è finita chioggia?

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  16. almanco na roba xe bona: s'avemo cavao el carota dai ( commento censurato)

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  17. Sono d'accordo ,sarebbe stato decisamente troppo per tutti " el carota in giunta ". Peo

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  18. Sterili analisi di colpevolezza sulla perdita del centrodestra, ormai la cosa è chiara: Casson è il nuovo sindaco. A parole, tutti ora, sono in attesa di una svolta importante e decisiva per il bene della città, al di là delle faziosità politiche. Siamo sicuri d'esser pronti ad affrontare le difficoltà che ci aspettano? A sacrificare l'egoismo individuale che ci pervade e pronti ad essere più rispettosi verso le persone che fanno parte della nostra vita, insomma più civili? Dovremme tutti fare un esame di coscienza. GRILLO PARLANTE

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  19. Venanzio Flavio, proconsole imperiale4 giugno 2011 alle ore 13:38

    Leggo con piacere la missiva del Collega Aprile, che – sebbene pubblicata contro la sua espressa volontà - è stata occasione – oltre che della ratifica - del suo successivo ed approfondito intervento, di cui il presente blog da lungo tempo soffriva (ad escludere il suo lucido scritto, ma di natura musicologica, a corredo di una sua ricerca “sonora”).
    Il corrispondente di stampa destinatario della missiva non si è (forse) accorto del fiorire di “fake” (si dice così?), che sono letteralmente esplosi in corrispondenza delle votazioni; il contenuto dell’articolo, senz’altro poco meditato e frettoloso, non meritava, a mio parere, una sola parola di replica: esaurite le votazioni, la stampa locale ha visto tramontare “la stella cometa”, e deve pure spremere, per motivi di “biga de pan”, il limone elettorale sino alla fine….
    Trovo, però, stucchevole affermare: “Credo che Giuseppe abbia tutti i "numeri" per essere un buon sindaco”: e allora perché ci si è collocati in un diverso progetto politico e diverso candidato sindaco? Evidentemente in vista di (giustamente) perseguire differenti fini generali, nei quali viene riposto il bene comune (mi rivolgo pure al Collega formatosi – almeno ritengo - sui testi di Mortati e Crisafulli).

    Cercare cause (o concause) della disfatta del centro destra, ed in particolare di Capon – un “candidato” cui non bastavano tutte le cinture del dottor jibaud a tenere in piedi - è fatica vana. I primi a non credere in Capon sono stati i “coerenti” marinanti: ed, infatti, in neppure un solo seggio “ortolano” ha raccolto la vittoria.
    Le mie eretiche opinioni le ho già espresse, e non posso, sebbene doveroso, inasprirle, attesa la cortese ospitalità che mi riserva il blog ed il Suo Egregio Webmaster; aggiungo solo che, in itinere, si leggeva in faccia del caro prof. Brunetto il sentore non della sconfitta, ma della disfatta.
    Non ha pregio, inoltre, richiamare il numero di coloro che hanno disertato la chiamata al voto, e trarre da questa circostanza argomento di debolezza alla vittoria di Budino (che stranamente non si ripercuoterebbe sulla di lui maggioranza): ciò postulerebbe la loro equiparazione al dissenso, ma – come noto – così non è, né legittima la singolare adozione della proposta categoria de “il signor "io non voto", con il corollario, del pari inaccettabile, “che egli non ha un consenso tale che gli permetta di poter stare troppo tranquillo.”.
    Non risponde al vero che lo stesso Budino sia immune al gene della “rissosità”: scordiamo della dovuta considerazione circa gli storici lottatori di sumo del PD, la genetica ambiguità UDC, la trasversale nervatura ciellina.
    Il PdL (o come si trasformerà, evolverà o devolverà) potrà ambire a vincere solo quando si sarà scrollato ed affrancato dalla tara storica locale e delle mezze figure in servizio permanente effettivo, non grazie ad un messia foresto, alto, biondo, occhi azzurri ed eloquio metropolitano.
    Budino, in realtà, vincendo, vi ha fatto un favore: nelle casse comunali non c’è uno spillo, come farà a pagare le cambiali elettorali? Vendendo Corte Salasco? La Turati? Scusate, la fantascienza vediamola al cinema….
    Tra due anni si voterà nuovamente; la campagna elettorale, Egregio Collega, continua: ha avuto solo un rumoroso assestamento.

    Venanzio Flavio

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  20. Comparato sei patetico, ti paga Aprile per difenderlo? Ci tieni a precisare perfino che è preparato dal punto di vista professionale!!! penso sia in grado di difendersi da solo.
    C.Potter

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