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lunedì 12 novembre 2012

MASIERO: PER IL PONTE SUL BRENTA CHIEDEREMO MILIONI

Prologo dell'intervista --> Marino Masiero un padovano che ha vissuto metà della sua vita sull'asta del fiume Brenta, ora imprenditore nautico, è il portavoce delle darsene situate sul Brenta che sarebbero fortemente penalizzate se la barriera anti-cuneo salino, di cui si parla da anni, venisse realizzata a valle di queste attività. Il fatto nuovo o almeno di cui non eravamo a conoscenza è che lo stesso progettista ha considerato che se verrà realizzato il ponte-barriera sicuramente ci sarà un danno per queste attività che viene già valutato attorno ai 3,5 milioni di euro ipotizzando una riduzione della clientela nautica del tre per cento....e se invece del tre, fossero il VENTI? O anche di più? Il contenzioso storico più pesante che a oggi ha dovuto sostenere il comune di Chioggia è stata la causa persa con la società San Felice perché gli è stato impedito per dieci anni di realizzare la darsena nell'omonimo sito...non è che questa volta il conto sarà ancora più salato? intervista completa ( in caricamento) -->
Intervengo di nuovo sul punto a causa di alcuni commenti. In riferimento al commento su Monti e sull'agenzia delle entrate , è evidente e sotto gli occhi di tutti che non vi sono settori più sotto controllo di quello nautico in Italia. relativamente alla tassa di soggiorno invece, informo che Chioggia è l'unico comune dove da quest'anno gli specchi acquei pagano la tassa sulle immondizie e se ve ne sarà sancita la legittimità, non si esimerà dal pagarne di altro tipo. Dispiace comunque il tono dell'intervento, quasi dispiaciuto perchè un settore economico della Città abbia un evidente innegabile successo.... Venendo alla questione, lo sbarramento è come se fosse un muro posto tra la spiaggia e gli alberghi di Chioggia. Un muro dove gli ospiti possono transitare tramite dei cancelli, previa attesa anche di ore( come certificata anche dai progettisti a seguito delle richieste della commissione VIA , l'ultima commissione non più eludibile . Se questo paragone non basta, gli interlocutori sono pregati di contattarmi, anche anonimamente, per avere tutta la documentazione in mio possesso. Abbiamo esposto inutilmente in tutte le sedi le nostre ragioni, ma a causa anche di mancanze di indagini pre-progetto, solo ora si svelano scenari disastrosi per il diporto. Purtroppo, per le questioni conosciute , le aziende sono state obbligate ad adire alle vie legali per difendere le loro attività dalla costruzione di un'opera pubblica. Un progetto scellerato che prevede una barriera che tronca la navigabilità diretta tra il crocevia di Brondolo ed il mare, anche per mesi e mesi di continuo d'estate. Un'opera voluta da una politica miope che si basa però su indagini tecniche sballate, parziali e fatte ad avvenuto confezionamento del progetto. Ciò solamente a seguito delle nostre pressanti sollecitazioni. Osservazioni che durano inutilmente da almeno sette anni. Un'indagine che doveva essere la base statistica per il calcolo delle criticità dei passaggi a mare su una conca inadeguata ( che interrompe ed ostacola l'accesso delle barche), che, se fatta a tempo debito, avrebbe fatto immediatamente optare i progettisti e la politica di conseguenza, per una soluzione della barriera a monte delle darsene, senza se e senza ma..... Ma l'indagine non è mai stata fatta fino alla fine dell'iter procedurale che ha voluto, sempre per le nostre pressioni, sia questo approfondimento che quello dei danni che l'opera crea. NOI ABBIAMO SOLO CHIESTO DI POTRE CONTINUARE A LAVORARE ! Una serie di strumenti urbanistici ci ha dato la possibilità di sviluppare le nostre aziende, tre delle quali nate da oltre trent'anni. Le "pressioni" sulla pubblica amministrazione cui si fa riferimento sopra, non riguardano certo tutti ed indistintamente dato che alcune strutture c'erano, grazie all'iniziativa dei pionieri della nautica di Chioggia. Oggi le darsene a monte della barriera sono sei, tra poco otto, tutte previste dal Piano Regolatore approvato dalla Regione e dal Comune. Con quale logica prima si promuove la nautica e poi la si stronca ? Quali interessi portano a prevedere un ponte a due chilometri da una spiaggia al posto che in continuità del lungomare, come dovrebbe essere logico e certamente più utile alla collettività? Quali altri interessi sbarrano sei darsene penalizzandole a favore di altre quattro a mare, ( tra le quali tre ancora da realizzare per complessivi 2000 posti barca nuovi) , e per le quali chi scrive ora ha contribuito incisivamente alla loro previsione e progettazione ? Il comparto nautico è un fiore all'occhiello di Chioggia. Esso ha portato lavoro, economia, turismo e soprattutto qualità, grazie soprattutto ad un TERRITORIO VOCATO ALLA PRATICA NAUTICA COME NESSUN ALTRO TERRITORIO IN ITALIA. LE PERFORMANCE DI CRESCITA DELL'INTERO COMPARTO ( comprese attività accessorie quali ristorazione, officine, falegnamerie, commercio, servizi ecc. ) PARLANO CHIARO. Non è accettabile che progetti strampalati, accomodanti agli appetiti di qualcuno, ( cui evidentemente non sta a cuore l'interesse pubblico ed il rilancio di Chioggia ), stronchino le via d'acqua che sono il patrimonio naturale e vero che abbiamo. Anche stavolta, mi viene da chiedere se ci sia lo zampino di gente da fuori, o se sia tutta opera nostrana.... Chiudo con una domanda che si pongono oramai in molti: Perchè solo alla richiesta dell'ultima commissione di valutazione del progetto, il Consorzio di Bonifica ammette che ci sono ingenti danni alle aziende nautiche per il mancato reddito del 2,02 % della clientela pari a 3,2 milioni di euro, pur evidentemente sbagliandone grossolanamente in difetto la quantificazione ? Perchè non è stato fatto quando lo abbiamo chiesto sette anni fa ( ed a più riprese nel tempo ) quando il progetto era comodamente modificabile, senza danni alla comunità ? Questioni troppo scomode, forse , ma che ora non sono più procastinabili per nessuna delle parti in causa. Il danno c'è ed è molto di più del mancato reddito. Qualcuno ha scritto, in forma anonima che quando si è in crisi, ci si attacca dappertutto. NON E' IL NOSTRO CASO! Fortunatamente ( o per capacità ) le nostre aziende crescono ogni anno, nonostante la crisi e lo fanno bene, grazie anche al nostro fiume. Noi chiediamo, ( come vedo oramai anche altri dicono ), che la barriera vada a monte ed il ponte venga fatto alto in corrispondenza della via dei campeggi, DOVE CIOE' SERVE DAVVERO ! Ciò facendo perseguiamo sicuramente un interesse collettivo : quello che i soldi dei contribuenti servano a finanziare un'opera pubblica e non a risarcire i privati. Diversamente, stiano certi tutti, saremo costretti nostro malgrado a trovare un giudice a Berlino. A nome di tutte le sei aziende nautiche, Marino Masiero.

24 commenti:

  1. Caro Andrea, sono mesi e mesi che ti diciamo che il Ponte sul fiume Kwai non verrà mai realizzato. Trattasi solo di propaganda di un branco d'incapaci.
    Complimenti sinceri ai titolari delle darsene che, giustamente e per fortuna, vinceranno il ricorso al Tar e noi cittadini eviteremo così di mettere mano al portafoglio per pagare la dabbenaggine di una classe politica presuntuosa ed incapace.

    Il ponte entra così di diritto nella lunga lista delle Balle Spaziali vendute dai politici locali ad un popolo di creduloni. Toh... un granso che zole!

    In ogni caso non c'è futuro dove impera l'ignoranza e l'arroganza di chi amministra la cosa pubblica.

    Ps
    E ai proprietari dei terreni di viale Mediterraneo Sud mi permetto di dare un consiglio:
    prendete esempio dai titolari delle darsene se volete ottenere quanto vi spetta!!!

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  2. Non so se il ponte si farà ma la propaganda politica in questo caso è suffragata da una un fondo di quasi 25 mln di € ancora disponibili, da un finanziamenmto della provincia di Venezia di 1.6 mln di euro già stanziati in un periodo non proprio di vacche grasse e da una Deliberazioni della Giunta Regionale N. 1189 del 25 giugno 2012 con cui è stata approvata la Valutazione di Impatto Ambientale.Credo che sia andata un pò troppo avanti sta storia per essere solo propaganda. Altra cosa che non capisco èquesto: il ponte è più alto di quello attuale presente sul brenta, quindi mi piacerebbe sapere e leggere i motivi del ricordo al TAR, spero di trovare gli atti.
    Ciao a tutti
    Nicola

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    1. E a quanto dovrebbe ammontare il costo a carico del comune di Chioggia?
      Hai saltato una riga.

      Scordati il ponte sul fiume Kwai...
      Anche il ponte sullo stretto di Messina sembrava cosa fatta...ma poi...

      Toh... un granso che zole!

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    2. Il comune di Chioggia devo garantire i collegamenti stradali dal ponte fino a padre emilio venturini
      Il ponte sullo stretto è altra cosa e non mi è mai sembrato cosa fatta, tuttaltro: non è stato stanziato nulla ma buttati via circa 300 mln per la società che gestisce il progetto e si deve occupare deglio espropi. Nel caso del ponte sul brenta siamo in una fase molto + avanzata e se vai a leggerti i documenti sono già definiti gli indennizzi degli espropi. Credo invece che ci sia una manovra molto più sottile:
      - le darsene vogliono soldi a prescindere
      - sono spalleggiate dai soliti costruttori di sottomarina che voglio prima edificare le loro "terre" ed evitare si gli affari possano farli anche chi potenzialmente potrebbe costruire nella frazione di Cà Lino e Isola Verde.
      Poi sono tutti discorsi che facciamo tra noi "anonomi" e che lasciano il tempo che trovano: il comune non ha soldi da dare alle darsene, le quali andranno al TAR a chidere la sospensiva che non si nega a nessuno e quindi tutto andrà a farsi f.... e il granso continuerà a volare...
      notte

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  3. Giustamente le darsene si fanno i propri interessi,ma è un po assurdo che denuncino al tar la costruzione di un opera pubblica che incentiverà turismo e smaltirebbe un po di traffico dalla romea,soprattutto d estate! Incentiverà i ciclisti che d estate da isola verde vanno a sottomarina,senza che rischino la vita sulla romea. Sull attuale ponte del brenta non vi è un passaggio ciclabile,se cè è molto stretto e si rischia di toccare il guad rail esterno! Tanti turisti sentivo lamentarsi per lo stato delle strade a chioggia,ma questo è un altro discorso già detto e ridetto. Quindi secondo me se lo fanno è meglio,e se non lo fanno sarà un altra occasione persa. Certo dispiace per gli operatori delle darsene,ma non si può fermare un opera voluta da tutti,per poche persone!E certamente non sarà il ponte a togliere il lavoro alle (una,due)darsene presenti nelle vicinanze del futuro ponte!ma la crisi economica che ha colpito il settore nautico quest anno! Ma scusate ma quando aprirà la coop di brondolo,tutti gli altri negozianti cosa faranno...saluti.

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    1. Allora non hai capito...

      NO GHE ZE' SCHEI PER FARE EL PONTE!!!

      E poi:
      - "Incentiverà il turismo"???? Il ponte??? Dopo il - 37% di questa stagione la prossima vedrai un - 63%!!!
      - "Smaltirebbe un po' di traffico"??? E verso dove se il 90% viene dal padovano??? Casomai servirebbe molto di più la parallela a viale Mediterraneo con sfogo verso la rotatoria di Brondolo!!!
      - "Un opera voluta da tutti"??? Hai fatto un sondaggio casa per casa o ti sei basato sull'opinione dei quattro amici al bar??? Più che voluta da tutti sarebbe PAGATA da tutti!!!
      - "Non sarà il ponte a togliere il lavoro a una o due darsene"??? Intanto le darsene sono 6 con investimenti di milioni di euro ma non essendo soldi tuoi te ne frega niente. E poi che ne sai dei danni che subirebbero???


      Ps
      Migliorare lo stato della viabilità cittadina che versa in una situazione penosa, no vero? A Kandahar (Afghanistan) hanno strade e marciapiedi decisamente migliori.

      Ps2
      Sai che magna magna con gli appalti per il ponte? No grazie, abbiamo già dato!

      NON CI SARA' ALCUN PONTE (a parte quello che avete in bocca)!!!

      RASSEGNATEVI!!!

      UN ELOGIO ED UN GRAZIE AI TITOLARI DELLE DARSENE.
      AVETE EVITATO L'ENNESIMO SPRECO E FURTO DI RISORSE PUBBLICHE!!!

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    2. I soldi ci sono se poi se li magnano è un altro discorso...

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    3. No.Che se li magnano è poco ma sicuro e quindi il discorso non è un altro ma sempre lo stesso.

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  4. Speriamo che le due interviste non vengano ascoltate dal Presidente Mario Monti e dall'assessore alle Finanze di Chioggia Narciso Girotto perchè immediatamente il primo farebbe scattare una interessante indagine da parte dell'Agenzia delle Entrate ed il secondo farebbe estendere la Tassa di Soggiorno anche agli utenti delle darsene incrementando così le magre entrate del Comune, sentite le cifre che vengono ipotizzate da Marino Masiero.
    Del ponte sul Brenta si parla almeno da 15 anni e le amministrazioni cittadine che si sono succedute hanno sempre fatto riferimento al contributo messo sul piatto dal Ministero dell'Agricoltura di 15 milioni di euro per bloccare la risalita del cuneo salino per realizzarvi sopra il collegamento fra le due spiagge. Nel 2008 Romano Tiozzo, in vista della promessa da parte del Presidente Gallan di costruzione del nuovo nosocomio in un'area compresa fra Ca'Lino e S.Anna ha messo sul tavolo ben 4 milioni di euro della legge speciale togliendone una parte dal finanziamento comunale per la ristrutturazione completa del mercato ortofrutticolo di Brondolo.
    Se il Comune ha inserito nel nuovo PRG adottato nel 2001 di altre 3 darsene lo si deve alle pressioni insistenti degli attuali proprietari sugli amministratori comunali ed i consiglieri regionali locali in carica fra il 2000 ed il 2005 che hanno inventato ogni pretesto per collocarli in quel posto nonostante il parere contrario dei proprietari delle darsene sul Brenta già presenti dovuto sia alla precarietà del collegamento acqueo con la laguna sia dalla presenza di due ponti, uno ferroviario e l'altro sulla Romea, sia dalla limitatezza dello specchio acqueo.
    Di una cosa erano tutti sicuri i nuovi investitori ed i loro interlocutori locali: il nuovo ponte non si sarebbe mai fatto in forza alla loro capacità di interferire con il Potere Regionale. Purtroppo per loro è cambiata la Giunta Regionale e con essa i loro protettori politici e ci troviamo ora ad ascoltare i lamenti degli imprenditori che si sentono abbandonati e bidonati.
    Omero

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    1. E GIà...con questo discorso hai colpito proprio nel segno....non occorre aggiungere altro...

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  5. per anonimo delle 15.45. in primis il tar non si è ancora espresso in merito! in secondis la crisi delle darsene non è dovuta a ponti o a strutture esterne che potrebbero ostacolare le barche,ma visto le nuove tasse messe da l attuale governo di banchieri di sinistra(amici di prodi e d alema),che colpiscono chi ha barche e beni di lusso,i proprietari preferiscono optare per darsene croate! e queste non sono voci da bar,ma basti che parli con i proprietari di darsene limitrofe a chioggia per capire la situazione! Si sa che quando le cose non vanno bene ci si attacca dapertutto....saluti.

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    1. Non mi riferivo alle difficoltà in essere ma a quelle aggiuntive che sorgerebbero con la realizzazione del ponte. Mi sembrava chiaro.

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  6. Intanto il debito pubblico italiano ha raggiunto il record assoluto di 1.995 miliardi di euro.
    Mancano solo 5 miliardi per arrivare ai 2.000 tondi tondi.
    Al raggiungimento dell'ambito traguardo la cittadinanza tutta è invitata a festeggiare.
    Ricchi premi e cotillons a tutti i partecipanti.

    Mentre ammirate e sognate il ponte fantasma, atto ad unire il nulla con il nulla, un siluro vi sta arrivando dritto dritto nel c**o... DEFAULT !!!

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  7. Il ponte sul brenta costa 22 milioni e uno simile sull'adige, con fondali più profondi ne costa sie . Questi 22 milioni però sono senza fare conti dei danni che dice Masiero che ò a se un mato oppure se a anche una sola parte di ragione, per pagarli ci farà andare l'IMU a qualche punto percentuale, come per la fine che abbiamo fatto con San Felice. Ma se sta gente che ci amministra non a neanche la capacità di capire che il ponte serve in spiaggia e lo sbaramento non fa pasare le barche sotto, par cosa hanno fatto fare le darsene ???

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  8. 2.000 miliardi di debito pubblico...uno in più, uno in meno non cambia granchè ! Che facciano lo sbarramento e che paghino quelli che perdono il lavoro. Ma per pagare stavolta devono andarsi a prendere i soldi delle case dei dirigenti del consorzio venezia nuova e di quelli che se è vero quello che ho letto e ascoltato, hanno creato questa situazione. Quà ci sono responsabilità chiare, mancano solo nomi e cognomi. Incredibile !

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  9. A COSA SERVE UN PONTE DISTANTE PIU' DUE CHILOMETRI DALLA SPIAGGIA ? AI SANTANANTI ? A INGRASSARE CHI LO FA ? A FARE ANDARE A FUNGHI I CALINANTI ???? IL PONTE SERVE AL TURISMO IN SPIAGIA CHE PORTA SCHEI A TUTTI !! VERGOGNEVE ! MASIERO, COPELI TUTI !!!!

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  10. I soldi stanziati per il ponte sul fiume Kwai sono come gli aerei di Mussolini...

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  11. Venanzio Flavio, Proconsole18 novembre 2012 alle ore 14:32

    Ricorre in Chioggia una consolidata tradizione nello dissipare fondi pubblici, mediante la realizzazione di emerite idiozie: mi riferisco a Corte Salasco, al Teatro, alla Turati, al Centro Minori, al Museo, a Palazzo Ravagnan ed al (recentissimo!) Punto APT presso lo stesso; tutti esempi di come si sono gettato denari della collettività “zo pal cagauro”: specialità di eccellenza, pro quota, di centro, di destra, e di sinistra (presente e passata). Ovviamente, alla faccia della povertà, della crisi, senza scomodare promesse, princìpi e doveri. Non si capisce, pertanto, laddove si lamenta la penuria di fondi, se ciò si riferisca a denari che dovrebbero perpetuare la tradizione “fogna” di vergognoso spreco, o a necessità oggettive. La precisazione di giustifica, poiché, se viene spesso citata l’affinità partenopea del Canton, si omette l’addizione siculo-trinacria, che deriva dalla realizzazione del ponte sul Brenta (come con il ponte sullo stretto di Messina), come deliberato dalla Regione.
    Il pericolo è vero e reale, stante la ridetta storica vocazione allo spreco dell’amministratore clodiense, che dovrebbe contribuire per il realizzando ponte con ben 7 milioni (unitamente alla Regione Veneto), pari al 30,70%, su un totale di Euro 22,8 milioni.
    L’importo deve essere ben evidenziato, poiché la spesa di questa emerita CAGATA potrebbe contribuire, qualora si condivida la spesa di 80 milioni di Euro per realizzazione della la ferrovia CIOSA-VENESSIA, al 28,5% della spesa stessa (senza rivestirla come “primo stralcio” della “Romea Ferroviaria“, o alla “Alta velocità Adriatica”, sino a Lecce); e molto, molto meno, qualora di adottasse la Ciosa-Padova (forse ben il 75%), indipendentemente dal suo tracciato.
    Ciò nonostante, qualcuno ha letto l’allegato A alla DGR 1189/2012? Limitatamente ai suoi presupposti di fatto?
    Ossia che il tratto di Brenta in Comune di Chioggia non è navigabile? Cosa si intende per “navigabilità”? Devono transitare le chiatte? La nautica da diporto non è rilevante ai fini del concetto della navigabilità? Sarebbe come dire che Chioggia non sconta isolamento nelle vie di comunicazione, poiché la linea ferroviaria Chioggia – Rovigo è sottoutilizzata? Oppure perché Chioggia non ha una zona industriale???
    Che la “conca” di navigazione sarebbe sufficiente? Ma stiamo tirando i numeri: come si può valutare i disagi in uno all’incremento del traffico?
    CHI SONO I PROPRIETARI DELLE DARSENE CHE SARANNO REALIZZATE A VALLE del PONTE “DE LA MERDA”, ossia che saranno avvantaggiati dalla realizzazione dell’opera, in danno dell’avviamento realizzato dagli imprenditori a monte??
    La schifezza raggiunge il suo apice, laddove si leggono le osservazioni pilatesche estese dal Comune di Chioggia e dalla Provincia di Venezia, rispetto alle analitiche, dettagliate puntualizzazioni dell’Assonautica.
    Vergognoso che il provvedimento sia adottato dalla Giunta di Centro – Destra (Tesserin, Capon, Gianni e Dolfin, dove siete???), e che il parere 353/2012 sia firmato dall’ing, Vernizzi, ossia Mister Passante.
    Ovviamente non ho finito.
    MOANDE DE FERO
    Venanzio Flavio, Proconsole di Chioggia

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    1. Ave illustre Proconsole, la stavo aspttando!

      Con questo intervento mi ha asfaltato il Nicola del 13 novembre 2012 ore 10:57.

      Lo avevo avvertito che aveva saltato una riga... hahahahaahha

      Poveraccio.

      Carletto 2.0

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  12. Tv7 TRIVENTA, VENUTA A CONOSCENZA DEL PROGETTO DELLA VERGOGNA SUL FIUME BRENTA MI HA CHIAMATO OGGI PER UN CONFRONTO TELEVISIVO CON IL CONSORZIO DI BONIFICA NELLA TRASMISSIONE TV7 ALLE 7. IL PRESIDENTE DEL CONSORZIO CHE AVEVA DATO ANCH'ESSO LA SUA DISPONIBILITA'DA SUBITO L'HA REPENTINAMENTE RITIRATA OGGI POMERIGGIO. QUESTE SONO LE NOSTRE ISTITUZIONI? QUESTE SONO LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ITALO-VENETE? QUANDO ARRIVERANNO STRISCIA E LE IENE, COSA FARANNO IL PRESIDENTE, IL MAGISTRATO E LA REGIONE? DECLINERANNO ANCORA L'INVITO O ACCETTERANNO I TAPIRI? Marino Masiero

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  13. Venanzio Flavio, Proconsole20 novembre 2012 alle ore 18:18

    Caro Carletto, il ponte-barriera, che merita un nome sin da ora – propongo “el ponte dei santi”, ma quelli “laici”: “el ponte dei santi felice (Darsena S.p.A.) e fortunato (da Adria, il Licurgo del Canton): ma vorrei ricevere altre possibilità fonetiche – ha fatto già la prima vittima: il proprietario di un’area di mq. 10.000 “a monte” del ponte ferroviario l’ha posta in vendita, affidandosi ad un penalista vicentino: chiede 2,5 milioni (prezzo affare!!!), ed assicura possono essere edificate 120 “casette” a schiera con posto barca (SCIOPO), ed un alberghetto (STRASCIOPO) …. Fantolin, fate fresco al mandolin!!!
    Il Basileus incontrastato di Chioggia così afferma sul proprio sito:
    ““Le barriere anti-cuneo salino ed il ponte di collegamento Chioggia – Ca’
    Lino-Isola Verde vanno collocati in prossimità della foce della Brenta,
    come fin dalla prima ora il centrosinistra aveva proposto…. Al tempo
    stesso sarà possibile non penalizzare la nautica da diporto esistente e
    quella che si potrà sviluppare. Infatti è possibile progettare il ponte di
    collegamento con Cà Lino e Isola Verde ad una altezza sufficiente per
    garantire il transito delle imbarcazioni”.
    Da quando “el fio” si reca a Cortina confonde il Brenta con il Boite, al punto che eleva questa ““infrastruttura che permetterebbe di creare un unico grande litorale,
    fino a Rosolina”, ossia Chioggia espugnerà Rosapineta, e con un manovra a tenaglia occuperà Oca Marina, collocandosi a buon diritto quale baricentro del Parco del Delta, e sottraendo l’accesso al mare della futura ed allargata Provincia di Verona. Neanche Zanonato ed Orsoni avevano osato a tanto ambire; dime ti che teste che avemo in ca’, e non o savemo.
    Nella Chioggia laddove si finge di ignorare la coda degli assicurati ad inseguire l’agente di assicurazione per il riscatto anticipato delle polizze vita, primo effetto del -37% turistico; in attesa dello SCIOPON dei Ricucci dei Casoni (nella lettura dell’estratto conto bancario, confondono il dare con l’avere); ebbene il “Parco degli Orti” con il suo ponte allieterà il forzoso tempo libero del Canton, mediante un confronto con le origini e le brekane, e permetterà di mitigare le asprezze delle crisi.
    Moande de Fero
    Venanzio Flavio, Proconsole

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  14. Per Nicola del 13 novembre 2012 10:57 : Sarò molto lieto di fornirLe copia degli atti del Ricorso al TAR, della relazione tecnica a mia firma allegata e soprattutto della documentazione prodotta a progetto finito dai proponenti a tentata giustificazione dell'opera scellerata. Una serie di atti che i proponenti sono stati costretti a produrre in risposta alle domande della commissione VIA a seguito dell'audizione concessa alle sei darsene. ATTI CHE SMENTISCONO LE TESI FINO AD ALLORA SOSTENUTE RISPETTO AGLI IMPATTI ECONOMICI, PRODUTTIVI E SOCIALI DELLA BARRIERA AL CUNEO SALINO. Se, nel caso, la mia disponibilità non fosse gradita e Lei non riuscisse a reperirli in altro modo, gentilmente me lo segnali in forma anche anonima e mi invii una mail cosicchè procederò in via breve a renderLe il tutto. Data la sua presa di posizione, La immagino vicina alle posizioni degli uffici favorevoli all'opera così come finora proposta. Informi gentilmente da parte nostra i suoi amici che stiamo aspettando una disponibilità, finora negata, ad un confronto pubblico. Mi sia concessa una semplice domanda: Se le scelte fatte finora da questi signori non sono censurabili, quale motivo ostacola la loro difesa in pubblico? Masiero Marino - Gruppo Turismo Chioggia - marinovenezia@yahoo.it

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  15. Venanzio Flavio, Proconsole22 novembre 2012 alle ore 14:12

    Caro marino, Ti sarò grato se potrai tutti gli atti e documenti che riterrai opportuni e necessari all'indirizzo mail seguente: venanzioflavio@gmail.com

    Ti ringrazio, ed abbi i miei saluti migliori.

    Venanzio Flavio

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  16. SEI DARSENE, 50 FAMIGLIE, UNA MEDIA DI 4 PERSONE A FAMIGLIA FANNO 200 PERSONE. VOGLIAMO FARE LA DIFFERENZA DI QUANTE MIGLIAIA DI PERSONE ABITANTI A ISOLA VERDE E CA' LINO ASPETTANO DA ANNI UNA VIA DI FUGA DALLA ROMEA? SOLIDALI CON LE SEI DARSENE MA SE SALTA IL PONTE CHI RINGRAZIEREMO?

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