LITE TRA GAY: AGGRESSIONE O LEGITTIMA DIFESA?

“ Non è vero che ho aggredito il mio ex amico - si difende il giovane gay accusato di lesioni - ammetto che avevo un coltello da tavolo con me, ma solo perché mi avevano avvisato che mi stava cercando per uccidermi “. La vicenda, un po’ scabrosa, dell’accoltellamento tra gay uscita sul gazzettino di oggi ha fatto velocemente il giro della città ma a parte la curiosità della gente c’è un altro aspetto che sta pesando in maniera importante sulla vita di un giovane e della sua famiglia. “ Mio figlio sta passando un gran brutto momento - racconta il padre del presunto accoltellatore - è tutto il giorno che lo chiama tanta gente a causa dell’articolo in cui sono state dette alcune cose imprecise ed è molto turbato per quello che è accaduto ”. In sintesi secondo il giovane gay la relazione era stata interrotta da pochi giorni a causa di notevoli incomprensioni di coppia e per uno stile di vita non condiviso, e più volte era stato picchiato duramente dall’ex compagno. “ Quel giorno mi ha telefonato sua zia - continua il giovane - e mi ha avvertito chiaramente - scappa che a te vuole copare - mi sono spaventato e mi sono tenuto il coltello utilizzato per il pranzo, un semplice coltello da tavolo, quando l’ho incontrato ho avuto paura e l’ho tirato fuori per tenerlo lontano ma lui mi ha preso per il collo e si è ferito all’addome, poi da come è stato scritto sul giornale sembra una cosa gravissima ma a me è sembrata che fosse una ferita lieve, so di aver torto per aver avuto il coltello però ero molto spaventato a causa delle innumerevoli volte che ero stato aggredito “. Quindi, la reazione con il coltello non sarebbe scattata per motivi di gelosia, la relazione era stata interrotta, ma per difendersi. “Mio figlio è stato picchiato tante volte, ogni volta mi raccontava una scusa diversa - sono caduto dalle scale, sono caduto dalla bicicletta, ora basta quel tipo è un violento che se ne stia alla larga “.