Pagine

martedì 1 marzo 2016

IL COMUNE ORDINA LA DEMOLIZIONE DI UN CAPANNONE IN VAL DA RIO


Il comune di chioggia ha pubblicato sull'albo pretorio on line l'ordinanza nr 68 con cui ordina la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi alla società cienneci srl del capannone che da qualche mese è stato realizzato in val da rio nell'area del cantiere navale. Secondo l'ordinanza il manufatto dalle dimensioni di 24x50 per 19 metri di altezza sarebbe " in assenza " di titolo abitativo e gli uffici hanno respinto le contro deduzioni adducendo, tra altre motivazioni che: " Il manufatto in parola, presentando dimensioni notevoli (1200 mq) ed ancorato a fondazioni in cemento armato, non si può considerare di lieve entità, pertanto risulta corretto definirlo in assenza di autorizzazione paesaggistica ambientale.". Al momento non è noto se la cienneci srl ricorrerà al provvedimento, sicuramente il presunto abuso edilizio non passerà inosservato nel panorama della ormai imminente campagna elettorale in quanto si tratta di una fattispecie abbastanza simile all'abuso edilizio ( accertato) delle società che gestiscono la darsena marina del sole. Ci sembrerebbe strano che alcuni politici locali non utilizzeranno il presunto ( allo stato attuale ) abuso del cantiere per proclamare la santificazione del noto imprenditore della nautica Marino Masiero.

LINK CON L'ORDINANZA INTEGRALE PUBBLICATA SULL'ALBO PRETORIO ON LINE

  La darsena Marina del sole famosa per il " tendon "

13 commenti:

  1. L imprenditore della nautica che cambia amici e schieramento a seconda di dove gli fa comodo. Oramai ha perso molta credibilità anche sul discorso del ponte per il cuneo salino,che spero inizino presto a farlo cosi verrà sbugiardato da tutte le balle che ha raccontato!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per Anonimo 1 marzo 2016 12:17
      Il ponte contro il “cuneo salino” si deve fare, è innegabile. Sull’ubicazione dello stesso però c’è da fare una osservazione : Perché non lo si è ubicato più a mare, nel punto più stretto del fiume Brenta ?? Era più corto, costava di meno, e avrebbe dato più continuità con la viabilità di Sottomarina.

      Il pechè è molto semplice, perché da tempo gira un progetto di una grande darsena, proprio nel punto più stretto in sinistra del Brenta, lato nord. (boscolo)

      Elimina
    2. Bugie o psicosi complottista? Lascio ai lettori quale sia la vera natura di questo commento dell’amico “ boscolo “ mi sembra il “ manifesto “ di Marino Masiero che cerca di coprire i suoi interessi, anche legittimi, privati agli interessi di utilità pubblica.
      La posizione dello sbarramento è stata decisone in quella posizione perché la più compatibile, sulla foce NON SI POTEVA FARE per il rischio idraulico e per i ben maggiori costi di realizzazione, sul punto più stretto perché è molto più profondo e anche là sarebbe costato molto di più.
      Quindi alla fine quella era la posizione, ancora più a monte dopo i ponti ( posto che avesse senso) sarebbe costato ancora di più perché si sarebbero dovuti realizzare ancora più sbarramenti visto che ci sono più corsi d’acqua.
      San Masiero protettore degli affari suoi dice: “ si poteva farlo sulla foce “ così ci sarebbe stata più continuità con Sottomarina, in realtà lui COPRE ancora una volta i suoi interessi.
      Facendo lo sbarramento sulla foce nessun altro potrebbe fare darsene, dovrebbe chiudere anche l’Oasi, e così eliminerebbe i suoi concorrenti attuali e forse futuri.
      Il pallone gonfiato crede che ci siamo scordati di quando ha realizzato la sua di darsena bussando alle porte del centro-sinistra provinciale e al centro destra regionale.
      In pratica lui aveva il diritto di farsi la darsena dove voleva se invece un’altra socità ha il terreno a est del futuro ponte allora non va bene, allora non si fa sistema, allora non ci sono posti di lavoro.
      Concludo sempre parlando di quel cialtrone che è contrario alla realizzazione del ponte però voleva che l’amministrazione ne facesse uno che collegasse la sua darsena con canal di valle, ma ne parleremo in maniera più precisa in un’altra occasione.

      Elimina
  2. Da una semplice tettoia provvisoria, si è passati ad un vero capannone. Certamente la proprietà ricorrerà e gli auguro che possa essere concesso il Permesso a Costruire in sanatoria, se vi sono i presupposti.

    Non so cosa sia saltato in testa alla proprietà, forse speravano di ottenere presto l’autorizzazione ed in attesa di ciò hanno finito il capannone. Oppure confidavano nelle amicizie in alte sfere, chissà. Il confronto col “tendone” di Masiero regge poco. Lui l’ha tolto, qui invece si tratta di demolire un vero capannone con tanto di fondazioni, o dell’incameramento da parte del comune dello stesso capannone, salvo che nel frattempo non arrivi la sanatoria. (boscolo)

    RispondiElimina
  3. Tutti gli abusi cosi evidenti vengono sanzionati. Non ci sono raccomandati o influenze politiche in queste cose. Ormai la gente dovrebbe averlo capito

    RispondiElimina
  4. Ma quello che non si capisce dal Masiero è come mai non ricorre pure sui due ponti già esistenti da molti anni,cioè quello della romea e ferrovia,visto che il nuovo ponte sarà più alto di quelli già esistenti? Allora da qua si capisce che vuole fare lobby,assurdo non vuole concorrenti o future darsene che li faccia concorrenza!! Alla faccia dell onesta che tanto si vanta!! Però da quanto si è capito fare il ponte dove della sua darsena si che voleva!! Ma non servirebbe a nulla visto che ci sono i canali busiola e canal di valle prima!!

    RispondiElimina
  5. Certo che anche in questo blog si sentono parecchie voci contrarie a Masiero...Anche lei,Comparato,non ha peli sulla lingua al riguardo...

    RispondiElimina
  6. Due parole sull’ubicazione del ponte contro il cuneo salino:
    - il progetto approvato lo prevede all’altezza di via S. Giuseppe. La larghezza del fiume in detto sito è di m. 182 e la profondità max varia da m. 4 a 5,5.
    - la variante approvata al PRG (tav. 13.1.E, scala 1:5000) prevede un “possibile collegamento viario”, spostato di m. 1.250 verso est (lato mare) rispetto al progettato ponte contro il cuneo salino, subito dopo quella specie di isolotto ove dovrebbe sorgere una darsena. La larghezza del fiume in detto sito è di m. 91 e la profondità max varia da m. 6 a 7.

    Indubbiamente prima di passare al progetto esecutivo ci saranno stati studi approfonditi, ma se il fine era quello di salvare una nuova darsena, detti studi si possono manipolare, come sono stati manipolati quelli che hanno consentito la realizzazione del “bombolone” gpl in Val da Rio. (boscolo)

    RispondiElimina
  7. Cosa c'entra il gpl e cosa c'entra masiero? Volete fare casino per tentare di distrarre l'attenzione sul fatto che e' un ABUSO ENORME VISIBILE DA KM DI DISTANZA?

    RispondiElimina
  8. non capisco, scrivimi meglio, tanto non pubblico il nome

    RispondiElimina
  9. Egregio sig. Boscolo,secondo lei perchè il suddetto imprenditore nautico non nomina mai i due ponti già esistenti da molti anni( Ponte Romea,e ponte ferrovia)i quali risultano più bassi di quasi 2 metri da quello nuovo che devono costruire?

    RispondiElimina
  10. Egregio Sig.Boscolo,secondo lei come mai il suddetto imprenditore nautico non parla mai dei due ponti già esistenti,cioè il ponte del brenta sulla romea e quello della ferrovia? Il nuovo ponte difatti sarà più alto di quasi 2 metri se non sbaglio di quelli già citati(ferrovia e romea).

    RispondiElimina

Per inserire i commenti (purtroppo) è necessario inserire un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, in quanto arrivano centinaia di commenti spazzatura con proposte oscene e non riusciamo più a gestire. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.