Pagine
▼
mercoledì 27 aprile 2016
AUMENTA LA TASSA SUI RIFIUTI: ROMINA TIOZZO CHIEDE I NOMI DEGLI OPERATORI CHE NON PAGANO
Non sono mancate le scintille, come previsto, alla riunione della III commissione consiliare di ieri pomeriggio, indirizzata all'ascolto dei dirigenti Veritas riguardo il nuovo fondo di svalutazione crediti, istituito a causa dell'ammanco di 1.400.euro riguardo la tassa di asporto rifiuti, e al relativo contenzioso intentato da dieci imprese turistiche di Sottomarina, che si sono rifiutate di pagarla. Durante il lungo pomeriggio si è verificato un fatto storico: forze di sinistra, di centro e di destra, divise dall'imminente campagna elettorale, all'unisono hanno chiesto che queste imprese pagassero il dovuto prima di rivendicare le proprie ragioni, per non mettere in difficoltà il resto della cittadinanza. Perché, come hanno detto quasi tutti gli intervenuti, sicuramente bisogna rimodulare il peso fiscale relativo ai rifiuti portati dal Brenta e dall'Adige sulle nostre spiagge, caricandolo anche alle località a monte e lungo il corso dei fiumi, ma non è un bel modo di pensare al bene comune quello di inasprire la pressione sugli altri cinquantamila chioggiotti mentre, magari, si va a chiedere il loro consenso elettorale candidandosi consiglieri in qualche lista.
Sarebbe interessante al proposito conoscere i nomi dei ricorrenti: è la richiesta cui si associa la consigliera Romina Tiozzo, che nel suo intervento ha sostenuto «il momento in cui stiamo vivendo è di grande difficoltà economica, per gli operatori ma soprattutto per i cittadini. Ritengo inaccettabile che il peso degli introiti non riscossi debba essere distribuito tra la collettività. Siamo al paradosso per cui chi paga deve pagare di più, anche per chi è inadempiente. Per la trasparenza, è diritto dei cittadini conoscere i nomi di coloro che non pagano. Devono sapere, per chi stanno pagando».
Sulla stessa linea il durissimo quanto puntuale discorso di Matteo Penzo, presidente del consiglio comunale uscente: «Voglio capire se il mancato introito di 1.400.000 corrisponde a quanto non stanno pagando alcuni imprenditori-politici prossimamente candidati: se ciò fosse vero, nonostante le ragioni accampate con le quali in parte concordo, chiedo di sapere se questi contribuenti morosi hanno almeno pagato la parte fissa del dovuto, richiesta a tutti i cittadini per la pulizia dei marciapiedi e cassonetti, dal momento che contestano quella variabile relativa al litorale. Trovo inusuale e scorretto che 49mila chioggiotti possano essere penalizzati anche di un solo euro in più, perché alcuni furbetti non vogliono pagare. Non ci si attribuisce la ragione da soli, dev'essere un giudice a sancirla: nel frattempo, una persona corretta paga e nel caso ottenga appunto ragione, è legittimata a ottenere uno storno nei futuri pagamenti. Se ognuno di noi facesse lo stesso con la bolletta di casa, ricorrendo (e i ricorsi durano anche cinque anni), si andrebbe subito in bancarotta. Intanto, la tariffa per le capanne della spiaggia quest'anno è aumentata o diminuita? Perché se non si pagano le tasse magari è opportuno diminuire la pigione chiesta agli utenti... E se l'utente trovasse la capanna sporca, sarebbero lieti i gestori ove questo utente non pagasse la capanna stessa? Dicono di voler salvare le sorti della città, sono “gli angeli” contro una politica schifosa, brutta, cattiva e ferma che non ha fatto niente in questi anni... visto che gli atti sono pubblici, chiederemo un elenco dei nominativi, per capire se il mancato introito di Veritas corrisponde con esattezza al mancato versamento da parte loro». Più tardi, dal suo profilo facebook, Penzo annuncia che “a seguito di formale accesso agli atti domani (oggi, ndr) pubblicheremo i nominativi delle aziende inadempienti”.
E uno di questi nomi si autodenuncia: l'imprenditore Gianni Pagan, presente in sala, conferma che «non ho problemi a dire di essere tra i dieci che hanno aperto il contenzioso, anche se non faccio parte della lista ChioggiaViva. Rivendico il mio ruolo di cittadino e non di suddito». A sua volta l'avvocato Carla Casson, che tutela gli interessi delle imprese turistiche ricorrenti, ne espone il punto di vista: «Matteo Penzo è intervenuto senza cognizione di causa, la tariffa variabile non è stata pagata perché i criteri di determinazione della stessa non sono conformi alla normativa statale. Questo lo dice una sentenza del tribunale di Venezia del 14 aprile scorso».
La convocazione dell'assemblea, presieduta da Claudio Bullo, è stata richiesta lo scorso 29 marzo da Marco Dolfin della Lega Nord e da Gianfranco Scarpa di SEL, che dice: «Siamo qui per capire i motivi degli aumenti tariffari del 10%. Nel piano finanziario di Veritas vedo la novità di un “fondo svalutazione crediti”, creato per coprire i mancati introiti. Ci chiediamo da quanti anni va avanti l'evasione di alcuni, non può essere stato solo il 2015 a creare questo deficit. A Veritas chiediamo delucidazioni e un prospetto relativo alla situazione debitoria, anno per anno, fino ad arrivare all'ammanco di 1.400.000 euro. Se non ci fosse stato l'inserimento del fondo nel piano finanziario, l'aumento per i cittadini sarebbe stato solo dell'1.7%, molto più tollerabile».
Dal canto suo Beniamino Boscolo di Forza Italia aggiunge altra carne al fuoco: «Veritas vanta un credito maggiore nei confronti di chi ha sospeso il pagamento delle bollette negli scorsi anni. Il tema non è solo il milione e mezzo mancante quest'anno, a causa del contenzioso aperto dai concessionari delle spiagge. Del resto il regolamento dei rapporti in caso di ammanchi lo aveva approvato il consiglio comunale. Se c'è chi non paga, non è giusto colpire tutti, bensì rivolgersi al moroso. Si è ridotta la base imponibile, le imprese chiudono e ci sono meno famiglie, si può anche pensare a ridurre il servizio, essendoci meno immondizie anche grazie alla diffusione della raccolta differenziata. Per pulire la battigia c'erano contributi regionali, dal momento che i rifiuti arrivavano via fiume da altre città rispetto a Sottomarina. Non guardiamo la pagliuzza, perché sta arrivando la trave delle spese per la discarica».
Gli risponde il vicepresidente di Veritas, Giacinto Pesce: «In questi cinque anni i costi non sono mai aumentati. Abbiamo iniziato abbattendo l'aumento del 19.8% previsto dal commissario prefettizio. Veritas non vanta niente nei confronti del Comune, precedenti questioni sono state appianate. Lo scorso anno l'aumento secondo indici Istat, per Chioggia, è stato dello zero, a fronte di oltre 5% per Venezia: quest'anno l'indice Tip -tasso di inflazione programmata- è dell'1% per tutti i Comuni affiliati a Veritas. Ogni mese i sindaci si incontrano in assemblea per monitorare la situazione di tutto il territorio».
Sul piano tecnico taglia la testa al toro il ragioniere generale del Comune, Mario Veronese: «Il soggetto gestore, in questo caso Veritas, riesce a recuperare l'81% dei tributi. A tariffe invariate, sono 2 milioni di euro l'anno di mancato recupero. La legge di stabilità permette l'accantonamento in bilancio di una quota di tali tributi, che ammonta al 55%. Se non variano i presupposti, nel 2018 o 2019 il fondo dovrà essere “allineato” e le tariffe progressivamente aumenteranno. L'unica maniera affinché questo non succeda è agire su due leve: o diminuisce il costo del servizio, o aumenta la capacità di riscossione».
52 commenti:
Per inserire i commenti (purtroppo) è necessario inserire un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, in quanto arrivano centinaia di commenti spazzatura con proposte oscene e non riusciamo più a gestire. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.
Bravo Gianni Pagan che ci ha messo la faccia a prescindere, come mai il Leo Ranieri che era presente non ha fatto autodenuncia anche lui? Tanto poi i nomi vengono fuori?
RispondiEliminaGuarda che al momento non è ancora noto se Leo Ranieri entra in lista, inoltre, per amor di verità tra gli operatori in contenzioso ci sono anche altri soggetti che non sono in chioggia viva. E cmq se il Leo entrerà in lista non credo che su questo tema si tirerà indietro.
EliminaComunque la strada corretta non è l'omesso versamento, ma tutti gli operatori o le associazioni dovevano impugnare il regolamento della tariffa al tar e poi al consiglio di stato in tal modo facevano valere i propri diritti senza pesare sulla collettività. Si vede che volevano anche risparmia sul costo legale di un ricorso al tar e poi al consiglio di stato
RispondiEliminaOnestamente vorrei vedere come ci comporteremmo noi se fossimo nelle stesse condizioni, conosco un'azienda turistica di isola verde che paga 100.000 euro di tassa immondizia.... i ricavi che hanno non possono essere confrontati con un campeggio in centro a sottomarina, tanto per dirtene una, sono a rischio chiusura... non è una battuta, rischiano di chiudere, io credo che nelle loro condizioni tutti noi avremmo fatto la stessa cosa. Non voglio schierarmi con nessuno ma una riflessione su questo va fatta.
EliminaSignor Comparato,
Eliminase un'azienda turistica deve pagare 100.000 € di TARI o di qualche altra tasse e non è in grado di farlo, è assurdo che se ne faccia carico la collettività: significa che quell'azienda deve uscire dal mercato. Se non paga i 100.000 € per quale motivo, poi, dovrebbero pagare i cittadini che già le tasse le pagano. Mi pare che così si voglia istituire in un regime liberistico, tanto osannato, una specie di socialismo imprenditoriale, mi si perdoni l'ossimoro, a favore delle imprese in cui si scaricano i costi sulla collettività e si riservano gli utili per gli imprenditori.
Che le tasse siano elevate è un dato inconfutabile, ma l'imprenditore serio le paga, si confronta con il mercato e ne esce quando non riesce più a sostenerne il carico; in ogni caso l'imprenditore serio prima le paga e poi ricorre, non arbitrariamente non le paga. Se tutti i cittadini adottassero questo criterio, nessuno pagherebbe alcuna tassa, rivendicando criteri di sostenibilità o altro.
Lascio ai lettori le facili considerazioni che si potrebbero trarre se l'amministrazione fosse formata da imprenditori o da amici degli imprenditori*!!!
CHE GUEVARDA
*Il riferimento alle liste fucsia è del tutto casuale.
Vergognatevi tutti, tanto alla fine pagheranno sempre i soliti cittadini onesti. Grazie comune e grazie veritas
RispondiEliminaSignori cari, le ingiustizie sono a tutti I livelli : gli ortolani, coltivatori diretti, piccoli proprietari dei terreni agricoli , pagano MIGLIAIA di euro di IMU da una decina di anni per dei terreni che sono solo VIRTUALMENTE EDIFICABILI e non remunerativi, e nessuno fa nulla . Caro sig Comparato perchè Chioggia azzurra non fa un post dedicato visto che parliamo di almeno 200 famiglie ? Grazie
RispondiEliminaUn cittadino corretto prima paga quello che è stabilito, poi fa tutto il resto, protesta,denuncia...Il non pagare e il far ricadere sulla collettività le conseguenze del mancato pagamento è qualcosa di inaccettabile per tutti. Di fronte a questo punto basilare non ci sono scuse che tengano.
RispondiEliminaIl problema non è il costo della tassa rifiuti ma il SERVIZIO. Se il signor Pesce (uomo di fiducia del PD di Chioggia, vice presidente di Veritas) afferma che la TIA non è aumentata non può affermare che il servizio non sia peggiorato e inadeguato.
RispondiEliminaI clienti di Veritas, privati o commerciali, per Veritas sono dei delinquenti da perseguitare, basta vedere tutti i giorni per strada che ci sono più sorveglianti che danno multe che operatori che puliscono. Che si interroghi Veritas come mai quasi il 100% degli operatori turistici hanno fatto il contratto con privati per la raccolta dei rifiuti: perchè il servizio è migliore e a minor prezzo. Quindi cari vertici di Veritas e cara amministrazione comunale, se volete continuare ad esistere prima che pensare esclusivamente alle vie legali pensate al vostro servizio che è, per i privatigli e per gli imprenditori , assolutamente inadeguato al costo che ci imponete.
La Romina Compini sa che i pescatori non pagano la TIA ? e che tutto lo smaltimento di quello che mettono nei bidoni di noi cittadini lo paghiamo noi cittadini ?
RispondiEliminaDa domani non pago piu' io e tutti i miei amici e familiari tanto paga l collettivita'.....
RispondiEliminaQuando i regolamenti NON vengono stilati con la testa.
RispondiEliminaIl regolamento sullo smaltimento dei rifiuti prevede che anche un immobile sfitto, se dotato anche solo di un servizio (acqua-luce-gas), deve pagare la tassa.
Come a dire che produce comunque immondizia. Idiozia allo stato puro.
Ho già espresso la mia opinione circa la questione degli imprenditori della spiaggia che hanno provveduto a loro spese all’asporto dei rifiuti, respingendo la bolletta di Veritas. Se Veritas ha usato la stessa “idiozia” adottata per i locali sfitti, tutta la mia solidarietà agli imprenditori.
Un’ultima precisazione. Gli amministratori di Veritas e quelli comunali hanno ribadito che non c’è stato nessun aumento delle bollette.
Risposta : vorrei ricordare ai suddetti che l’Italia è in DEFLAZIONE e quindi nessun aumento è giustificato. E vorrei ricordare soprattutto che veniamo da un massiccio aumento (oltre il 50%) decretato dall’allora Commissario Prefettizio cinque anni addietro. Questi i fatti. (boscolo)
L'aumento è stato del 1% in tre anni
EliminaIn risposta a (boscolo)del 28 aprile 2016 12:41
EliminaLei , caro (boscolo), ha uno strano senso della legalità, cioè ammette che degli imprenditori sostituiscano arbitrariamente un servizio pubblico con un servizio privato e si rifiutino di pagare VERITAS, e dà loro la sua solidarietà. Allora ,sotto quest'ottica ogni cittadino potrebbe non pagare VERITAS, sostenendo di provvedere a sue spese al servizio. In questo caso addirittura il mancato pagamento degli imprenditori sarebbe a carico di tutti i cittadini onesti che già pagano! E' una follia!!! I candidati sindaci prendano posizione su questo e sapremo meglio per chi votare. In particolare la candidata SEGANTIN, portatrice di interessi degli imprenditori locali e veneziani, vedi Brugnaro,invece di non dire niente in ogni suo intervento dia chiarimenti su questo punto e gli elettori potranno decidere meglio!!!
Nessuna solidarietà a chi non paga quello che è stabilito.
RispondiEliminaTroppa superficialita' da parte dei dirigenti veritas e soprattutto da parte di chi, in comune, doveva fare quello che la legge chiama "controllo analogo".
RispondiEliminaStesso problema del mercato ittico con sst. Manca il controllo comunale e i ...topi ballano
Se aumentano le tasse propongo una class action contro veritas e il comune.
RispondiEliminaIo propongo una bella class action invece contro coloro che infrangono le leggi comuni e vorrebbero farci credere che loro sono la novità e che dovremmo votarli per vedere meraviglie
EliminaTanto alla fine tutti i consiglieri voteranno per l'aumento della TARI. Saranno TUTTI complici di una gravissima ingiustizia!
RispondiEliminaCi si può appigliare ad un sacco di fattori ma qui c'è un dato che da quanto si legge pare certo: c'è chi non paga e chi non paga infrange la legge. Se poi questo fatto provoca anche danni ai concittadini diventa più intollerabile che mai.
RispondiEliminaSimo difronte non ad imprenditori ma a cattivi maestri che mantengo un certo tenore di vita causando un danno alla collettività e si difendono con un legale (e non un giudice di cassazione)che sostiene essere legittimo non pagare.
RispondiEliminaSe nessuno pagasse le tasse prendendo per esempio questi signori il paese andrebbe allo sfascio e ci rimetterebbero i cittadini normali che hanno un lavoro normale.
Qui si sta parlando di una tassa specifica : l’asporto dei rifiuti, adesso chiamata TARI.
RispondiEliminaAlcuni imprenditori, considerato che sussistevano i presupposti di una applicazione ingiusta, si sono rivolti ad una avvocato sospendendo il pagamento, ma nel frattempo provvedendo anche all’asporto dei rifiuti a loro spese.
Ripeto la domanda già posta : Veritas che cavolo di rifiuti avrebbe potuto asportare se agli stessi avevano già provveduto i concessionari della spiaggia. Mezzi e personale di Veritas dov’erano, che facevano ??.
Le altre tasse, IRPEF, IVA , eec. i citati imprenditori le hanno pagate, come tutti. (boscolo)
Gentile amico Boscolo , ma chi li fa questi regolamenti "demenziali" tipo il pagamento dell ' asporto rifiuti in una casa totalmente disabitata ? Grazie
EliminaPer Anonimo 28 aprile 2016 22:05
EliminaIl regolamento "demenziale" dell’asporto dei rifiuti (TARI) lo fa Veritas in simbiosi con l’Amministrazione comunale, votato poi dal Consiglio Comunale.
Nello specifico il Consiglio Comunale nella seduta N. 60 del 27/6/2014 ha approvato lo I.U.C.(Imposta Unica Comunale) cui è compresa anche la TARI (asporto rifiuti)
In tale regolamento sotto la voce TARI, sta scritto:
- Art. 6. Presupposto per l’applicazione del tributo
Comma 4. La presenza di arredo oppure l’attivazione ANCHE DI UNO SOLO DEI PUBBLICI SERVIZI di erogazione idrica, elettrica, calore, gas, telefonica o informatica costituiscono presunzione semplice dell’occupazione o conduzione dell’immobile e della conseguente attitudine alla produzione di rifiuti.
(boscolo)
Quei sigg. Che hanno approvato tale regolamento, si presume siano "marziani" in quanto ritengono possibile vivere in una casa senza utenze - acqua - luce - gas, ma con la sola linea telefonica e contestualmente produrre rifiuti. Vorrei far provare un solo giorno ai "marziani" se possibile vivere in simili condizioni !
EliminaPerchè la casa ereditata e disabitata da anni deve pagare lo smaltimento dei rifiuti che di fatto non esistono assolutamente ? E poi risulta per l ' erede seconda casa e quindi la tassazione è ancora piu ' alta. Per finire se gli eredi sono piu ' di uno non è possibile dividere la tassa pro quota per erede, ma solo uno paga per tutti. Follia, follia, follia, e nessuno vuole correggere le ingiustizie. Vergogna
RispondiEliminaPer Anonimo 28 aprile 2016 21:52
EliminaE’ vero e condivisibile quello che lei ha scritto.
Tutto deriva dal Regolamento che si è cucito su misura Veritas per incassare sempre. (vedi mia precedente risposta) (boscolo)
Grazie amico Boscolo, come sempre preciso ed assai utile ai noi poveri cittadini tartassati in continuazione. Visto come stanno I regolamenti sull ' asporto rifiuti votato dal Consiglio Comunale, si prendera' in considerazione solo quel candidato sindaco che nel programma avra ' le modifiche al folle regolamento Tari inerente agli alloggi disabitati !
RispondiEliminaSi cerca di creare confusione e di spostare il tiro per sviare il problema che, lo ricordo, sta nel fatto che alcuni imprenditori si rifiutano di pagare le tasse sull'asporto rifiuti e che al posto loro le debbano pagare i cittadini che già le pagano. Se il regolamento di VERITAS è sbagliato, posso anche essere d'accordo, si deve cambiare, fintantoché però è in vigore perché approvato, va rispettato. Ci si può opporre ma in questo caso si paga, poi si ricorre nelle sedi opportune e se si ha ragione si viene risarciti con gli interessi.
RispondiEliminaL'informatissimo (boscolo) sostiene che le altre tasse IRPEF, IVA, ecc, i citati imprenditori le hanno pagate, vorrei sapere da dove ha dedotto questo. L'unico punto certo nel nostro regime fiscale è che sicuramente pagano le tasse i lavoratori dipendenti perché la ritenuta è alla fonte. Il sospetto, assolutamente non la certezza, che invece gli imprenditori le tasse non le paghino esiste, anche in questo caso caricando l'onere, ancora una volta, su chi le tasse già le paga.
La solidarietà va data non a tutti gli imprenditori indiscriminatamente, ma a quelli che, rischiando in proprio, confrontandosi con un regime fiscale assolutamente ostile, nel rispetto delle norme, continuano a rimanere con difficoltà nel mercato e producono utili. Sono questi che trainano la ripresa economica e non quelli che si rifiutano , per esempio, di pagare VERITAS per farsi trainare dalla collettività.
Un saluto a tutti.
CHE GUEVARDA
per Anonimo 29 aprile 2016 09:21
EliminaIo non sposto proprio in fico secco e prima di infangare quegli imprenditori che coraggiosamente hanno impugnato un regolamento cervellotico e forse anche contro la legge, ci penserei due volte.
Evidentemente, se ragiona in codesto modo, lei certamente non ha letto il comunicato di oggi firmato da Gruppo Turismo, Gebis e Cisa Camping. Consiglio a lei ed anche agli altri che bazzicano in questo blog di leggerlo. (boscolo)
Lei non si preoccupi se io ho letto o non ho letto i comunicati del Gruppo Turismo, Gebis e Cisa Camping e, se permette, le letture le scelgo senza i suoi inutili consigli.
EliminaSostenere che questi imprenditori , che non pagano le tasse e che le vorrebbero far pagare a tutti i cittadini al loro posto, hanno un comportamento coraggioso è come dire che gli evasori fiscali sono degli eroi che meritano il nostro apprezzamento perche contrastano il nostro iniquo regime fiscale, dimenticando che, comunque, altri che già pagano, continueranno a pagare per loro.
Vorrei chiarire e ribadire, se non si fosse ancora capito, che io stimo gli imprenditori, quelli veri, che sono la maggioranza, ma non posso stimare chi non paga perché addirittura paghino altri. Anzi, tutta la mia solidarietà e la mia stima vanno senza dubbio a quei commercianti, artigiani e imprenditori che, giorno dopo giorno, con grandi difficoltà, avendo contro un fisco spesso vessatorio, riescono a concorrere nel libero mercato e producono ricchezza.
Lei, comunque, non mi ha risposto da dove ha dedotto che gli imprenditori pagano tutte le tasse, visto che si stima che in Italia ci siano almeno 100 miliardi di euro di evasione all'anno e che tutti i lavoratori dipendenti le tasse le pagano regolarmente. O vuole contestare che questa evasione ci sia!
Saluto i lettori e ringrazio il sig. Comparato per lo spazio concessomi.
CHE GUEVARDA
Sig CHE GUEVARDA , io da semplice cittadino ritengo di essere tartassato ingiustamente ed irragionevolmente a causa dei già citati regolamenti fuori da ogni buon senso. Quindi ringrazio "anche se avro' degli oneri aggiuntivi" gli imprenditori che con la loro azione di protesta hanno creato il caso ,
RispondiEliminaIn risposta ad Anonimo 29 aprile 2016 15:09
EliminaSono d'accordo con lei, anch'io, come lei e come tanti altri, ritengo di avere una pressione fiscale esagerata, il problema è che se accettiamo questo modo di fare, anch'io, lei e tanti altri non dovremo più pagare e lasciare che paghino, obtorto collo, gli altri.
Non si vuole creare un caso: la tassa è sbagliata, si paga e si ricorre: se si vince si avrà il risarcimento con eventuali interessi ; non arbitrariamente non si paga!
Mi riesce comunque difficile ritenere che questi imprenditori non vogliano pagare per sollevare un caso e non per esclusivi interessi personali!
L'obiezione che lei fa sulla pressione fiscale mi pare, comunque, oggettiva e pertinente.
Saluti.
CHE GUEVARDA
Questa vicenda, purtroppo, con tutte le sue ragioni e verità è viziata dalla campagna elettorale, la difesa degli operatori che dicono di difendere le loro attività e i posti di lavoro , non è peregrina, è vero che ci sono alcune attività che sono a rischio chiusura. Con questo non voglio dare ragione a nessuno, alla fine della fiera saranno i tribunali che decideranno quale è la ragione ( giudiziale ) però è altrettanto vero che non è possibile sfiancare le aziende.
RispondiEliminaHo letto la dichiarazione degli imprenditori e posso dire che non concordo con loro. Sono invece d'accordo con il presidente di Ascot Giorgio Bellemo che rifacendosi a quanto detto da Romina Tiozzo ha detto che chi ha fatto ricorso doveva prima pagare il conto. Non si Puo' far cadere il tutto sull'intera collettività . Prima si paga e poi si agisce per la restituzione della somma nel caso il ricorso abbia esito favorevole per gli imprenditori. Così come le cose sono andate non è ammissibile.
RispondiEliminaMa per carità, prima paghi e poi fai ricorso. Prima ti accoppano e poi, se va bene, ti resuscitano …..ma và.
RispondiEliminaI concessionari della spiaggia ed i campeggi (dicono siano 34 imprese) hanno scelto un’altra strada. D’accordo col loro legale hanno provveduto a loro spese per lo smaltimento dei rifiuti, respingendo le bollette. Se avranno torto pagheranno con gli interessi. Però siccome Veritas non ha proceduto alla riscossione coattiva come farebbero per qualsiasi che non paga le bollette, significa che qualcuno in Veritas o in comune ha la coda di paglia. (boscolo)
Non mi sembra che in Veritas o in comune qualcuno abbia “ la coda di paglia “ vatti a riguarda l’intervento “ squisitamente tecnico “ del ragioniere generale ( link https://youtu.be/GFy6I5Hfo54 ) che dice testualmente: le deliberazioni sono state calibrate su schemi ministeriali, non ci siamo inventati nulla “ il dottor Mario Veronese pur prudentemente ( da professionista ) esprime grossi dubbi che i ricorsi contro Veritas possano essere accolti, la stessa cosa dicono quelli di veritas ( che per carità sono ovviamente di parte ) inoltre su questa vicenda ricordiamoci sempre che la voce di apsorto rifiuti è composta da una parte fissa e una variabile, ammesso che il giudizio possa essere favorevole per quella variabile non credo che non possano pagare quella fissa...allora lo stesso principio si dovrebbe accogliere per tantissime altre situazioni.
EliminaChi lo dice che veritas non ha provveduto alla riscossione, io sono al corrente di diversi atti giudiziari intrapresi.
Con questo sia chiaro che non mi fa alcun piacere assistere a questa situazione, conosco la gran parte degli operatori e se sono arrivati a questo è evidente che ne sono stati costretti.
Al tempo stesso una parte di questi sostiene direttamente o indirettamente una cordata di imprenditori che vorrebbe arrivare ad amministrare la città.
E’ evidente che c’è un conflitto di interessi colossale che si aggiunge a quello del ponte sul Brenta dove Marino masiero e un altro gruppo di imprenditori si oppone per interessi privati ( anche legittimi sia chiaro) ad interessi pubblici.
Per andrea comparato 30 aprile 2016 06:35
EliminaForse ho interpretato male, ma il comunicato degli imprenditori che fanno capo a Gruppo Turismo, Cisa Camping e Gebis, in riferimento alla riscossione coattiva dice :
- « Veritas continua a mandare bollette di asporto rifiuti per un servizio non fornito, bollette che naturalmente sono oggetto di contestazione »
- « [.] ..mancati pagamenti di contribuenti per anni precedenti,è possibile solo a seguito di precise ed ufficiali procedure di riscossione coattiva e lunghe tempistiche che non sono minimamente state rispettate nel caso specifico »
(boscolo)
Come ho già scritto, bisognerà aspettare le sentenze, non credo mancherà molto
RispondiEliminaHo sentito che la Segantin vuole restituire l'aumento della tari se sarà eletta.
RispondiEliminaDisgustoso!
Qualcuno le dica di convincere quelli che la appoggiano a PAGARE ORA, SUBITO, SENZA SE E SENZA MA, IL DOVUTO.
Quegli imprenditori spendano meno per la sua campagna elettorale e diano a Cesare quel che è di Cesare.
La Segantin se è politicamente seria rifiuti soldi e appoggio di chi non paga.
RispondiEliminaLa sua faccia che si vede dappertutto fa uno strano effetto a chi sa che quei manifesti grondano del sangue delle fatiche di chi ha pagato e pagherà.
del sangue? mi sembra un po' esagerato
Eliminae per quanto riguarda il tema "concorrenza" vi sembra giusto che veritas debba avere il monopolio dei rifiuti? con la concorrenza i prezzi calerebbero o no?
RispondiEliminaEsagerato? Lo chieda a chi prende 400 euro al mese, a chi ha perso il lavoro, a chi dovrà decidere tra un vestito nuovo o le tasse e i libri perché suo figlio non resti ignorante in balia dei soliti fortunati, che pensano al proprio tornaconto e non a quello dei cittadini!
RispondiEliminaLo chieda a pantalone, che pagherà come sempre, stavolta la TASSA SEGANTIN!!!!!
Ecco il primo frutto della discesa in campo degli imprenditori: la tassa fucsia/Segantin.
RispondiEliminaÈ questo il meglio che garantiranno nei prossimi 5 anni.
Votateli, votateli. Vedrete come andrà.
Non si capisce con quali soldi la Segantin restituirà i soldi che i suoi amici ci stanno portando via. Con quelli di Brugnaro? Ne resteranno pochi dopo lo sperpero della sua campagna elettorale.
RispondiEliminaHa aperto un altro punto di incontro per convincere che i suoi imprenditori hanno ragione a non pagare?
Chi la voterà sappia che per trovare quei soldi finiranno per fargli pagare qualcos'altro.
La Segantin cerca di piegare a proprio vantaggio lo scempio che certi spudorati suoi amici stanno facendo della cosa pubblica, attribuendo e la colpa ad altri.
La Segantin vuol far fallire subito il comune appena insediata?
RispondiEliminaIl CAN CAN e le promesse di rimborso servono solo a mascherare il vuoto totale di idea politica e amministrativa che risulta evidente ogni volta che apre bocca.
E molti di quelli che le stanno a fianco non ne hanno di migliori, visto che, a quanto pare, pensano solo a evitare di pagare.
Basta lasciargli un poco di giorni e boscolo, “sempre preciso e utile ai tartassati”, imperversa senza vergogna.
RispondiEliminaQuesto Robin Hood al rovescio dà la sua solidarietà agli imprenditori che non pagano. Anche lui uno di quelli che "rubano" ai poveri per restare almeno un poco ricchi?
Hanno la faccia di bronzo, questi ultimi, di nascondersi tra chi mira a farsi portavoce del mondo dell’impresa e di fatto così lo screditano.
Perché sono certo che nell’impresa ci sono anche quelli che le tasse le pagano: di imprenditori per bene ne conosco anch’io.
Ma quanti sono tra loro quelli che non danno il dovuto?
A casa mia chi non paga le tasse COSTRINGE GLI ALTRI a pagarle. Se un legale glielo suggerisce, può anche darsi che non delinqua. Di certo si fa una giustizia a proprio uso e consumo e sceglie di ignorare il vantaggio della comunità a proprio esclusivo vantaggio. E’ giusto aspiri alla gestione della cosa pubblica?
Altro che gravissima ingiustizia avvallata dai consiglieri comunali. Quei consiglieri difendono il diritto dei cittadini onesti, di almeno 10.000 famiglie, non di 200, che proprio NON DEVONO pagare per iniziative prive di responsabilità di 34 Robin Hood al contrario.
NO ALLA TASSA SEGANTIN, come vedo qualcuno giustamente la chiama!
cmq se ci sono aziende in difficoltà a rimanere in piedi per coprire tasse troppo alte c'è qualche cosa che non va neppure in questo.... non per dare un colpo al cerchio e un colpo alla botte, ma è facile scaricare tutto sugli operatori turistici quando sono quelli che creano economia, posti di lavoro e tutto il resto
EliminaAnonimo 14,52 - forse dimentica che c è una moltitudine vastissima di cittadini, che ingiustamente pagano l ' asporto rifiuti per le case vuote e disabitate, grazie a un insensato regolamento avallato da qualcuno nel palazzone bianco, di cui si finta di nulla, e che non fa notizia come gli imprenditori turistici. Dove sono finiti I diritti dei cittadini onesti di cui lei difende ?
EliminaVeramente non ci si capisce più niente! Il candidato sindaco Marcellina Segantin, nel suo sito ha dichiarato che , una volta eletta, toglierà il 10% in più pagato da tutti i cittadini al posto degli imprenditori che contestano il pagamento a VERITAS. Ma se sono proprio i suoi amici che la sostengono a non voler pagare la tassa sui rifiuti non sarebbe più semplice che pagassero. E quel 10% in più chi lo darebbe alla signora Segantin, visto che le casse comunali sono vuote. Demagogia allo stato puro!!!
RispondiEliminaE chi restituisce I soldi a quei contribuenti che ingiustamente pagano l ' asporto rifiuti per gli alloggi che sono : sfitti, vuoti, totalmente disabitati da anni specialmente quelli ereditati dai genitori e che non producono un grammo di scoasse , a cui vengono applicate pure tariffe maggiorate. Vergogna
RispondiElimina