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giovedì 2 giugno 2016

2 GIUGNO TRA LE POLEMICHE: DISCORSO SENZA MICROFONO E SFILATA IN MEZZO... COME EL ZIOBA


Polemiche in città per la scelta di non rinviare il mercato del giovedì, nel giorno dedicato alla celebrazione dei 70 anni dalla nascita della Repubblica, dopo il referendum del 2 giugno 1946. La banda, le autorità, le associazioni d'arma e i cittadini si sono trovati stamattina a passare nel Corso del Popolo fiancheggiati da due ali di bancarelle, in mezzo “come el zioba”, che avrebbero potuto essere spostate a una delle domeniche successive, come talvolta è successo. Non solo: allo stendardo, il bel discorso tenuto da una rappresentante del “consiglio comunale dei ragazzi” della scuola Galilei non è stato amplificato da un microfono, come di solito avviene durante le grandi manifestazioni.

Era proprio necessario far convivere il momento istituzionale nel quale si raccolgono tutti gli italiani, con la vendita di stoffe e bicchieri, braghe e polli allo spiedo, come se la vera istituzione fosse il mercato e guai a chi lo tocca? Mauro Bisto, capogruppo uscente del PD (e non ricandidato), non è d'accordo e getta la croce sul sindaco: «Un autogoal fastidioso del sindaco e dell'amministrazione che ha rilasciato i permessi. Come PD abbiamo sempre detto di non spostare il mercato dal centro storico, ma il buon senso suggeriva uno spostamento dalla giornata della Repubblica». Due musicisti della banda hanno rincarato la dose: «Chi ha autorizzato questa concomitanza è un grande amante del rischio. Bisogna ringraziare la Protezione Civile per avere garantito un minimo di spazio per farci passare».

Anche il locale comitato ANPI si fa sentire: “Censuriamo e stigmatizziamo la decisione, le bancarelle hanno intralciato il libero transito della sfilata, l'avrebbe potuto immaginare anche un bambino. Non si conoscono né si possono comprendere in alcun modo i motivi che hanno portato a ciò. Se il mercato fosse slittato a una delle domeniche estive non avrebbe pianto nessuno, tanto meno i negozianti chioggiotti». L'associazione dei partigiani nota con rammarico che «spesso ci interroghiamo della salute delle nostre istituzioni, sotto attacco della cosiddetta antipolitica e degli abusi che il potere ha continuato a perpetrare davanti ai cittadini. E una mattina come questa, quando perfino la solennità non viene rispettata, non aiuta certo a ristabilire il legame di fiducia, responsabilità e rappresentanza che dovrebbe legare la popolazione a chi la amministra».

6 commenti:

  1. Complinenti all'ufficio cerimoniale (gabinetto del sindaco) del comune: dilettanti allo sbaraglio. A CASA!!!

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  2. Perche' criticate? qualcuno delle autorita' cosi' ha colto l'occasione di fare acquisti

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  3. Siamo curiosi di vedere quanti di questi candidati e candidate a sindaco appena finita la campagna elettorale si faranno ancora cortei e manifestazioni in piazza.
    La ghe se andà ben col mercà i a fato campagna elettorale

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  4. La festa del 2 giugno celebra la vittoria del referendum istituzionale del 1946 che ha sancito la nascita della Repubblica. Referendum taroccato, come erano taroccate le annessioni plebiscitarie del 1861 dei vari Stati al Regno d’Italia. (boscolo)

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  5. Come sempre super informatissimo boscolo. Ma fu veramente taroccato il referendum del 1946 , e chi ci ha guadagnato ?

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  6. Se veniva annullato il mercato il Sig. Bisto faceva un video dove diceva al Sindaco che era una indecenza togliere il mercato ai chioggiotti per una sfilata di venti minuti.
    Sempre uguali sti comunisti....

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