Clamorosa svolta in tribunale per il caso del presunto falso cieco di cui Chioggia Azzurra si è più volte occupata nel tempo. Una perizia ha stabilito che il 70enne accusato di truffa aggravata è cieco davvero, e non ha simulato l'invalidità per ottenere il beneficio dell'indennità di accompagnamento, di cui godeva da circa quindici anni. L'uomo era stato seguito e fotografato più volte dai carabinieri mentre compieva atti incompatibili con una totale cecità. Il rito abbreviato davanti al giudice per le udienze preliminari si è dunque concluso con un'assoluzione per insufficienza di prove rispetto alla richiesta dell'INPS di vedersi restituito l'eventuale maltolto, circa 150mila euro. Per la precisione, l'anziano soffre di una grave compromissione alla retina, che gli consente solo una parziale vista laterale. Fra le varie accuse smontate, racconta la figlia a Chioggia Azzurra, anche quella di lavorare irregolarmente in un esercizio di Sottomarina, nonostante l'età da pensione: l'indagine era partita dalla segnalazione di una persona che riteneva appunto l'uomo un impostore.
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mercoledì 29 novembre 2017
1 commento:
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Mi consenta. Non e clamorosa la svolta. Semmai e clamorosa la circostanza. Un persona affetta da grave handicap visus, investita da delazione ed alla quale fa seguito indagine giudiziaria. Sottoposta a giudizio, il "delinquente" viene (ed ecco il clamore), clamorosamente assolto, per insufficienza di prove, citato a giudizio di nome e per conto dell'INPS.
RispondiEliminaSpero che questa persona sia ben avvocata, per quando gli e stato... Gli sono solidale in tutto e per tutto.