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martedì 19 dicembre 2017

L'AUTORITÀ PORTUALE AI FERRI CORTI CON LA CAMERA DI COMMERCIO: "SPECULA SUL PORTO DI CHIOGGIA E NE CAUSA LA PARALISI"

Parole durissime dal presidente dell'Autorità di Sistema Portuale dell'Adriatico Settentrionale, Pino Musolino, nei confronti della Camera di Commercio di Venezia e Rovigo, "colpevole" di «essersi permessa di presentare, senza alcun fondamento giuridico nè rispetto istituzionale, un atto di diffida all'AdSP». L'incontro tra i due enti si è rivelato aspro, dopo che l'Autorità ha appreso di una delibera adottata dalla Camera di Commercio nella quale si chiede che il porto di Chioggia paghi all'Azienda Speciale per il Porto (A.S.Po.) un corrispettivo economico per entrare in possesso delle aree portuali, acquistate con soldi pubblici -salvo prova contraria- e richiedendo di assorbire tutto il personale di A.S.Po.
«Oggi per l’ennesima volta è stato inscenato un teatrino sulla pelle delle imprese e delle attività economiche clodiensi, che aspettano da tempo risposte chiare sul futuro dello scalo», ha dichiarato il presidente Musolino uscendo dalla riunione. Da tempo l'Autorità Portuale ha chiesto chiarimenti al Ministero riguardo la gestione del porto di Chioggia, e sta attendendo i dovuti passaggi a norma di legge per poter pienamente prendere possesso delle aree, e iniziare a governare rapidamente un settore che da troppo tempo assiste solo a corposi cali di traffico e inadempienze nella gestione delle aree.

il presidente della Camera di Commercio Delta Lagunare, Giuseppe Fedalto

Continua Musolino: «Abbiamo avuto la conferma che A.S.Po. e Camera di Commercio non intendono collaborare con noi per la crescita e lo sviluppo del porto di Chioggia, ma stanno solo mettendo in atto una strategia speculativa che causa inoltre la paralisi dello scalo e ulteriore spreco di denaro pubblico. Questa Autorità non intende far pesare due volte sulle tasche dell’erario l’acquisto di aree che dovrebbero essere già demaniali, e sicuramente non si presta a questo genere di operazioni al ribasso. Peraltro, rispetto ad alcuni passaggi recentemente intrapresi da A.S.Po. e Camera di Commercio, nutro seri dubbi sotto il profilo della legittimità e della regolarità amministrativa».
Dopo aver ripetutamente chiesto l’intervento del Ministero e delle autorità competenti sulla base delle norme primarie e sovraordinate, quali la legge di riforma dei porti (Dlgs 169/2016), l’AdSP tornerà alla carica con più determinazione, affinché vengano chiarite una volta per tutte le competenze e le titolarità sul porto di Chioggia che, a distanza di dieci mesi dalla creazione -a parole- di un unico sistema portuale, sta ancora aspettando di sapere come muoversi.

il presidente di A.S.Po. Damaso Zanardo

«Stiamo giocando sulla pelle dei lavoratori, delle imprese e del tessuto economico e sociale della città», conclude Musolino. «L’Autorità di Sistema che presiedo non si presterà mai a giochini e speculazioni a scapito delle persone e delle imprese. Siamo disponibili a collaborare, a discutere e rimboccarci le maniche, ma serve chiarezza di intenti e serietà amministrativa, perché Chioggia non può e non deve più aspettare».

1 commento:

  1. Sono decenni che ASPO usa il porto e le sue strutture come strategia speculativa mettendo da parte utenti e lavoratori e il risultato si vede,perdita di traffici, gestione inadeguata,risorse sprecate su strutture che non servono.
    Tralasciamo poi la concessione delle aree a Socogas che stanno facendo arrabbiare anche i cittadini di Chioggia.

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