Hanno trascorso la notte all'addiaccio, sotto una pensilina nei pressi della strada Romea, i 14 richiedenti asilo africani sgomberati ieri dall'ex ristorante al Bragosso in località Sant'Anna di Chioggia, per i quali è scattata la revoca del programma di accoglienza a seguito delle risse scatenate all'interno della struttura lo scorso dicembre. Anche stamane i migranti sono accampati nel parcheggio dell'immobile, con le loro valigie e i pochi averi: la situazione è tranquilla, ma desta pur sempre qualche preoccupazione fra i residenti della frazione. Nella giornata di ieri la rete Chioggia Accoglie ha provveduto a recapitare agli stranieri alcuni generi di prima necessità, e si sta attivando per trovare una soluzione abitativa temporanea. Intanto l'ex Bragosso non risulta ancora essere stato messo all'asta, nonostante una pesante esposizione debitoria della proprietà dell'edificio, la quale non è in capo alla cooperativa sociale Nuovo Mondo che si è occupata in questi anni dell'accoglienza. Un servizio che ha svolto anche oltre i termini, relativamente a queste 14 persone e finché la Prefettura non ha deciso l'intervento di ieri, dopo aver traslocato la maggior parte dei migranti in due case private a Brondolo. Lo stabile, che ha evidente bisogno di una manutenzione, non è stato altresì chiuso per il mancato rispetto di norme sanitarie, bensì temporaneamente sospeso dal momento che non vi sono presenti altri rifugiati né sono previsti ulteriori prossimi arrivi.
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venerdì 20 aprile 2018
2 commenti:
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E la chiamiamo accoglienza? Complimenti al prefetto, soprattutto per la questione pubblica sicurezza... per non parlare di quella umanitaria!!! Vergogna!!! Un residente di Via Marinetta
RispondiEliminaPortateli a casa tua, buon samaritano!
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