I sette richiedenti asilo espulsi dall'ex ristorante Al Bragosso di Sant'Anna di Chioggia che sono stati temporaneamente allocati alla Comunità Missionaria di Villaregia, ieri sono tornati a far visita ai locali della parrocchia di Sant'Anna, il cui parroco è in stretto contatto con il direttore della Caritas diocesana don Marino Callegari e con la rete Chioggia Accoglie. Vista l'emergenza, don Giovanni Natòli con l'aiuto di alcuni parrocchiani sta aiutando i sette ragazzi che ancora non hanno una destinazione: «Come comunità cristiana – dice il sacerdote, già obiettore di coscienza – non possiamo rimanere indifferenti davanti all'emergenza», anche seguendo l'invito di Papa Francesco, che a Lampedusa disse «Caino, dov'è tuo fratello?». La scorsa settimana il cardinale Montenegro, in visita alla Chiesa locale, ha ricordato l'attenzione pontificia al complesso tema degli immigrati.
Anche gli altri 8 rifugiati sono ancora per pochi giorni nelle strutture messe a disposizione dal mondo cattolico della zona. In questi giorni la rete Chioggia Accoglie, oltre che occuparsi di fornire loro tutto l'aiuto possibile per soddisfare i bisogni primari, sta valutando ogni singola situazione al fine di individuare, collaborando con gli enti preposti, il percorso più adatto da intraprendere allo scopo di “recuperare quanto non fatto da chi precedentemente ne aveva in carico l'accoglienza”, si legge in una nota. Data la situazione di estrema precarietà, Chioggia Accoglie è all'attiva ricerca di realtà e disponibilità per accogliere i giovani durante lo stretto periodo di tempo necessario ad avviare il processo di reintegro.
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mercoledì 25 aprile 2018
MIGRANTI ESPULSI DALL'EX BRAGOSSO IERI IN VISITA ALLA PARROCCHIA DI SANT'ANNA. "CHIOGGIA ACCOGLIE" CERCA SISTEMAZIONI
1 commento:
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“Chioggia Accoglie è all'attiva ricerca di realtà e disponibilità per accogliere i giovani durante lo stretto periodo di tempo necessario ad avviare il processo di reintegro”
RispondiEliminaNON È COSÌ. Altro che reintegro, i giovani violenti (bisogna dirlo) sono in attesa del foglio di espulsione dal territorio italiano. Non sono angioletti!