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martedì 10 luglio 2018

ANCORA UN RINVIO PER RIDEFINIRE LA LINEA 80. DA INIZIO AGOSTO TORNERÀ LA FERMATA ALLA VEMPA

Ancora un rinvio, stamane in Prefettura a Venezia, per la procedura di raffreddamento riguardo la linea 80, tra i sindacati dei lavoratori, il Comune di Chioggia, la Città Metropolitana e i dirigenti di Arriva Veneto, ovvero la nuova società gestrice. Per l'amministrazione clodiense hanno partecipato l'assessore Daniele Stecco e il consigliere Jonatan Montanariello, che all'uscita hanno confermato a Chioggia Azzurra come il 30 luglio vi sarà un nuovo incontro nella sede dell'Ufficio Territoriale di Governo, si spera definitivo dopo il passaggio tecnico intermedio alla Città Metropolitana. «Vogliamo rassicurazioni da quest'ultima e da Arriva – dice Stecco – perché anche se la volontà appare certa vogliamo vedere i fatti, che ancora non ci sono. Lo hanno rimarcato anche i sindacati». Per quanto a Fusina sia già stato istituito il collegamento diretto con Chioggia, solo da fine mese al 5 agosto tornerà la fermata mestrina della Vempa (in via Rampa Cavalcavia) in luogo di quella posta a Marghera in via Rizzardi.
Sempre nello stesso periodo è previsto il ritorno ai vecchi orari di partenza da piazzale Roma, ovvero ai minuti 25 e 55. Ma le ultime questioni lasciate in sospeso sono importanti: le richieste chioggiotte parlano dello spostamento alle ore 5.25 della corsa da Venezia invece che le 6 del mattino, quindi che alla sera da Sottomarina l'autobus parta alle 20.30 e non alle 20.45; per la domenica invece il Comune chiede che sia istituita una corsa in più alle 13.25 verso il capoluogo, e nella direzione opposta che venga aggiunta la corsa delle 0.25. Inoltre, continua il consigliere Montanariello, la delegazione cittadina ha fatto mettere a verbale dal Prefetto che chi ha un abbonamento urbano Actv possa viaggiare con quello anche sui mezzi di Arriva Veneto fino a Valli di Chioggia, altrimenti verrà chiesta alla Regione la redistribuzione dei km a svantaggio dell'azienda italo-tedesca: «Non c'è alcuna integrazione fra i biglietti di Arriva e quelli del servizio urbano Actv, nonostante venga fatto credere», conclude l'esponente del PD. «Ciò deve essere messo per iscritto onde evitare multe agli utenti».

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