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lunedì 20 agosto 2018

L'APPELLO DI DON MARCO PER RIVA VENA SUD: "CITTADINI, ALZATE LA TESTA E DENUNCIATE CHI SPACCIA"

Non sono certo passate inascoltate le parole che ieri mattina don Marco Favero, sacerdote dell'oratorio salesiano di Chioggia, ha pronunciato all'inaugurazione della mostra documentale relativa alla Banda cittadina, nella sede di palazzo Ravagnan. Il prete di origine friulana ha rimarcato come l'attività della Banda si inserisce nel contesto di riva Vena sud, nuovo luogo delle emergenze tra cui lo spaccio di cocaina e la violenza privata: «Tutte le realtà che vivono in queste calli – ha affermato don Marco – devono collaborare per farsi sentire, allo scopo di educare i più giovani all'uso corretto delle risorse che ci sono». Un presidio sociale che il salesiano aveva già rivendicato in un articolo comparso nelle pagine del settimanale diocesano Nuova Scintilla (qui il testo integrale), dove porta la testimonianza di dieci anni di attività pastorale: «C'è cosa abbiamo fatto e come si può operare – dice don Marco a Chioggia Azzurra – chiedendo aiuto alle istituzioni e alle associazioni presenti sul territorio.
Serve un dialogo costante con le forze dell'ordine, affinché lo scopo non sia solo fare cassa attraverso le multe o tagliare i nastri alle cerimonie ufficiali. E i singoli cittadini virtuosi alzino la testa e comincino a denunciare l'illegalità, senza paura di ritorsioni né giustificando le attività criminose». Fra gli eventi che hanno minato la tranquillità dell'area, anche il sequestro per soli 15 giorni del bar El Bacaro tra calle ponte Scarpa e calle Furlanetto, legato allo smercio di droghe del pusher Cristian Veneziani: ora l'esercizio è stato dissequestrato ed è tornato nella disponibilità del suo precedente proprietario, estraneo ai fatti. Intanto, dopo gli eventi dello scorso Natale sotto la sigla “Viva Vena”, organizzati assieme all'associazione Amico Giardiniere, anche quest'anno l'oratorio salesiano è pronto a fare la propria parte per il rilancio della fondamenta.

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