Si è fermata a 141 centimetri sul livello medio del mare la prima ondata di acqua alta che a partire dalle ore 12 di oggi ha invaso il centro storico di Chioggia. Il picco è stato raggiunto quasi tre ore più tardi, sopravanzando così le paratoie del Baby Mose, la struttura che da poco meno di dieci anni salvaguarda la città nel caso la marea non superi i 130 centimetri sul medio mare. Dal centro di rilevazione sulla diga sud di Sottomarina invece, il livello massimo è stato raggiunto alle ore 14, con ben 150 centimetri.
L’acqua ha cominciato a salire naturalmente da Vigo, il luogo più vicino alla laguna aperta, sommergendo in breve la piazzetta e diffondendosi lungo il corso del Popolo: un lungo fiume ininterrotto e livido, la piazza e le calli sono andate sotto una quota non alta ma comunque fastidiosa di acqua lagunare. Anche le rive del canal Lombardo e del canale San Domenico, compresa quella più rialzata della frontaliera Sottomarina, sono andate sotto, con difficoltà per la circolazione automobilistica compresa quella diretta al ponte San Giacomo.
Molte le chiamate ai vigili del fuoco, che sono entrati prontamente in azione con le proprie pompe. Come sempre i negozi sotto i portici hanno alzato per quanto possibile le protezioni. Grandi disagi anche sul litorale sabbioso adriatico, in specie a Pellestrina e a Isolaverde, dove le mareggiate hanno non solo eroso l’arenile ma distrutto alcune strutture turistiche estive, fino al prossimo ripascimento. Le previsioni non inducono all’ottimismo: anche il minimo di marea -previsto per le 19 di oggi- sarà comunque alto, attestandosi attorno ai 110-115 centimetri.
Tale circostanza, sommata alle folate di scirocco (anche 50 nodi in mare aperto, onde di 4 metri verso la costa adriatica), potrebbe rallentare il deflusso e costituire un cospicuo “letto” d’appoggio per il prossimo picco massimo, previsto alle 0.30 nella prossima notte, a cifre forse superiori rispetto a quelle già raggiunte: questi gli aggiornamenti ogni cinque minuti in tempo reale, mentre quelli dalla diga di Sottomarina sono qui. Non solo a Chioggia si sono avvertiti gli effetti della marea eccezionale e del maltempo: il Lido di Venezia risulta allagato nelle sue strade principali, sconvolgendo la navigazione dei vaporetti Actv e la percorribilità viaria per i mezzi pubblici che collegano le isole tramite ferry boat. A Venezia il Comune ha chiuso ai pedoni anche piazza San Marco nel primo pomeriggio, in attesa di una serata e una notte da ricordare per sempre.
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