È iniziata stamane alle 10.30 l’udienza avanti il Consiglio di Stato a Roma, avente a oggetto il ricorso del Comune di Chioggia e del WWF verso la precedente sentenza del TAR del Veneto, che consentiva all’impresa Costa Bioenergie di proseguire i lavori di costruzione del deposito di gpl in Val da Rio. Il Comune, rappresentato da sindaco e assessore all'ambiente, è assistito dall’avvocatura civica oltre che dall’avvocato Simonetta de Sanctis Mangilli, patrocinatrice delle cause avanti l’organo di secondo livello della giustizia amministrativa.
Frattanto nella Capitale sono scesi circa quaranta attivisti del comitato No Gpl, che attorno a mezzogiorno hanno manifestato in piazza Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, la loro contrarietà all’impianto attraverso gazebo, cori e striscioni. Contemporaneamente agli attivisti sono scesi a Roma i consiglieri comunali Marco Dolfin, Maria Chiara Boccato e Romina Tiozzo, oltre al presidente dei concessionari balneari di ASCOT Giorgio Bellemo, che hanno incontrato i parlamentari leghisti Fogliani, Vallotto e Bazzaro.
I deputati veneziani del Carroccio hanno presentato una nuova interrogazione al ministro Di Maio, chiedendogli di annullare l’autorizzazione interministeriale del 2015, che definiva «strategica» per l’economia nazionale la struttura. In treno invece si sono recati nell’Urbe gli esponenti del M5S, con la consigliera regionale Erika Baldin, il presidente del consiglio comunale Endri Bullo, il capogruppo Paolo Bonfà e il consigliere Daniele Padoan.
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