«Il chioggiotto, checché se ne dica, è amante del lavoro; forte e coraggiosissimo nella vita travagliata del mare, continua intrepido la pesca anche nella bufera; benefattore dell'umanità, salva assai di frequente la vita altrui con un disinteresse e un'indifferenza senza pari, come si trattasse dell'azione più comune; è frugale, religioso, sincero. Sente emulazione pe' popoli dei lidi circumvicini, tuttavia sebbene abbia molto viaggiato, mai non è vinto o tentato dallo splendore d'altri luoghi. (...) La donna chioggiotta, se è un po' ciarliera, è però brava massaia, maneggia del pari il fuso, la marra e il remo, è all'uomo ardimentosa, è di cuore eccellente e di ospitale cortesia».
(Agostino Garlato, "Canti del popolo di Chioggia", 1885)
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