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mercoledì 6 febbraio 2019

FRANCESCO MAINO E I NOMI DATI DA CHIOGGIA AL SENTIMENTO DEL VENTO

«(...) i diversi modi che hanno i chiozzotti di nominare il vento. Una delle caratteristiche principali di uno scrittore è saper dire le cose, dar loro un nome, oppure rinominarle con parole che restituiscano forza alle cose, pane, vento, marina, mare, albero per fare degli esempi. (...) Scrivo queste righe ripensando alla parola sentimento... quando il vento è solo una sensazione cerebrale, una idealità, un'attesa che andrà a compiersi, vento che non è ancora compiuto: si dice sentimento. Bella è anche la parola sbocaura, sboccatura, quando il vento vien a raffiche improvvise che si sberóndolano sull'onda (sto ricordando a memoria, forse sbaglio, perdonate)».

(Francesco Maino, prefazione al premio letterario Città di Chioggia, 2015)

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