Una storia bellissima, di quelle che a ogni giornalista piace sempre raccontare. Si sono incontrati dopo sessant’anni, Gianfiore Veronese e Pierluigi Mori: il primo di Chioggia, il secondo toscano di Piombino, hanno trascorso il servizio militare assieme nel 1959 a bordo della nave Vesuvio diventando molto amici, e poi però si erano persi di vista allo scadere della naja, mettendo su famiglia. Grazie alle possibilità offerte dalle tecnologie informatiche e da internet, con l’aiuto del figlio Cherubino il signor Veronese -ormai ottantenne e ancora attivo nell’associazione Marinai d’Italia- è riuscito a rintracciare il commilitone di un tempo, ancora vivo e pimpante: così, ieri mattina, Pierluigi ha riabbracciato a Chioggia l’amico perduto e tra la rievocazione dei ricordi sono andati a pranzo assieme in un ristorante della città. Non è tutto: due anni fa Gianfiore e Cherubino Veronese erano riusciti a mettersi in contatto anche con un terzo commilitone, il siciliano Alfio Arcidiacono, con il quale hanno intrattenuto una lunga conversazione telefonica. «Adesso non passa settimana che non si sentano per telefono – dice il figlio di Gianfiore – e anche per videochat». Magari la prossima volta i tre soldati saranno di nuovo tutti assieme a far festa.
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