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mercoledì 6 marzo 2019

VITTORIA DEL COMITATO PER FORTE SAN FELICE, ABBASSATO IL “MOSTRO DI CEMENTO ARMATO” CHE CONTROLLA IL MOSE

Un’altra vittoria del comitato per il Forte di San Felice, in nome del paesaggio. Sono in corso alla diga sud di Sottomarina, nei cantieri per il Mose, i lavori di abbassamento di tre o quattro metri per l’edificio di controllo delle paratie mobili, inizialmente previsto di altezza pari a 21 metri. La decisione del Provveditore alle Opere Pubbliche, Roberto Linetti, acconsente alla richiesta giunta al Consorzio Venezia Nuova dal Comune di Chioggia e da alcune associazioni, come WWF, LIPU e soprattutto il comitato per il Forte di San Felice: all’inizio di giugno 2018 l’osservazione era stata presentata al tavolo di trattativa per le opere architettoniche inserite nel contesto del Mose.
In tale circostanza il presidente del comitato Erminio Bibi non usò mezzi termini nel definire «mostro di cemento armato» il blocco posto alla spalla meridionale del progetto, che avrebbe alterato in modo irreversibile il paesaggio. Una nota del comitato si chiedeva appunto se tali misure, decise fuori Chioggia, fossero davvero necessarie a fronte di funzioni svolgibili anche entro edifici alti 15 metri come altrove: «Il Forte pare soffocare di fronte al Mose, non va sacrificata la sua visualizzazione panoramica, bisogna ripristinare anche la torre medievale tagliata dagli Austriaci». Così il Provveditore ha dato disposizione al CVN di rivedere il progetto disegnato dagli architetti dello IUAV di Venezia, e nel giro di qualche giorno o settimana l’altezza dell’opera sarà ridotta.


AGGIORNAMENTO DEL 22 MARZO: l'opera, una volta ridimensionata, appare così.

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