Presenti invece le opposizioni, con il leghista Marco Dolfin e i democratici Jonatan Montanariello e Barbara Penzo, che hanno chiesto al sindaco di far intervenire il ministro Toninelli per modificare il regime in atto, voluto dall’Autorità Portuale di Sistema: lo scorso 14 febbraio l’ente veneziano presieduto da Pino Musolino aveva mantenuto le condizioni critiche del ponte, disponendo le prove di carico all’impresa Ferrara per un massimo di 44 tonnellate, ovvero i camion diretti al porto. Dal canto suo, ha confermato il vicesindaco, il Comune sollecita l’Autorità Portuale quasi ogni giorno a trovare una soluzione che incontri le necessità dei cittadini.
Non di solo ponte si è dibattuto: alcuni manifestanti hanno cercato di posizionarsi in mezzo alla carreggiata anche per testimoniare l’isolamento di un’area abbandonata a se stessa, resa ghetto senza verde pubblico, con la viabilità inficiata dal transito dei mezzi pesanti che si riflette anche sulle condizioni del manto stradale. Solo delibata la questione del mercato ittico all’ingrosso, che il Movimento 5 Stelle vorrebbe traslocare alla vecchia marittima nella parte settentrionale dell’isola: ma il comitato dei residenti ha già dichiarato in maggioranza di non volerlo, prima ancora di ragionare della viabilità sdoppiata e alternativa.
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