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martedì 11 giugno 2019

SI CONCLUDE IL PROGETTO "CHIOGGIA RIPARTE DAL LAVORO": COMUNE E SST PRONTI A REPLICARLO NEI PROSSIMI MESI CON I FONDI DELLA REGIONE

Si avvia alla conclusione la seconda edizione di “Chioggia riparte dal lavoro”, il progetto di pubblica utilità e cittadinanza attiva finanziato dalla Regione Veneto e messo in campo dal settore Servizi Sociali del Comune di Chioggia, in collaborazione con la società partecipata SST, con l'obiettivo di realizzare interventi multiprofessionali orientati a rendere effettiva l’inclusione sociale attiva dei destinatari, favorendo l’occupabilità di soggetti svantaggiati nel mercato del lavoro e contrastando la disoccupazione di lunga durata attraverso l'impiego temporaneo in lavori di pubblica utilità.
Dallo scorso 3 dicembre, sei lavoratori sono stati occupati per venti ore a settimana in attività di vigilanza (2 al mercato ittico e 4 per l'apertura/chiusura e vigilanza del palazzo municipale e dei giardini pubblici di viale Umbria, piazzale Europa, viale Mediterraneo, via Zeno nord, via Zeno sud e isola dell'Unione); 6 in attività di dipintura, riordino dei magazzini, pulizia del verde indesiderato lungo i marciapiedi, 3 invece gli addetti amministrativi impiegati al museo civico. «Entro il 17 giugno presenteremo in Regione il nuovo progetto di reinserimento al lavoro», annuncia l'assessore alle Politiche Sociali Luciano Frizziero. «Ho sempre sostenuto - continua l'amministratore di SST Emanuele Mazzaro - che SST è e deve essere il braccio operativo dell’amministrazione comunale in ogni settore, ancor più in quello sociale. Per noi, che forniamo servizi alla cittadinanza, è stata un’opportunità che non ci siamo fatti sfuggire.
Per questo abbiamo già pubblicato la manifestazione d’interesse all’individuazione di un partner operativo, nell’auspicio che il progetto venga approvato dalla Regione anche per quest’anno». Conclude l'assessore: «Credo che questo progetto di pubblica utilità sia una delle offerte sociali e lavorative più apprezzate dai cittadini che si trovano da tempo senza lavoro e senza ammortizzatori sociali. Ritengo che l’emergenza lavoro a Chioggia sia ancora una forte: il mio impegno è individuare anche altri percorsi di reinserimento lavorativo e di inclusione sociale, che accrescano l’autostima delle persone coinvolte e permetta loro di acquisire nuove conoscenze lavorative e di relazione. La formazione professionale per coloro che hanno perso lavoro o che si trovano da molti anni ai margini dell'occupazione è la soluzione più concreta».

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