Un avvio sfortunato per l'82^ Sagra del Pesce, che venerdì e sabato sera è stata funestata per larghi tratti dagli acquazzoni di stagione, "puntuali" nell'abbattersi proprio mentre i tanti clienti erano in coda agli stand lungo il corso del Popolo, oppure già mangiando. Quello che si è sfogato ieri attorno alle ore 20 ha visto il fuggi fuggi generale al riparo di edifici al chiuso e tettoie.
Gli stessi ristori hanno fatto in modo di posizionare alcuni tavoli proprio sotto i portici, dove già era difficile il normale transito per via dell'assembramento di coloro che sono stati sorpresi dalla pioggia, oltre che sotto il municipio e la Loggia dei Bandi. Il fatto ha destato numerose polemiche in Rete, sia per il decoro urbano che per una presunta disorganizzazione dei cosiddetti piani B.
In merito, il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale Jonatan Montanariello punta il dito contro l'amministrazione, rea a suo avviso di «fare passerelle e spendere 3050 euro per un cartone da adibire ai selfie con lo sfondo della Sagra», senza curarsi degli aspetti concreti. Montanariello esprime «solidarietà agli standisti, vittime di un regolamento miope che non è stato emendato come avevo chiesto.
Queste persone si sono viste costrette ad allestire i tavoli sotto i portici, dal momento che la modifica al regolamento voluta dai 5 Stelle impedisce giorni di recupero, impedisce le prenotazioni durante il weekend, impedisce di partecipare ad altre sagre per le associazioni già coinvolte in quella attuale.
Chi si accanisce sul web - continua il consigliere democratico - deve sapere che gli standisti non hanno colpa di quanto accaduto in extremis, per quanto sbagliato sia, dopo ingenti investimenti sostenuti e avendo schiere di personale da pagare ogni sera».
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