Questa mattina sono stati attivati per la prima volta al Museo civico della Laguna sud di Chioggia i beacon, dispositivi in grado di regalare ai visitatori un'esperienza culturale molto più ricca. In tempo reale, i beacon riconoscono la posizione del visitatore e inviano via bluetooth al tablet in dotazione le informazioni inerenti la sala o l’opera che si sta osservando. I beacon sono disponibili anche nel Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo che assieme al Museo civico di Chioggia è parte del progetto transregionale e transfrontaliero Innocultour, nato come collaborazione tra partner istituzionali e operatori turistici del Veneto e della Croazia per promuovere 8 tra musei e località della costa adriatica che possano offrire un turismo culturale di nicchia e meno mainstream.
la playlist video degli interventi:
La conferenza di presentazione delle novità tecnologiche dei due musei si è tenuta nella sala Lampadari del municipio di Chioggia, e ha visto la partecipazione di Isabella Penzo, assessora alla Cultura e al Turismo del Comune di Chioggia, e di Roberto Tovo, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Rovigo. La Regione del Veneto ha individuato i due Comuni e i rispettivi musei quali partner per raggiungere le finalità del progetto Innocultour ed essi hanno aderito con grande dedizione.
In questa fase di chiusura del progetto – che in Veneto si conclude con il workshop che si tiene oggi nella sede del Museo civico in campo Marconi – ha luogo anche un importante momento istituzionale: alla presenza del direttore del Polo Museale del Veneto, dottor Daniele Ferrara, è stato sottoscritto anche un accordo tra i comuni di Chioggia e di Rovigo e il Polo Museale con l’obiettivo di valorizzare in rete l’offerta culturale e turistica del territorio compreso tra la Laguna di Venezia e il Polesine, promuovendo itinerari che uniscono un’area ricca di testimonianze archeologiche, storico-artistiche, storiche e naturalistiche.
La sottoscrizione dell’accordo consente di garantire la sostenibilità dei risultati e il perdurare degli stessi oltre la fine del progetto Innocultour. In premessa alla conferenza stampa è stato presentato il suggestivo video realizzato nell’ambito del progetto, proiettato già alla Mostra del Cinema di Venezia e che promuove il legame tra i due musei come un viaggio meraviglioso dove l’uomo, la natura e la storia si incontrano e la cui visione è stata successivamente offerta alla conclusione del workshop pomeridiano riservato agli operatori turistici e museali, che hanno sperimentato in anteprima i beacon all’interno del Museo civico della Laguna sud.
«Innocultour è un ulteriore strumento che permette di consolidare e sviluppare la rete dei musei che già usufruiscono della biglietteria integrata», ha commentato Daniele Ferrara del Polo Museale del Veneto riferendosi alla convenzione “Storie sull’acqua. Percorsi d’arte tra Laguna e Polesine” in vigore dal 2018 e che offre al turista di attivare due percorsi di conoscenza attraverso diversi musei con un unico biglietto. «La nostra è una offerta culturale complessiva tra musei collegati tra loro anche nei contenuti e in costante dialogo con il territorio circostante, perché nessun museo è isolato», ha aggiunto Ferrara.
«Ringraziamo la Regione Veneto che ha individuato questi due musei per metterci in connessione attraverso il progetto Innocultour», ha commentato Isabella Penzo dopo la firma dell’accordo. «Il turismo del futuro è "slow" e in questa ottica realizziamo questo progetto che mette in rete territori vicini per offrire il meglio ai cittadini e ai turisti». Dal canto suo, il vicesindaco di Rovigo Tovo sostiene che «l’accordo con il Polo Museale del Veneto, che valorizza anche il Museo dei Grandi Fiumi, non è soltanto un stimolo culturale per i turisti che vogliano conoscere i territori, ma è anche una riflessione sull'identità culturale legata al rapporto con l’acqua e l’Adriatico».
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