Sono iniziate stamane le operazioni di recupero, da parte dell'impresa Ivano Boscolo Bielo, del peschereccio Riccardo T, affondato la notte tra giovedì e venerdì scorso nelle acque lagunari di fronte a Ca' Roman. L'intervento si è concluso entro la mattinata e il natante è stato issato sul pontone dell'azienda Bielo in laguna.
Una volta rimosso il relitto, sarà anche più facile comprendere se la brìcola urtata dall'imbarcazione era effettivamente sommersa -come afferma il capobarca Elio Nordio- oppure ancora eretta ed effettiva, secondo le tesi della Capitaneria di Porto. Oltre alla Guardia Costiera, alle operazioni di stamane stanno assistendo le Guardie ai Fuochi, che per tutto il tempo avevano predisposto due volte al giorno la vigilanza alla barca transennata.
Un sospiro di sollievo arriva intanto dalle ispezioni effettuate ieri dai vigili del fuoco di Chioggia, che hanno riscontrato come dal Riccardo T non uscisse più carburante nautico. Uno dei tappi dei serbatoi infatti risulta ermeticamente chiuso, e l'altro invece si era completamente esaurito, sversando chiazze di nafta nelle prime ore dopo il sinistro. Pare scongiurata quindi l'ipotesi di una catastrofe ambientale, contenuta ma comunque fastidiosa.
Nessun commento:
Posta un commento
Per inserire i commenti (purtroppo) è necessario inserire un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, in quanto arrivano centinaia di commenti spazzatura con proposte oscene e non riusciamo più a gestire. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.