A palazzo Grassi, ieri, c'era tutta la Chioggia che conta per la presentazione del progetto degli architetti Lorenzo Vianello e Paola Tuosto per riportare a nuova vita la riva Vena, promosso dal Lions Club. All'invito del presidente Luigi Ranzato hanno risposto tra gli altri quattro assessori della giunta Ferro, il presidente del consiglio comunale Endri Bullo e gli esponenti dell'opposizione Marcellina Segantin, Barbara Penzo e Beniamino Boscolo; il vicepresidente regionale del PD Lucio Tiozzo e il Primo Procuratore di San Marco, Carlo Alberto Tesserin (entrambi ex consiglieri regionali). Inoltre professionisti del settore privato e tecnici comunali, rappresentanti di categorie economiche come Giorgio Bellemo di ASCOT, l'amministratore di SST Emanuele Mazzaro, l'animatore del comitato spontaneo tra gli esercenti di riva Vena Diego Ardizzon, la presidente del consorzio di promozione turistica Con Chioggia SI Silvia Vianello e naturalmente tanti aderenti al Lions Club clodiense.
la playlist video degli interventi:
Tale e tanto l'interesse per il progetto dei due architetti di stanza a Londra, coppia nel lavoro e nella vita, i quali dopo aver operato in contesti quali Fuksas e Foster&Partners hanno conseguito diversi incarichi di rilievo tra la Cina e gli Emirati Arabi, tra la Danimarca e proprio la capitale inglese. Una sorta di "agopuntura" per riva Vena - così era stata definita - che si sostanzia in risposte immaginabili alle questioni aperte per portare la città nel XXI secolo: mantenimento dell'identità storico-artistica della fondamenta e della città, condivisione dei principi della smart city, promozione della sostenibilità ambientale e della viabilità a bassa emissione di anidride carbonica, infrastrutture per piccole e nuove imprese, potenziamento della comunicazione tra istituzioni e cittadini, arricchimento di spazi per le interazioni sociali e culturali.
In concreto, il progetto di Vianello e Tuosto prende le mosse dal concetto di sostenibilità ambientale: ecco quindi, a ridosso del canale, parcheggi per biciclette, un prolungamento ciclabile, pannelli solari, torri di ricarica per auto elettriche, bike sharing (che a breve sarà attivato dal Comune e da SST nell'ambito dell'InterReg Sutra), bici che generano energia e interagiscono con l'utente nell'"internet delle cose". Per far fronte al poco verde, gli architetti provano ad aggiungerne -ad esempio in fondamenta Marangoni e davanti a palazzo Mascheroni Lisatti (zattere con vegetazione e spazio lounge chill out)- oltre a isole galleggianti quale palco per spettacoli cui assistere dalla riva e dai ponti, oppure con giochi per bambini.
Intento della coppia di professionisti è anche riprodurre il Festival della Luce di Amsterdam con l'utilizzo di effetti luminosi; dal lato delle imprese, l'ex scuola media Pellico in calle Filippini e proprio palazzo Grassi -complice la Fondazione Clodiense- ospiterebbero incubatori d'imprese, coworking e fablab per produrre materiale con stampanti 3D e robot. Infine, l'ipotesi di lavoro annovera anche infopoint e stand di streetfood permanenti come alla Sagra del Pesce.
Un progetto che, promosso dal Lions Club, viene messo a disposizione dell'amministrazione comunale. L'assessora all'urbanistica Alessandra Penzo si è mostrata entusiasta dell'opportunità: «È una fonte di illuminazione, prenderò tanto per la visione futura, come ad esempio le piattaforme galleggianti. Nel 2020 o al massimo nel 2021 sarà attivo un bando per supportare le imprese presenti. Già stiamo recependo le indicazioni degli esercenti. Poi arriverà la ZTL, perché una città senza auto è una città migliore». Tra i più citati, Diego Ardizzon, titolare dell'osteria da Nino Fisolo alla calle Furlanetto e animatore della parte meridionale della riva: «Dobbiamo metterci in testa - ha detto tra gli applausi - che non siamo la piccola Venezia, ma la grande Chioggia».
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