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mercoledì 27 novembre 2019

MATRIMONI E UNIONI CIVILI FUORI DALLA SEDE COMUNALE, ECCO IL REGOLAMENTO PER OPERATORI E NUBENDI

Il Comune di Chioggia ha avviato una selezione pubblica per la formazione di un elenco delle sedi esterne alla casa comunale nel territorio cittadino, per la celebrazione di matrimoni civili e unioni civili tra persone dello stesso sesso. Le sedi esterne decentrate dell'ufficio di Stato Civile saranno individuate in siti, luoghi, immobili ed aree a valenza culturale, paesaggistica, ambientale, turistica. L'istituzione di nuove sale può essere avanzata da operatori economici o soggetti in possesso delle licenze o titoli abitativi all'attività svolta abitudinariamente; della dichiarazione di disponibilità per la concessione degli spazi individuati quali sedi decentrate; delle capacità gestionali e disponibilità alla collaborazione nello svolgimento delle attività legate alle celebrazioni.
Gli spazi interni dovranno essere costituiti da un ufficio funzionale alla compilazione degli atti di Stato Civile. La sala dovrà essere delimitata e dovrà essere possibile la partecipazione del pubblico che desideri assistere alla cerimonia. Anche gli spazi esterni (giardino, piazzale, cortile, arenile o porzione di esso) dovranno essere opportunamente delimitati. Andrà inoltre presentata la scheda catastale di riferimento. Nel caso di immobili sottoposti a vincolo, la richiesta dovrà essere corredata del parere favorevole preventivo della Soprintendenza Beni Archeologici, Belle Arti e Paesaggi.
La definizione economica fissata dall’amministrazione a carico dei soggetti richiedenti dell'istanza di istituzione di nuove sedi per la celebrazione dei matrimoni e unioni è costituita da due componenti: una quota fissa annuale (500 euro), indipendente dall’effettiva celebrazione, in quanto correlata alla istituzione stessa della sala; e una quota (100 euro) che si aggiunge alla quota fissa annuale, da corrispondere per ciascuna cerimonia effettuata. Per i nubendi, la spesa è di 300 euro all'esterno del palazzo municipale: potranno sposarsi dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 12. Il sabato e la domenica pomeriggio dalle 17 alle 19. I giorni e gli orari vanno concordati con l'ufficio di Stato Civile, compatibilmente con la disponibilità degli ufficiali per la relativa celebrazione.
«I matrimoni in spiaggia, nei palazzi storici o in altri luoghi alternativi alla casa comunale saranno presto possibili, già dalla prossima primavera - spiega il sindaco Alessandro Ferro - dando seguito alle richieste sia degli operatori e soggetti privati che vogliono offrire questo servizio, che ai futuri sposi che sceglieranno Chioggia e il litorale, e che potranno firmare tutti i documenti necessari a contrarre legalmente matrimonio nello stesso luogo scelto per lo scambio degli anelli. La fase sperimentale durerà tre anni, fino al 2022: mi auguro che tanti operatori rispondano a questo avviso pubblico, per dare il via ad un'iniziativa finalmente regolamentata, che porterà vantaggi economici al comparto turistico e commerciale della città».
La documentazione completa relativa all'avviso pubblico è disponibile online nell'home page del portale comunale www.chioggia.org. La scadenza per la presentazione della domanda è mercoledì 18 dicembre alle ore 12. L'albo avrà una validità di 3 anni decorrenti alla sua approvazione e sarà aggiornato dal Comune con cadenza annuale negli anni seguenti al 2019. Una commissione tecnica appositamente costituita provvederà alla valutazione delle istanze per definire le sale ritenute idonee alle celebrazioni. Resta comunque possibile celebrare i matrimoni anche all'interno del municipio, nella sala del consiglio, nella sala dei Lampadari e nella sala polifunzionale, rispettivamente per la cifra di 200 euro, di 150 e gratuita.

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