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martedì 10 marzo 2020

CORONAVIRUS, TUTTA L'ITALIA ORA È ZONA PROTETTA. POSTE APERTE A CHIOGGIA, MEDICI E INFERMIERI STANNO PER RIENTRARE AL LAVORO DOPO L'ISOLAMENTO A CASA

Nel giorno in cui il presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte istituisce la "zona protetta" in tutto il territorio nazionale, estendendo quindi anche al Polesine e al resto del Veneto le misure già in atto per le province di Venezia, Padova e Treviso, gli uffici pubblici si stanno orientando quanto alle aperture e ai limiti nei prossimi giorni, fino al 3 aprile.
Se ieri il sindaco di Chioggia Alessandro Ferro aveva chiesto un minor afflusso al Municipio, potendo comunicare via telefono e via mail, questa mattina hanno aperto regolarmente gli sportelli postali in centro storico a Chioggia, chiusi ieri mattina dalle ore 10 per un intervento di risanamento: gli uffici infatti erano stati frequentati ultimamente da Fiorello Bertaggia, il 68enne scomparso domenica a causa di una serie di patologie e positivo anche al Coronavirus. Per la stessa circostanza, il Gazzettino in edicola oggi riporta che cinque dipendenti delle Poste di Chioggia sono stati collocati in stato di isolamento domiciliare.
A proposito di quarantena, sta per finire invece quella dei medici e degli infermieri che erano stati tenuti precauzionalmente a casa dopo essere entrati in contatto con pazienti infetti: questi professionisti potranno così tornare al lavoro e supportare l'immane sforzo che gli operatori della sanità, a qualsiasi titolo, stanno profondendo in questi giorni di turni forzati.
Non mancano purtroppo gli allarmi ingiustificati: a Venezia si era sparsa la voce di una modifica riguardante i servizi di trasporto pubblico garantiti da ACTV nei versanti automobilistico e di navigazione. Una nota dell'azienda invece informa che le illazioni sono del tutto infondate, dal momento che nessuna decisione è stata presa; anzi, ACTV valuta una denuncia per procurato allarme a carico di chi diffonde fake news in merito a disagi o sospensioni del trasporto pubblico.
Chiude intanto per un mese l'ufficio immigrazione della Questura di Venezia, e così pure gli stessi reparti nei Commissariati di Pubblica Sicurezza a Chioggia, Marghera, Jesolo e Portogruaro: una vittoria per il sindacato FSP, che chiede anche un analogo provvedimento per quanto riguarda gli uffici passaporti e licenze, oltre alla possibilità per i poliziotti di prendere congedo straordinario allo scopo di accudire i figli minori lasciati a casa dal contemporaneo stop alle scuole.
Per quanto riguarda il Tribunale di Venezia, è ridotto l'orario di accesso del pubblico alle cancellerie delle sezioni penali, delle udienze preliminari e delle indagini preliminari; viene interrotta la ricezione dei corpi di reato, mentre le comunicazioni possono avvenire via posta elettronica certificata. A Chioggia, l'ufficio pesca della Capitaneria di Porto rimane chiuso fino al 3 aprile: per pratiche urgenti è necessario contattare i numeri 041 8942504 oppure 041 5508211, per concordare le modalità assieme al personale. I giornali di bordo saranno ricevuti nella sola sede centrale in piazza Marinai d'Italia, ai piedi del ponte di Vigo.
Anche lo sport si ferma, su mandato del CONI, e vengono chiuse le stazioni sciistiche. Saltano quindi i recuperi a porte chiuse del campionato di serie D, dove sono impegnate l'Union Clodiense, il Mestre, l'Adriese e il Delta Porto Tolle. Ai veneti stamane è arrivata anche una lettera di papa Francesco, che si dice «vicino umanamente per la sofferenza e la morte» che incombono come in altre parti d'Italia.

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