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venerdì 27 marzo 2020

LA BORA MANGIA LA SPIAGGIA, APPELLO DI ASCOT: LASCIATE CHE I GESTORI DEGLI STABILIMENTI POSSANO INTERVENIRE E METTERE IN SICUREZZA LE STRUTTURE

Non bastasse il virus, negli ultimi giorni ci si è messo anche il forte vento di bora ad aggravare la situazione di chi lavora a ridosso del mare. Allo stabilimento balneare Granso Stanco di Sottomarina, ad esempio, il vento e le mareggiate stanno letteralmente sollevando alcune strutture e creando disagi notevoli a chi spera di poter ripartire una volta terminata l'emergenza.
ASCOT, l'associazione che riunisce i concessionari balneari, sollecita il sindaco Alessandro Ferro e la giunta regionale veneta a farsi carico con il governo, affinché sia consentito agli operatori di potersi recare senza problemi nelle proprie attività, di modo da mettere in sicurezza le strutture con opportuni interventi di ripascimento della sabbia, e prepararle così allo sperato riavvio.

La bora ha avuto conseguenze anche in centro storico a Chioggia, dove ieri nel tardo pomeriggio i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per mettere in sicurezza la sommità del campanile di San Francesco, davanti calle Muneghette, rimuovendo temporaneamente la croce pericolante. Altre uscite dei vigili del fuoco sono state segnalate in serata e in nottata, in tutto il territorio, soprattutto per piccole operazioni riguardanti i camini delle abitazioni.

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