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giovedì 26 marzo 2020

TAMPONI IN CORSO A DOMICILIO, LI CHIEDONO ANCHE OPERATORI ECOLOGICI E POLIZIOTTI. ALTRE TRE PERSONE DI CHIOGGIA RICOVERATE IN CITTÀ E A DOLO

Sono iniziate in queste ore le visite a domicilio da parte dei sanitari dell'ULSS 3 Serenissima, impegnati nell'effettuare tamponi di controllo per rilevare la presenza del Covid-19. Dopo l'analisi dei medici e farmacisti dislocati nel territorio, compiuta lo scorso fine settimana, è ora la volta di coloro che hanno manifestato i sintomi principali del virus, ovvero febbre alta, tosse persistente e difficoltà di respirazione.
Anche particolari categorie di lavoratori stanno chiedendo di essere sottoposte in via preliminare ai test: si tratta degli operatori ecologici del sindacato FIADEL, il cui segretario regionale Maurizio Contavalli -facendosi portavoce di oltre 250 firme raccolte online- ha scritto al presidente della giunta veneta Luca Zaia per intercedere affinché vengano praticati i tamponi ai netturbini, in quanto esposti in prima linea al risanamento di strade e cassonetti.
Lo stesso trattamento viene avanzato dagli agenti del sindacato FSP Polizia di Stato, che ai Questori rivendicano il bisogno che siano effettuati i tamponi agli uomini in divisa, poiché - sono le parole del segretario regionale Mauro Armelao - «è assurdo che un poliziotto possa continuare a lavorare, essendo venuto a contatto con un collega che in famiglia ha vissuto con un proprio caro risultato positivo al Covid-19».
Sul fronte ospedaliero, ieri Chioggia ha accolto un altro paziente positivo al Coronavirus, portando a due la somma dei ricoverati nel nosocomio clodiense (uno dei quali in Terapia Intensiva). Purtroppo a Dolo sono morte due persone: uno di essi, Dino Alessandrin di 83 anni, risiedeva a Borbiago di Mira. Sempre all'ospedale di Dolo sono state ricoverate due settantenni di Chioggia nel reparto di Malattie Infettive, mentre una vittima nella notte all'ospedale di Mirano si è aggiunta alla tragica conta, che annovera anche tre decessi ciascuno nelle strutture di Schiavonia e di Mestre.

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