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martedì 31 marzo 2020

VIRUS, UN'ANZIANA DECEDUTA STANOTTE ALL’OSPEDALE DI CHIOGGIA: È LA DECIMA VITTIMA. ANCORA STOCCATE DALL'ULSS A VALLI: «VOLETE I TAMPONI E POI USCITE»

Ha raggiunto il numero di dieci, purtroppo, l'elenco delle vittime chioggiotte da Coronavirus. Nelle ore fra la tarda serata di ieri e la notte seguente si è spenta infatti una signora di 80 anni, ricoverata all'ospedale di Chioggia, della quale al momento non è ancora confermato il nome. Salgono così a 3 i deceduti nel nosocomio clodiense, dopo il primo ad andarsene -Fiorello Bertaggia l'8 marzo scorso- e Vittorina Tiozzo Brasiola otto giorni fa.
Sono in tutto 95 i contagiati in città dall'inizio dell'epidemia, tra deceduti, ricoverati e persone poste in stato di isolamento domiciliare. Di questi, due sono stati trasportati ieri a Dolo, diventato ormai l'ospedale di riferimento per il Covid-19. Nella videoconferenza stampa di oggi pomeriggio, il direttore generale dell'ULSS 3 Giuseppe dal Ben ha rivelato che è in calo il numero degli isolamenti domiciliari e dei ricoverati nel territorio di pertinenza, dove finora si sono registrati 1170 positivi e 53 decessi. Stabile -ma tendente alla discesa- la quota dei ricoverati nei reparti di Terapia Intensiva.
In questi giorni sotto il focus dell'ULSS sono state le case di riposo: i 31 centri servizi per anziani coprono 3850 posti letto, di cui 175 a Sottomarina divisi tra 127 di primo livello e 48 di secondo, in base alle maggiori e crescenti necessità assistenziali. In queste realtà sono stati praticati 634 tamponi a ospiti e dipendenti, che ora stanno per essere analizzati nei laboratori di microbiologia di Venezia e Mestre: 26 ospiti sono stati posti in isolamento preventivo per aver avuto contatti con persone positive -che sono risultate essere 6- mentre 7 i ricoverati, tra cui una chioggiotta ora all'ospedale di Dolo.
Fra gli operatori che lavorano nelle case di riposo di tutta l'ULSS, 9 dipendenti diretti in isolamento preventivo e un positivo in quarantena; 22 i dipendenti delle cooperative esterne in isolamento preventivo e 8 positivi in quarantena. Nelle stesse 13 strutture già analizzate, 25 operatori (di cui 2 a Chioggia) sono stati formati ad hoc per praticare i tamponi ai colleghi, mentre venerdì scorso sono state distribuite in tutto 17450 mascherine (800 al centro servizi anziani Casson di Sottomarina) come avverrà anche il prossimo venerdì.
Alle viste anche l'analisi nei centri servizi per persone con disabilità, agli operatori e ai 511 ospiti, come al "Dopo di noi" in via del Boschetto, dove sono 10 gli operatori e altrettanti gli ospiti. Nelle strutture residenziali, questi ultimi si tengono in contatto con le famiglie all'esterno attraverso i tablet e i telefoni; le stesse famiglie vengono allertate dalla singola struttura in caso di positività nello stabile, anche se è previsto un incontro con le rappresentanze organizzate dei familiari là dove esistono, come all'IPAB di Cavarzere.

In tutto sono circa 900 i tamponi processati ogni giorno, e da ieri è attivo un terzo turno di analisi per aumentare l'efficacia dello screening. Il direttore Dal Ben ha rivelato la difficoltà di reperire alcuni reagenti di marca Roche destinati a determinati macchinari, che consentirebbero di superare quota mille (a fronte dei 1800 test quotidiani chiesti dalla Regione alle ULSS): «Stiamo cercando strade alternative«, ha detto Dal Ben, che ha riservato l'ultima stoccata alla popolazione di Valli di Chioggia, la quale chiede tamponi a raffica. «Ci sono zone - ha concluso il dg dell'ULSS 3 Serenissima, senza citare il caso specifico - in cui si vuole il tampone a tutti i costi e invece poi si gira per strada anziché stare a casa».
Per orientare le attività di analisi epidemiologica finalizzate all’individuazione di possibili cluster, ed agevolare gli interventi del servizio di igiene pubblica chiamato ad interagire quotidianamente con i soggetti posti in isolamento domiciliare, l’ULSS 3 Serenissima ha sviluppato uno strumento di analisi georeferenziata dei dati relativi ai soggetti risultati positivi al test per Covid-19 e dei loro contatti stretti cui è prescritta la misura contumaciale della quarantena. Le informazioni sono dunque rappresentate su mappe geografiche, con la possibilità di approfondire l’analisi fino ad un livello di dettaglio equivalente a quello dell stradario.

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