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venerdì 3 aprile 2020

VIRUS, VITTIME CHIOGGIOTTE A QUOTA 15. TARDANO I RISULTATI DEI TAMPONI, APPRENSIONE TRA OPERATORI E OSPITI DELLA CASA DI RIPOSO DI SOTTOMARINA

La giornata di ieri ha purtroppo consegnato alle cronache la quindicesima vittima chioggiotta per il virus Covid-19. Si tratta di Anna Seccia, 95enne deceduta all'ospedale di Dolo: l'anziana era ospite della residenza Il Girasole in viale Tirreno a Sottomarina, ed era stata trasportata a Dolo da Chioggia dopo la scoperta dell'infezione. Dopo cinque o sei giorni, quando erano stati effettuati i tamponi al personale e agli ospiti in seguito al ricovero della signora Fiorella Tiozzo Tonon (poi a sua volta deceduta), i risultati dei test non sono ancora stati comunicati ai destinatari, che vivono così giorni di apprensione.
Sono in tutto 103 le persone risultate positive a Chioggia dall'inizio dell'emergenza, comprese quelle rientrate dalla positività oppure decedute, e 333 i loro contatti posti in stato di isolamento domiciliare. Tra i negativi al secondo tampone si riscontra anche l'unico caso finora verificatosi nel Comune di Cona, di una persona che quindi sta uscendo dal Coronavirus, mentre il Comune di Cavarzere denuncia il quinto caso di positività a fronte di 7 persone in isolamento per aver contattato chi era positivo.
Il sindaco Alessandro Ferro ha esteso fino al 13 aprile le ordinanze che chiudono i cimiteri e vietano la circolazione pedonale in spiaggia, sulla diga e lungo il Lusenzo, oltre all'apertura dei distributori automatici di bevande e all'effettuazione del mercato settimanale del giovedì. A mezzogiorno invece il presidente della giunta regionale Luca Zaia ha invece esteso le restrizioni precedentemente in vigore, che lasciano comunque ai Comuni la possibilità di far svolgere il mercato settimanale, ma solo rispettando un preciso piano regionale e appositi varchi d'ingresso.
Tra le nuove indicazioni della Regione, in vigore dalla prossima mezzanotte di sabato 4 aprile: l'accesso al supermercato sarà consentito solo a chi indossa guanti e mascherine di protezione, a coprire naso e bocca. «Andranno bene anche più giri di sciarpa», ha sottolineato Zaia. I vivai e i giardini florovivaistici dovranno rimanere chiusi, a meno di effettuare servizio a domicilio.
Le statistiche dei Comuni di vicinato, tuttavia, paiono smentire i report dell'ISTAT, che affermano come in Veneto nei primi tre mesi dell'anno siano raddoppiati i morti rispetto agli altri anni: a Chioggia si è passati dai 158 del 2018 ai 174 del 2019, ai 183 dell'anno attuale. Mira segnala circa 90 morti nello stesso trimestre ogni anno dal 2018 al 2020, senza scostamenti significativi, mentre Cavarzere addirittura registra un arretramento seppur minimo dei decessi, dovuto anche al calo della popolazione residente. Nel resto del territorio metropolitano l'incremento nel 2020 è invece del 44%.

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