«Si riparte, era ora!». Le sincere parole di Simone Boscolo, premiato barbiere in via Tirreno a Sottomarina, sono quelle di ogni esercente, negoziante, titolare di attività economica che dopo oltre due lunghi mesi di chiusura forzata hanno potuto finalmente riaprire: erano le 8 di stamane, forse anche prima, quando anche a Chioggia, a Sottomarina e nelle frazioni si sono alzate le saracinesche dei barbieri, delle parrucchiere, delle estetiste, dei bar, delle botteghe.
E già i clienti, muniti di mascherina e di guanti esattamente come gli operatori, erano in attesa del primo taglio o del primo cappuccino senza asporto, da consumare comodamente all'esterno delle strutture, previa igienizzazione dei tavoli. Non sono mancate, ovviamente, le file così come si era già abituati al supermercato: i cittadini stanno facendo pratica coi sistemi di prenotazione in loco o a distanza, ma la volontà di tornare a riappropriarsi delle abitudini consolidate -pure in un contesto ancora parzialmente limitante- era ed è troppo grande per dover aspettare ancora. In specie per l'esigenza di sistemare i capelli, che va oltre il semplice piacere per diventare -dopo 75 giorni- una necessità.
Il presidente della giunta regionale Luca Zaia ha chiesto ai Comuni di consentire l'allargamento degli orari delle attività, che stanno raccogliendo prenotazioni su prenotazioni. E poco distante, sul lungomare, gli stabilimenti balneari curano i dettagli prima di aprire ai clienti nella stagione turistica imminente: con gradualità e con tutte le regole a posto, anche la spiaggia sta per rinascere, pronta ad accogliere i suoi ospiti affezionati.
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