AREA PER LA RICREAZIONE DEI CANI AL PARCO DI VIA NICOLÒ ZENO, LUCI E OMBRE DALL'INCONTRO DI IERI TRA GLI UTENTI E IL COMUNE

Incontro ieri mattina in municipio tra dirigenti e funzionari del Comune da una parte, e i frequentatori dell'area per la ricreazione dei cani in via Nicolò Zeno a Sottomarina, guidati dall'attivista Laura Doria. Dopo una raccolta di 88 firme, la soddisfazione per gli utenti di essere ricevuti dall'ente, assieme ai cui delegati hanno discusso dei temi all'ordine del giorno riguardo la struttura.

La parte maggiore del parco infatti sarà riservata ai bambini e ragazzini per attività ludiche e ricreative, tanto che già ora figura il cartello di divieto all'ingresso dei cani anche se tenuti al guinzaglio, in forza del nuovo regolamento di polizia urbana vigente a Chioggia. Nondimeno i proprietari dei cani rimangono contrariati della decisione di bloccare anche il passaggio a chi è munito di guinzaglio, chiedendo maggior specificità nella definizione della norma già nei segnali predisposti.

I firmatari hanno ottenuto rassicurazioni dalla dirigente Daniela Ballarin riguardo l'abbattimento delle barriere architettoniche presenti: sarà sollecitato anche il settore Lavori Pubblici, che già però è a conoscenza della questione. Inoltre, è stato chiesto l'ampliamento dell'area per la ricreazione dei quadrupedi, richiesta cassata in quanto, appunto, spazi maggiori saranno destinati all'infanzia. Già acquistata invece la dog toilet, che rimane in attesa d'installazione, mentre il cancello è tutt'ora sprovvisto di sistemi di chiusura.

Manifestata anche l'esigenza di una fontanella, ma non vi sono garanzie relative ai tempi. Nell'occasione si è parlato anche dei bidoni esterni, i quali generano odori nauseabondi e la presenza di insetti. Infine la panchina all'area per i cani del parco situato all'isola dell'Unione, per la quale la stessa dirigente si è esposta nel sollecito. «L'incontro è stato corretto e civile - commenta Laura Doria - frutto anche della grande disponibilità della dirigente Ballarin, con la quale avremo ancora modo di dialogare nella speranza che vengano destinate nuove aree ai cani e ai loro proprietari, una parte consistente della popolazione».