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domenica 31 gennaio 2021

CASA DI RIPOSO, MIGLIORA LA SITUAZIONE DEI CONTAGI. MA DA MARZO CHIUDERÀ UN PIANO DELL’ARCOBALENO: FRATELLI D’ITALIA PREOCCUPATA PER LE LAVORATRICI

Dopo alcuni giorni di lusinghiero declino, fin quasi all'azzeramento, torna a crescere il numero dei ricoverati per Coronavirus all'ospedale di Chioggia. Alle ore 17 di ieri i dati dell'ULSS 3 Serenissima riportavano 6 ricoveri virali al nosocomio clodiense, dei quali uno in terapia intensiva. Accenna a scendere invece l'ammontare delle positività alla casa di riposo di Sottomarina, interessata nelle scorse settimane da un cospicuo focolaio che aveva coinvolto gli ospiti e gli operatori: «La situazione critica sta rientrando - spiega il presidente del consiglio di amministrazione, Andrea Giovanni Zennaro - anche se ci sono ancora anziani positivi, oltre al blocco di nuovi ingressi e tanti posti vacanti». Venerdì è stato praticato il tampone molecolare settimanale a tutte le persone presenti nella struttura, domani arriverà il responso».
Intanto il circolo chioggiotto di Fratelli d'Italia, attraverso il coordinatore Daniele Tiozzo Brasiola, ha appreso dalle lavoratrici in servizio alla residenza per anziani che l'ente avrebbe intenzione di chiudere per tre mesi un piano del reparto Arcobaleno, gestito dalla cooperativa Promozione e Lavoro, a partire dal mese di marzo. «Nonostante le continue manifestazioni di preoccupazione e le varie richieste di convocazione di un tavolo permanente per affrontare un evidente problema economico - commenta Brasiola - assistiamo ad una situazione paradossale.
Le lavoratrici, che in tutto questo periodo hanno operato in prima linea nell’affrontare l’emergenza e in molti casi hanno anche contratto il virus, vengono messe a conoscenza della situazione tramite un messaggio via Whatsapp, che con 2 giorni di anticipo comunica la riorganizzazione dei turni con riduzione del servizio. Siamo preoccupati - prosegue la nota di Fratelli d'Italia - per la tenuta occupazionale della cooperativa, e per la situazione sociale di una città che a causa dell’emergenza vede sempre più spesso mettere in discussione la continuità lavorativa e la tenuta del reddito delle famiglie. A tal proposito, chiediamo al sindaco e alla sua giunta di aprire un tavolo di discussione per fare chiarezza sul futuro degli operatori, ed eventualmente far verificare le dinamiche che hanno portato a questa situazione».

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