La società Infrastrutture Venete, partecipata dalla Regione, precisa la propria posizione in merito alla questione che interessa le tratte ferroviarie Chioggia-Rovigo, Rovigo-Verona e Adria-Mestre, di cui oggi Azzurra Network ha dato conto, paventando il ridimensionamento delle corse su rotaia a vantaggio della gomma per i collegamenti tra la laguna sud e il Polesine.
La specificazione riguarda proprio le modalità di fruizione del servizio: Infrastrutture Venete: la diversificazione dei quattro scenari (definiti "inerziale", "conservativo", "intermedio" e "prudenziale"), afferma l'ente, era preliminare e propedeutica alla pubblicazione del bando di gara, da sottoporre all'Autorità di Regolazione dei Trasporti, che avrà l'ultima parola prima del varo della gara. Il nuovo servizio prenderà il via dal gennaio 2023.
La valutazione operata per il lancio del bando, tuttavia, ha portato a considerare che mentre nelle linee Adria-Mestre e Rovigo-Verona la consistenza del numero di utenti è tale da giustificare le attuali forme del servizio, non altrettanto accade sulla Rovigo-Chioggia. Quindi su questa linea è stato privilegiato lo scenario cosiddetto “conservativo”, ovvero quello che prevede -anche se in presenza di un numero mediamente ridotto di passeggeri- il mantenimento delle corse su treno, con la eccezione delle ore di “morbida” (ovvero non delle ore di punta del mattino e del tardo pomeriggio), ove si prevedono servizi con autobus sostitutivi, soprattutto nella tratta compresa fra Adria e Chioggia.
Questo - sostiene Infrastrutture Venete - a causa del ridottissimo numero di utenti attuali e previsti in questa tratta nelle fasce di morbida, e per consentire l'equilibrio nel rapporto tra spese e benefici, senza ridurre il servizio offerto. La nuova gara prevede quindi il totale rinnovo ed ammodernamento del materiale rotabile, e il potenziamento del servizio nelle tratte ove vi è maggior richiesta. Dal 2024, lungo queste ultime, arriveranno anche nuovi elettrotreni grazie all'elettrificazione della linea Adria-Mestre.
All'andazzo si oppone il Movimento 5 Stelle. La consigliera regionale Erika Baldin e l'assessore ai Trasporti del Comune di Chioggia, Daniele Stecco, stigmatizzano le intenzioni di sostituire il trasporto ferroviario con quello su strada: «Tutto il mondo va su rotaia, in Veneto torniamo al bus sostitutivo, anacronistico. È il fallimento dell'idea stessa di "amministrazione regionale", e nel concreto si tratta di uno schiaffo al basso Veneto, considerato evidentemente di serie B. Lotterò con ogni mezzo per riportare una prospettiva di buon senso», dice Baldin.
Dal canto suo l'assessore Stecco ricorda che la Regione non ha condiviso questo scenario col territorio: «Un'ipotesi irricevibile e scellerata. Tutti conosciamo i problemi della linea Rovigo-Adria-Chioggia: unico binario, con mancata elettrificazione, presenta agli utenti mezzi non adeguati, con l'aggiunta di frequenti ritardi e disservizi. Mi chiedo come mai, con il Recovery Fund, non si sia pensato di prevedere investimenti per questa linea, visto che si parla tanto di mobilità sostenibile anche dal punto di vista ambientale. Mi chiedo se il consigliere regionale Dolfin, della maggioranza, si opporrà con forza e determinazione a questo scenario catastrofico».
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