Il sindaco Alessandro Ferro e l'assessora alla Cultura Isabella Penzo ieri hanno incontrato, in modalità videoconferenza, il gruppo promotore della candidatura di Chioggia a capitale italiana della cultura per il 2024, rappresentato da Giuseppe Penzo, Alessia Boscolo Nata, Nicola Nicchetto, Matteo Doria e Raffaella Perini. Il sindaco ha accolto con favore la proposta dei cittadini, un progetto che nasce anzitutto per la città e i suoi abitanti, il quale mira non soltanto a valorizzare il grande patrimonio culturale, storico, economico, enogastronomico, architettonico e ambientale del territorio clodiense in una visione complessiva, ma anche a coinvolgere le giovani generazioni, «compresi tutti coloro che da questa città se ne sono andati e che potrebbero essere i veri ambasciatori», come hanno spiegato gli stessi promotori.
«L'iniziativa del gruppo promotore è meritevole di essere accolta e sostenuta – spiega il sindaco Alessandro Ferro – poiché rappresenta insieme una sfida e una grande opportunità per il territorio, alla quale è importante credere fin dal primo momento, per mettere in atto tutte le azioni necessarie a proseguire nel percorso. L'obiettivo ora dovrà essere accompagnato da una forte volontà politica trasversale: mi impegno a portare il prima possibile un atto di indirizzo al voto del consiglio comunale, affinché l'amministrazione persegua tutte le strategie politiche, finanziarie, economiche e relazionali che permettano di avanzare con successo la candidatura. Sarà, infatti, necessario istituire un Comitato tecnico-scientifico per l'elaborazione del dossier, che accompagni il lavoro di presentazione istituzionale e pubblica. Chioggia è già “Città d'Arte” per la Regione Veneto, e ha le peculiarità per sognare in grande».
Dal 2014 il Ministero ha istituito anche in Italia il titolo di "capitale della cultura", e ogni edizione ha avuto effetti concreti e positivi nello sviluppo turistico e nella fruizione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, dei territori e delle città vincitrici. L'investitura -della durata di un anno- oltre al titolo prestigioso prevede anche il finanziamento di un milione di euro per il vincitore.
Negli anni il titolo è stato assegnato alle città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018. Parma è la capitale italiana della cultura 2020, prorogata al 2021, mentre il titolo nel 2023 è stato conferito in via straordinaria alle città di Bergamo e Brescia, al fine di promuovere il rilancio socio-economico e culturale dell'area maggiormente colpita dall'emergenza epidemiologica da Covid-19. Il 2022 sarà, invece, l’anno di Procida.
«Dopo il doveroso passaggio in consiglio comunale - aggiunge l'assessora Isabella Penzo - la costituzione del Comitato sarà il primo passo. Probabilmente andrà affiancato un project manager, per coordinare i lavori e la raccolta dei contenuti. Il Comune prenderà in considerazione anche un eventuale impegno economico da stanziare. L'obiettivo è presentare la candidatura nei termini: un progetto ambizioso, un’opportunità che non possiamo lasciarci sfuggire».
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