DEPOSITO DI GPL, IL MINISTERO HA 30 GIORNI DI TEMPO PER DEFINIRE L’INDENNIZZO A VANTAGGIO DI SOCOGAS. L’AZIENDA DI FIDENZA PROSEGUE COL RICORSO

Importante sentenza del TAR del Veneto, che nei giorni scorsi ha intimato al Ministero per lo Sviluppo Economico di quantificare l'indennizzo nei confronti della società Costa Bioenergie, titolare del deposito di gpl in Val da Rio a Chioggia, la cui entrata in funzione era stata bloccata dal governo Conte tramite il decreto Agosto, in quanto ubicato nella laguna di Venezia, protetta dall'UNESCO.

Il Tribunale Amministrativo Regionale ha accolto il ricorso dell'impresa di Fidenza contro il comportamento ministeriale, definito di "silenzio-inadempimento". Ora il Ministero dovrà predisporre un apposito decreto per stabilire i criteri di commisurazione dell'indennizzo specifico, individuando le singole strutture messe fuori causa e le autorizzazioni che ne hanno consentito la costruzione. I giudici Pasi, Rinaldi e Amorizzo hanno stabilito altresì che, qualora Roma fosse inadempiente, l'azienda di idrocarburi potrà chiedere la nomina di un commissario ad acta.

Nel frattempo prosegue l'iniziativa giudiziale da parte di Costa Bioenergie, volta alla dichiarazione di incostituzionalità del decreto Agosto, nelle parti che bloccano l'impianto di Val da Rio: diversi sarebbero i profili critici, dalla violazione della tutela dell'affidamento alla norma "ad aziendam" (quindi non generale), fino alla contraddizione rispetto al provvedimento autorizzativo "omnibus", rilasciato dallo stesso Ministero nel 2015.