Alle ore 21.45 di ieri sera, dopo venti minuti di discussione, il consiglio comunale di Chioggia ha approvato all'unanimità l'atto di indirizzo, avanzato dal sindaco Alessandro Ferro, che aderisce alla candidatura della città a capitale italiana della cultura per l'anno 2024. È il primo atto ufficiale che apre le porte alla costituzione del comitato tecnico-scientifico atto a scrivere il progetto, e a individuare la figura del project manager.
Le voci in consiglio comunale hanno oscillato tra l'entusiastico, come Daniela Sassi del M5S che è anche operatrice culturale, e il realistico: il consigliere Domenico Zanni, della lista Casson "Chioggia è libera", ha elencato alcuni motivi di preoccupazione al presente. «Ci vuole un po' di cipria - ha detto Zanni, perché altrimenti rischiamo di bruciarci.
Gli altri sono già partiti, dovremo accelerare subito a 300 km all'ora». Secondo Pino Penzo, del gruppo promotore, «adesso comincia la sfida vera, difficile ma esaltante: ricostruire l’orgoglio di appartenere a una città bellissima, da rispettare e da vivere».
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