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domenica 18 luglio 2021
BAGNO DI FOLLA PER SALVINI A CHIOGGIA: LA STRADA PER LA CONQUISTA DEL COMUNE NON È IN SALITA
Pienone a Chioggia questa mattina in piazzetta Granaio per l’arrivo di Salvini, ufficialmente per il sostegno alla raccolta per le firme per il referendum sulla giustizia o, forse, come criticavano gli avversari, come “trampolino” elettorale per le prossime elezioni comunali che si terranno ad ottobre.
Di fatto comunque fin dalle prime ore al gazebo della Lega si sono avvicendate centinaia di persone ben determinate a firmare per il referendum. Che si tratti di una effettiva condivisione sui quesiti referendari o semplicemente per un sostegno alla Lega non è dato sapere ma se questo era il piano ha raggiunto pienamente lo scopo.
Un bagno di folla simile l’ultima volta che si è visto nella “piccola Venezia” è stato con la visita di Luigi di Maio prima delle comunali del 2016 ai tempi degli slogan:”onestà, onestà, onestà”.
Il ritardo di quasi due ore non ha scoraggiato centinaia di persone che hanno voluto aspettare il condottiero della Lega per vederlo di persona e con la speranza del “selfie istituzionale” e sono state intrattenute anche dagli interventi degli onorevoli Mara Bizzotto e Roberto Turri che hanno sintetizzato i temi referendari che pone il referendum e anche dal consigliere regionale (e comunale) Marco Dolfin visibilmente galvanizzato da una partecipazione così importante che non si vedeva da anni e anni, per qualche cosa di simile si deve risalire ai tempi “arcaici” della Lega del compianto ex sindaco, il leghista Sandro Boscolo Todaro.
E poi... Salvini è Salvini, salutato al suo arrivo da un boato di acclamazioni ha attaccato subito sui temi della giustizia: responsabilità civile dei magistrati, processi veloci. Sulla pesca:”i parlamentari leghisti hanno sempre votato contro ai provvedimenti punitivi per i pescatori”. Per poi passare al “copione istituzionale” dello spauracchio delle tasse “bramato” da Enrico Letta per poi planare sulla legge Zan con la quale una certa sinistra vorrebbe istituire la (folle) educazione sessuale e transgender ai bambini di sette anni che invece:” deve essere lasciata al papà e alla mamma e non allo stato” ma anche sull’importanza di osservare le regole per la prevenzione del covid che però non devono diventare un’arma del terrore.
“La variante delta - ha ricordato Salvini - è vero che è più contagiosa ma non cambia il numero dei morti”.
Finito il comizio è partito il rituale del selfie ma... con ordine, disciplina e rispetto delle distanze.
L’evento politico di oggi può essere considerato un ottimo presupposto per la prossima campagna elettorale.Con la prova muscolare di oggi la strada per il centrodestra per la conquista della poltrona del sindaco non è sicuramente in salita.
Contestualmente a Salvini anche il Partito Democratico era presente con un gazebo per presentare una proposta di Legge depositata, firmata dai consiglieri regionali Montanariello e Francesca Zottis, per il sostegno della regione Veneto ai Comuni che hanno chiesto e ottenuto il mantenimento della sede degli uffici del giudice di pace. Richiedendo inoltre un contributo annuale per concorrere alle spese di organizzazione e funzionamento a supporto dell’erogazione del servizio-giustizia.
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