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lunedì 30 agosto 2021
DISABILE “LASCIATA A TERRA” DA ACTV: FACCIAMO CHIAREZZA
Abbiamo ricevuto una lunga lamentazione da parte della signora Maura Fontana nella quale, in estrema sintesi, protesta in quanto nei giorni scorsi non avrebbe potuto utilizzare il servizio di trasporto in quanto disabile ma ciò in effetti non è assolutamente vero.
L’accesso al trasporto alle persone disabili era assolutamente consentito come lo era per il marito accompagnatore, la difficoltà era dovuta all’impossibilità di poter caricare ANCHE la bicicletta del marito accompagnatore in quanto nel battello erano già state imbarcate un numero importante di biciclette.
La signora si lamenta di una presunta poca gentilezza del comandante che francamente ci sembra poco attendibile in quanto conosciamo bene la professionalità dei comandanti di actv e conosciamo altrettanto bene quanto spesso sono oggetto di critiche del tutto gratuite. L’anno scorso una signora alla guida di una barca si lamentava della condotta di un battello ACTV descrivendolo quasi come un criminale di guerra quando era la stessa signora che ignorava le regole delle precedenze e aveva completamente torto.
Nel caso di specie la signora Fontana nei suoi scritti si appella a codici internazionali (manca solo la convenzione di Ginevra) ma basterebbe che si leggesse il codice della navigazione: il comandante di una bagnarola piuttosto che di un transatlantico o di un aereo ha la RESPONSABILITÀ del trasporto e dei passeggeri, se erano già state imbarcate un numero importante di biciclette NON se ne potevano caricare altre ma nessuno le ha impedito il passaggio né a lei né al marito accompagnatore.
La signora fa bene a mettere all’indice quando ci sono situazione in cui le persone con disabilità subiscono delle emarginazioni ma in questo caso bastava un po’ di buon senso. Se ci teneva tanto alla gita a Pellestrina poteva presentarsi all’imbarcadero con un maggior anticipo poco corretto scaricare le responsabilità verso chi esegue un servizio con serietà ed abnegazione.
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