Ieri pomeriggio in calle Carrara in centro storico a Chioggia è dovuta intervenire l’autobotte dei vigili del Fuoco per spegnere un incendio provocato, sembra, dalla batteria di una bicicletta elettrica.
Dall’incendio si è sprigionato molto fumo e un acre odore di plastica bruciata ha invaso la calle. La cosa che lascia perplessi è che la batteria non fosse sotto carica. Sembra che le fiamme siano partite da un corto circuito interno.
Una situazione che non si verifica frequentemente ma che può risultare estremamente pericolosa, soprattutto in alcune condizioni. Nel 2020 la batteria di una bicicletta elettrica ha preso fuoco durante la notte, a Padova in un appartamento abitato da studenti.. Il palazzo di 4 piani dove l'esplosione è avvenuta è stato invaso dal fumo e 17 persone, 11 famiglie sono state costrette ad evacuare. A fiamme spente lo stabile è risultato inagibile. Con tutte le bici elettriche che girano a Chioggia possiamo quindi ritenerci fortunati.
I motori elettrici in caso di incendio possono essere problematici da spegnere e, a fiamme spente, vanno tenuti in osservazione per circa 48 ore per scongiurare qualsiasi eventuale rischio successivo.
La stessa Tesla, parlando di motori elettrici per autovetture, avverte che le batterie agli ioni al litio possono produrre vapori tossici e quindi i soccorritori devono attrezzarsi adottando sistemi autorespiratori. Sempre secondo Tesla per sedare le fiamme di un motore elettrico serve una grande quantità d’acqua la quale non può estinguere il fuoco, ma raffredda le celle della batteria adiacenti, limita la propagazione delle fiamme e previene il rischio di nuovi inneschi. È necessario inoltre disconnettere l’impianto elettrico ad alta tensione.
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