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mercoledì 16 febbraio 2022

MARCO DOLFIN: REGIONE VENETO APRIPISTA PER GARANTIRE LE IMPRESE DEL TURISMO IN ITALIA

MARCO DOLFIN: REGIONE VENETO APRIPISTA PER GARANTIRE LE IMPRESE DEL TURISMO IN ITALIA Il Consiglio dei Ministri ieri ha messo in discussione il Dossier Balneari. Al provvedimento sono stati applicati dei correttivi. Ora gli operatori potranno continuare in tranquillità a operare fino al 31 dicembre 2023. In seguito ci si dovrà attivare attraverso criteri e decreti legislativi, ci ricorda Marco Dolfin, consigliere Regionale, che saranno introdotti nell’arco di 6 mesi, dopo che il Parlamento avrà approvato la legge definitiva. Da qui al 2024 prenderanno l’avvio le gare di evidenza pubblica europee. La paura degli operatori di vedersi sottratti i beni fin da subito era tangibile, come lo era quella di non vedere tutelato il lavoro imprenditoriale che per anni ha tenuto impegnate le famiglie che detengono al momento le concessioni, vaste o meno vaste. E come era palese il timore di vedere vanificati gli investimenti fatti negli anni per migliorare la propria concessione e renderla più appetibile al turista rispetto a quelle adiacenti e magari non ancora ammortizzate. Il vero timore era che il mercato premiasse lo “straniero ricco e grande” sottolinea Dolfin, interessato solo a fare affari, senza che gli attuali operatori avessero la possibilità di contrapporsi. Ieri è prevalso il buon senso e l’interesse a salvaguardare gli operatori e l’intero indotto economico, fondamentale per l’intero paese, cercando di rispettare le direttive europee che da tempo insistono sul Governo, facendo rischiare ulteriori infrazioni. La Direttiva Bolkestein è legge e come tale va applicata, conclude il Consigliere. Ora sta al Governo apportare tutte quelle norme che possono tutelare gli attuali operatori , oltre che avviare le gare in base a parametri nuovi da rispettare e da introdurre, in base alle proposte economiche, di concessione e di qualità dei servizi che andranno offerti. In questo lungo percorso Partiti e Associazioni di Categoria dovranno far sentire la propria voce e dare suggerimenti adeguati per migliorare il testo definitivo.
Chi nel tempo ha investito nella propria concessione, e vorrà continuare a farlo fino al 2024, dovrà capire quali saranno le garanzie che lo tutelano e quali le certezze su cui basarsi. Ciò è necessario per poter lavorare in serenità e con la volontà di rispettare norme e leggi salvaguardando l’intera filiera economica. Rispetto ad altre regioni, il Veneto parte già avvantaggiato in quanto, attraverso la legge 33/2015 ha permesso, attraverso i Comuni, di mettere al bando le concessioni. Gli operatori veneti non sono quindi spaventati dalle gare. Da sempre investono nelle proprie imprese, migliorandole nei servizi e nelle qualità. Nel caso in cui un imprenditore dovesse perdere una gara diventa doveroso riconoscere un indennizzo e un riconoscimento del valore commerciale della stessa impresa. In Veneto il turismo è la pria industria, conclude Dolfin, e il settore va tutelato. La Regione Veneto è a fianco degli operatori e farà la propria parte.

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