Il giorno 5 aprile, martedì, al pomeriggio si è tenuto un sopralluogo informale al ex-Monastero di Santa Caterina organizzato dal presidente della IV Commissione Consiliare, Claudio Bullo, a cui sono intervenuti quasi al completo giunta e consiglieri comunali.
La struttura, dismessa nel 2006, dopo 16 anni di abbandono, si potrebbe dire irrecuperabile. Soggetta a vincoli, nel loro rispetto un recupero diventa improponibile anche in quanto soggetta di innumerevoli abusi edilizi effettuati negli anni. Infatti nel tempo ci sono state sopraelevazioni, innalzamento di muri, tombamenti di finestre e innumerevoli interventi fatti in autonomia.
La struttura non sembra poter essere recuperata se non con un intervento pensato e costruito appositamente in sinergia con la sovrintendenza la quale dovrebbe riservare all’operazione una autonomia maggiore.
Il complesso è di 5500 metri quadri, tutti da ristrutturare da cima a fondo, mura, soffitti, infissi, impianti, tetti. Probabilmente se diventasse possibile un intervento a largo respiro si potrebbe trovare un accordo con qualche Ente lungimirante che desideri farsi partecipe dell’operazione, ma se le regole imposte dalla soprintendenza dovessero essere inamovibili, probabilmente la struttura andrà persa totalmente. Con condizioni di recupero troppo rigide, con molta probabilità nessuno si farà carico del suo acquisto e della sua ristrutturazione, e il complesso soccomberà al tempo, come sta già accadendo.
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